Questa è la seconda delle tre bici elettriche che la Wayel di Bologna ( www.wayel.it ) mi ha messo a disposizione per i test Ho potuto tenerla per alcune settimane e ho percorso 200 km
Si chiama E-Bit ed è il modello pieghevole
IN BREVE
E’ una bici elettrica pieghevole con ruote da 16” Pensata per un uso multimodale con poche manutenzioni da fare Ha una grande maneggevolezza nel traffico e un motore brillante Il peso è molto contenuto : senza batteria pesa 12.9 kg e viene fornita con la batteria al Litio da 25V 6Ah che pesa 1.9 kg, per un peso totale di 14.8 kg Questo lieve peso la rende assai facilmente caricabile in auto, in treno, sui bus e sul camper La chiusura e l’apertura sono facili e richiedono un tempo dell’ordine dei 30 secondi ciascuna; non ci si sporca perché ha una cinghia dentata al posto della catena E’ una monomarcia ma il rapporto è molto corto: al massimo si può aiutare il motore fino a 16km/h Ha tre livelli di assistenza selezionabili e l’avviamento è facile per la brevità dell’unico rapporto di trasmissione La massima velocità in piano è di circa 20 km/h ma la raggiunge in breve tempo (e spazio) L’autonomia è di una ventina di chilometri al livello massimo e di 45km viaggiando a 16km/h (massima velocità per la pedalata) ; è comunque possibile incrementarla con una batteria di capacità superiore, disponibile come optional Il comportamento in salita è molto buono: si può superare una pendenza del 17% con un aiuto modesto sui pedali e riesce anche a ripartire su tale pendenza quasi senza sforzo muscolare col pulsante “soft start” di cui è dotabile come optional Il sollevamento e il trasporto su scale è molto agevole per via del peso assai contenuto e ben equilibrato; inoltre le piccole dimensioni ed un comodo punto per impugnarla contribuiscono ulteriormente a facilitare tale operazione
Questa è la SCHEDA con tutte le caratteristiche
CICLISTICA
E’ tutta in alluminio In sella risulta comoda e assorbe bene le asperità della strada Le ruote di piccolo diametro si possono trovare in difficoltà su buche e sconnessioni, ma l’estrema maneggevolezza di questo modello consente di evitarle anche all’ultimo Una certa elasticità del telaio (che non penalizza la guidabilità) contribuisce al confort di marcia Le persone di più alta statura potrebbero trovare questo telaio un po’ corto In compenso le persone di piccola statura trovano facilmente la regolazione ottimale L’altezza della sella va da 830 a 975 mm da terra (sono “alto” 171cm e l’altezza del mio cavallo dei pantaloni è di 81 cm : ho trovato facilmente la giusta regolazione) Lo scavalco basso consente la salita anche a chi non è particolarmente atletico (o ha bagagli sulla parte posteriore)
La regolazione dell’altezza della sella e del manubrio sono di tipo rapido ed effettuabili senza alcun attrezzo E’ perciò utilizzabile dai vari componenti la famiglia con rapidi aggiustamenti
Il cannotto del manubrio ha una scanalatura che ne mantiene il corretto allineamento durante la regolazione
Il manubrio è di tipo a barra, sufficientemente stretto (510mm) da consentire un facile transito in passaggi stretti
La sella è ben imbottita ed integra la luce posteriore Ha un leggero avvallamento “antiprostatite” ma non lo scavo completo
Questo modello ha un solo rapporto; lo sviluppo metrico è di 3.39 metri: è perciò un rapporto corto La brevità del rapporto ha come conseguenza che si riesce a pedalare fino ad un massimo di 16 km/h e a questa velocità la pedalata raggiunge l’elevato regime di 80 pedalate al minuto Però il rapporto corto consente ripartenze molto facili anche in salita
La trasmissione avviene senza catena, ma tramite cinghia dentata
La corona ed il pignone sono di materiale sintetico di elevata resistenza (si vede ad occhio nudo che non si tratta di “plastica”)
I vantaggi di questa soluzione sono l’assenza di manutenzione e la pulizia elevata del sistema (non ha alcun tipo di lubrificante); l’altra faccia della medaglia è un po’ più attrito - di cui ci si rende ben poco conto - rispetto ad una catena ben lubrificata (ma dichiarano sia minore di quello di una catena mal lubrificata) e la propensione al salto di un dente se si esercita una forte spinta sui pedali Per ovviare a questo inconveniente è stato montato un rullino che mantiene aderente la cinghia al pignone
Ma forse non era regolato bene perché, nelle partenze in salita, ho avuto salti di un dente Il motivo di questi “salti” è l’allungamento della cinghia quando si esercita uno sforzo elevato sui pedali Così la parte inferiore della cinghia stessa diventa lasca e tende a sgranare sul pignone (si avverte uno schiocco secco come udibile nel filmato della rampa al 27%)
In tutto l’arco della prova, questo cinematismo non ha mai manifestato difetti e non c’è mai stato alcuno sfilamento della cinghia
Nonostante le ruote di piccolo diametro, la stabilità in marcia è buona anche a velocità elevate (testata fino a 38.4km/h senza alcun problema … salvo un po’ di fifa perché il passo molto corto la rende un po’ troppo reattiva) Sempre per la forte reattività, non è consligliabile viaggiare senza mani, anche se, nella prova fatta, non ci sono state instabilità né innesco di oscillazioni
Il posizionamento del motore sulla ruota anteriore non disturba minimamente la guidabilità
I pneumatici (Kenda Kwest da 16” x 1.50” ) sono sufficientemente scorrevoli; la scolpitura non è molto profonda
I cerchi sono in alluminio e i raggi hanno un robusto diametro di 2.7mm
La valvola è tipo “schrader” cioè come quella delle automobili
Il piccolo diametro della ruota rende un po’ difficoltoso inserire il raccondo per il gonfiaggio e il suo successivo blocco Prima di comprare una pompa, verificare che l’attacco di cui è provvista sia di piccola dimensione
La differenza di peso con e senza batteria è appena distinguibile e la guidabilità rimane pressocchè invariata
Il cavalletto è del tipo “monopiede” e non consente la rotazione completa dei pedali quando è estratto (perciò in retromarcia va sollevato) La sua lunghezza è regolabile per trovare il giusto punto di equilibrio
Questo modello non è dotato di portapacchi di serie, ma si può accedere agli accessori aftermarket comuni alle normali biciclette per trovare quello che soddisfa le proprie esigenze fra borse e cestini; purchè a sgancio rapido (necessario per la ripiegatura)
Nelle mie prove ho sistemato una borsa direttamente sopra alla batteria, bloccandola con una corda elastica Ecco la foto in un contesto che calza a pennello con una bici elettrica
Eventuali borse laterali sono poco adatte perché tendono ad interferire con la scarpa durante la rotazione dei pedali
La componentistica è affidabile anche se di livello medio e la cura nell’assemblaggio è buona; ne deriva un aspetto curato anche nei dettagli I pedali sono in resina e ripiegabili (vedi oltre quando si parla di piegatura)
IMPIANTO FRENANTE
I freni sono entrambi V-brake
La frenata è potente e porta al sollevamento della ruota posteriore
Le leve freni sono Textro a tre dita, morbide da azionare; la modulabilità è buona Le leve sono in lega e dotate di switch per il taglio dell’assistenza del motore (avvitati)
Lo spazio di frenata risulta di 2.0 metri da 20km/h Ho eseguito la prova a velocità inferiore ai 25km/h usati nelle prove di omologazione, poiché è una velocità irraggiungibile sia col motore che con i pedali Il valore è comunque buono e la prova “sul campo” in discesa, conferma l’efficacia dell’impianto frenante
Il freno anteriore è comandato dalla leva a sinistra
RIPIEGABILITA’
Ho eseguito la manovra di piegatura in circa 34 secondi per la chiusura e in 25 per l’apertura L’operazione è facile e il peso limitato la rende alla portata di chiunque La trasmissione a cinghia evita completamente di sporcarsi e di sporcare durante queste manovre
Le dimensioni sono contenute già quando in ordine di marcia: lunghezza 1230mm ; larghezza 550mm ; altezza 880/990 mm a seconda della propria regolazione Entra facilmente negli ascensori anche piccoli
Le dimensioni da ripiegata sono ancora più contenute (beh è ovvio) : 700 x 350 x 680 mm La batteria può essere lasciata montata senza incremento delle dimensioni
E’ molto adatta sia al trasporto nel bagagliaio di auto e camper che a quello sui mezzi pubblici; in treno, se riposta in una borsa, può viaggiare come bagaglio senza supplementi
Questo è lo sgancio rapido di piegatura del telaio (con blocco di sicurezza)
E questo lo sgancio rapido del manubrio (anch’esso con blocco di sicurezza)
I pedali sono ripiegabili
La E-bit viene fornita con un trolley per poterla portare agevolmente in vacanza o per riporla, magari in ufficio
Per chi la vuol usare in “multimodalità” il trolley è inutilizzabile perché rimane delle dimensioni originali … e non si riesce a trasportarlo sulla bipa Ma è disponibile (optional) una borsa floscia, che si può ripiegare e che sulla bipa ci sta ; è comoda per prendere i mezzi pubblici
Ed ora la PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ collocata sotto alla batteria e la sua struttura funge da supporto per la stessa batteria; è sostenuta da un apposito corto tubo che fa parte del telaio: posizione ben protetta e comoda in caso di smontaggio e di estetica originale Sul fianco sinistro è alloggiata la chiave di accensione che inserisce anche il blocco antifurto per la batteria
La velocità che si può ottenere su strada piana è 20-21 km/h ; a vuoto la ruota raggiunge i 24.4 km/h Non è presente il controllo tachimetrico
La velocità minima a cui si può viaggiare con l’assisgtenza è molto bassa, fino al limite dell’equilibrio (3 km/h)
La centralina non è dotata di autospegnimento, ma ha uno stand-by che consuma intorno ai 10mA (1Ah in 4 giorni) Non ci sono segnalazioni che indichino che la chiave è inserita Meglio ricordarsi di spegnere per non ritrovarsi con la batteria mezza scarica
BATTERIA
La E-Bit viene fornita con una batteria al litio polimeri da 25.2V 6Ah pari a 151 Wh E’ alloggiata sopra alla struttura che contiene la centralina ed è estraibile sfilandola verso la parte posteriore La batteria viene bloccata tramite la chiave che ha anche la funzione di accendere la centralina La chiave ha la testa pieghevole così non si corre mai il rischio di urtarla spezzandola dentro alla serratura Sulla batteria è presente il connettore di ricarica che può essere utilizzato sia a batteria montate che estratta
Sulla batteria è presente un indicatore dello stato di carica a 3 led che si attiva premendo un piccolo pulsante
L’involucro è dotato di una comoda maniglia che consente un trasporto assai agevole
Il peso è di 1.9 kg : un vero “peso-piuma”; trasportare la batteria anche per un certo tempo è perciò agevole
La chimica “litio polimeri” ha la caratteristica di fornire una tensione che si abbassa significativamente man mano che si avanza nella scarica; questo fatto implica che nell’ultimo quarto della percorrenza le prestazioni calano vistosamente
E’ disponibile una batteria da 10 Ah per aumentare consistentemente l’autonomia (con un aumento di peso di 1.8 kg)
Il caricabatteria è di tipo usuale, senza ventola
Pesa 520 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2A e ricarica una batteria completamente scarica in 4 ore e 35 minuti I cavi sono sufficientemente lunghi e la spina di rete è di tipo “tedesco” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
La E-Bit è dotata di un cruscottino con indicazioni a led rossi posto a sinistra sul manubrio, ben leggibile anche in pieno sole
Indica lo stato di carica della batteria con 4 led ed il livello di assistenza con 3 led
Di notte è molto ben visibile
Sono presenti anche i comandi, realizzati con tasti a membrana dotati di un leggero rilievo per identificarli al tatto senza distogliere lo sguardo Il pulsante in alto a sinistra è l’accensione della centralina (e il suo spegnimento) Quello al centro è l’attivazione del “soft start” (il pulsante dei “6 km/h”) E quello in basso a sinistra commuta sequenzialmente il livello di assistenza (1-2-3 poi torna a 1) Essendoci un solo pulsante per questa funzione, per passare dal livello 2 all’1 è necessario passare per il livello 3 Un pelino scomodo ma semplifica il cruscotto
L’azionamento con i guanti richiede abitudine perché i tasti, pur essendo distanziati, sono poco individuabili al tatto attraverso il guanto
L’indicazione della carica è abbastanza precisa, ma io suggerisco sempre di montare un ciclocomputer per avere sia l’indicazione della velocità che dei chilometri percorsi, così ci si può regolare ulteriormente sull’autonomia disponibile
MOTORE
E’ un hub anteriore, geared, da 250W a 24V, brushless e sensored La coppia massima dichiarata è di 15 Nm
In marcia è silenzioso; emette un sibilo particolare che trovo simpatico; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai elevata
Nei filmati delle prove in salita si sente meglio tale rumore (che nemmeno sotto sforzo diventa invadente)
Nelle ripartenze al massimo dell’assistenza, la ruota anteriore tende a “sgommare” ma non crea comunque imbarazzo nella governabilità della BiPA
Al massimo dell’assistenza, le partenze sono piacevolmente rapide
CABLAGGI
I cablaggi sono esposti, ma ordinati, ben fasciati e protetti con una guaina a spirale Nelle fasi di piegatura non creano problemi ne fastidi
Il cavo motore non ha connettori ma è sufficientemente lungo da consentire lo smontaggio della (leggera) ruota senza che si provochino danni
Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato corona, in posizione protetta ma facile da raggiungere per eventuali manutenzioni
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali , del livello di assistenza selezionato e della velocità di rotazione dei pedali
L’erogazione della potenza è proporzionale alla velocità di rotazione dei pedali fra 12 e 42 pedalate al minuto, che corrispondono rispettivamente a 2.5 e 8.5 km/h Queste velocità molto basse da un lato consentono partenze vivaci perché si raggiunge prestissimo il regime di rotazione dei pedali per la massima assistenza , ma d’altro lato rendono difficile regolare la velocità di marcia rallentando la pedalata perché (sperimentalmente) non è facile tenere ritmi di pedalata così lenti e praticamente senza esercitare sforzo sui pedali
I livelli di assistenza selezionabili sono tre : col primo livello si ha una velocità a ruota sollevata di 20.2 km/h che diventano circa 16km/h stando in sella su strada piana il secondo livello consente 22.4 km/h a ruota sollevata e circa 18-19 km/h su strada il terzo livello arriva a 24.4 km/h a ruota sollevata che diventano circa 21 km/h su strada
Come visto sopra, quando si superano i 16 km/h diventa difficile aiutare il motore con i pedali perché il regime di rotazione dei pedali stessi risulta già di 80 pedalate al minuto
Perciò se si marcia con il terzo livello di assistenza, si deve lasciar fare tutto al motore e pedalare “simbolicamente” cioè girando semplicemente i pedali a vuoto per mantere attivo il controllo della rotazione dei pedali Anche al secondo livello, con una velocità di circa 18km/h, seguire con i pedali risulta molto arduo Al primo livello, se si è agili, si può aiutare con i pedali ma appunto la velocità di rotazione è piuttosto elevata (80 al minuto) e non alla portata di tutti; in questa modalità si può, invece, aiutare bene il motore sui falsopiani e nelle ripartenze
Concludendo: è una BiPA usabile in piano praticamente solo con la pedalata a vuoto (quella che chiamiamo “simbolica”) ma solo a causa della brevità del rapporto In salita si può invece modulare il livello di assistenza sui tre livelli in modo da contribuire con la quantità di sforzo che più ci si confà
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore è necessario semplicemente iniziare a pedalare Dopo mezzo giro di pedale (pari a 1.7m), si avvia l’assistenza al valore selezionato Di per se stesso, più di un metro e mezzo per dare il via al motore è un valore elevato Ma il peso ridotto della E-Bit e la brevità del rapporto in pratica non ci fanno avvertire difficoltà
In questo filmato si vede l’avvio dell’assistenza al banco e la sua modulazione in base alla frequenza di pedalata L’arresto dell’assistenza è immediato se si toccano i freni e dopo circa 0.7 secondi dalla fermata dei pedali
Qui si vede la partenza su strada Notare l’inconsueto rumore del motore che non è mai fastidioso, anzi io lo trovo simpatico
Opzionalmente si può avere il pulsante “soft start” che consente l’avvio del motore senza la rotazione dei pedali La velocità massima che si può raggiungere con questo dispositivo è di 6-7 km/h L’avvio del motore avviene dopo un intero secondo da quando si preme il pulsante: è tarato così per ragioni di sicurezza ma è un tempo lungo
Seguendo la E-Bit a piedi, la velocità è un po’ alta ed il mezzo tende a scappare di mano In salita la velocità cala ed è piacevolissimo farsi leggermente tirare dal motore In sella si riscontra che il motore, in questa modalità, eroga poca potenza ma è assai comodo per ripartire mentre si manovra, quando non si è bene in posizione per spingere sui pedali oppure in salita
Nota normativa: questo dispositivo non è contemplato dal codice della strada creando problemi di interpretazione sulla sua utilizzabilità, ma sempre più Costruttori lo adottano sui loro modelli, creando così una situazione di regolarità di fatto
ACCELERAZIONE
La prova di accelerazione su un tratto di 50 metri partendo da fermo e senza aiutare con i pedali ha “fermato il cronometro” su 11.42”; ma questo valore non rende giustizia alla briosità di partenza che si avverte In realtà questo tempo è dovuto al fatto che questo modello non supera i 21 km/h di velocità Ma già dopo 20 m si è a 16 km/h, massima velocità pedalabile !!! Perciò l’accelerazione è in realtà elevata e, se non si tiene il peso in avanti, si “sgomma” con facilità
NEL TRAFFICO
La spinta è vivace ma progressiva e non mette mai in imbarazzo anche durante le manovre
L’elevata maneggevolezza e le piccole dimensioni consentono di muoversi nel traffico con estrema naturalezza Le ripartenze al semaforo non richiedono particolare sforzo per la brevità del rapporto di trasmissione meccanica La presenza del pulsante soft-start consente ripartenze anche senza alcuno sforzo applicato ai pedali
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
L’impressione è che si arrampichi come uno scoiattolino Il corto sviluppo metrico della prima marcia facilita le ripartenze nonostante l’avvio dell’assistenza non molto pronto; e il pulsante soft-start (ma è opzionale) ne migliora ancora di più la facilità
Il cavalcavia al 4% viene superato, al livello massimo di assistenza, a 16 km/h e con apporto muscolare nullo
Anche la salita al 10% si supera senza bisogno di applicare sforzo ai pedali; la velocità è di 9.5 km/h; con una modesta spinta, alla portata di tutti, si sale a 11 km/h Ed anche il tratto al 13.5% viene superato senza applicare sforzo a 7 km/h
La ripartenza sulla rampa al 12% richiede una spinta decisa per riuscire a fare il fatidico mezzo giro di pedale dopo il quale si avvia l’assistenza; nel filmato si sente la “sgommata” al momento dell’attacco del motore Con il tasto soft-start la partenza si effettua con un piccolo sforzo applicato per compensare lo slittamento
Ed ora la prova sulla salita al 17% Si percorre a 8.5 km/h con un modesto (ma necessario) sforzo muscolare La ripartenza è invece impegnativa sempre per la necessità di far compiere muscolarmente mezzo giro di pedale Poi, quando si avvia l’assistenza, si può … riposare Con il pulsante soft-start basta spingere quel tanto da far andare in presa la ruota anteriore che slitta vistosamente Conducendo la bici a mano si fa fatica … perché il 17% è duro anche a piedi, ma la E-Bit sale da sola e ci aiuta anche un pochino
Il 27% è invece fuori portata Come faccio sempre, voglio precisare che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono solo le fuoristrada dotate di marce ridotte Ecco un’idea della pendenza
Partendo dal piano sono riuscito a superarla, ma praticamente solo grazie all’inerzia Partendo dal tratto iniziale al 10%, si sentono distintamente gli schiocchi della cinghia dentata che salta un dente: sintomo di sforzo molto forte applicato ai pedali Anche col pulsante soft-start non si riesce a salire e ci sono forti slittamenti della ruota
Attenzione che su tutte queste salite superiori al 5%, senza aiuto muscolare, la carica della batteria si esaurisce molto in fretta
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Ho eseguito due prove di autonomia su di un percorso misto urbano-extraurbano pianeggiante ma con alcuni cavalcavia
La prima prove è stata con l’assistenza al livello massimo e senza alcun contributo muscolare (del resto per me impossibile perché la velocità della pedalata sarebbe stata inizialmente oltre le 100 pedalate al minuto) Inizialmente la velocità si aggira sui 20-21 km/h; pian piano, come sempre con le batterie Litio Polimeri, la velocità scende per arrivare a poco più di 18 km/h a due terzi della scarica In questa modalità ho percorso 26 km, ma dopo 23 km le prestazioni sono scese a livelli di pura emergenza Nel grafico seguente si vede il tratto iniziale della prova che in pratica è l’autonomia utile al livello massimo di assistenza ; la parte restante, secondo me, va considerata come riserva in caso di variazioni di itinerario impreviste o vento contrario
La seconda prova l’ho eseguita partendo con il livello minimo e poi passando ai livelli maggiori per mantenere il più possibile costante la velocità, compensando la discesa della tensione della batteria In queste condizioni ho viaggiato a circa 16km/h che richiedono una cadenza di poco meno di 80 pedalate al minuto Ho perciò aiutato con i pedali ma assai moderatamente Con questa “strategia” ho percorso 45 km con una media generale di 15.3 km/h Com si può vedere dal grafico, la velocità è calata sensibilmente solo negli ultimissimi chilometri Il consumo medio è stato di circa 3.35 Wh/km
Vorrei fare una considerazione: la velocità può sembrare bassa, ma bisogna tener conto che l’E-Bit è stata pensata per un uso multimodale e che dovrebbe servire per percorrere tratti di pochissimi chilometri fra un mezzo e l’altro o fra la fermata del bus e l’ufficio; in queste circostanze la differenza di tempo impiegato, rispetto ad una bici che viaggi a 25km/h, è poco significativa mentre diventano fondamentali maneggevolezza, ripiegabilità e peso molto contenuto
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia è accettabilmente agevole per la presenza dei tre livelli di assistenza selezionabili, ma la modulabilità dell’apporto del motore con la frequenza di rotazione dei pedali è poco utilizzabile: per ottenere una regolazione fine della velocità ci si trova a pedalare ad intermittenza
MARCIA SU FONDI STERRATI
Per chi non crede che le ruote da 16” possano affrontare uno sterrato leggero, qui c’è un filmato che li smentisce (ed è stato ottenuto guidando con una sola mano)
La marcia è stabile e non si ha mai l’impressione di perdere la ruota anteriore, nemmeno in presenza di ghiaino
Ovviamente, se lo sterrato diventa più difficile, è meglio orientarsi su modelli con ruote di diametro maggiore
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
Come già detto al paragrafo “ripiegabilità”, sui treni delle FS se riposta in una sacca, non paga alcun supplemento Negli ascensori delle stazioni entra molto comodamente anche se ci sono altre persone (l’inconveniente è che ogni volta fanno domande e commenti: il più gettonato è “mai vista una bici così piccola”, i più audaci aggiungono “ma è una bici da bambino?”)
Meglio piegarla il più vicino possibile al mezzo di trasporto perché anche i suoi lievi 15 kg diventano pesantissimi da portare per un tratto superiore alla decina di metri Non essendoci un punto comodo per impugnarla quando ripiegata, si devono usare le maniglie della borsa
Nel modesto bagagliaio della mia Clio (terza serie) … si perde
Non ci sono parti sporgenti o acuminate che possano danneggiare il fondo del bagagliaio
Anche nello stretto corridoio dei pullman di linea ci sta senza ostacolare troppo il passaggio
Il suo peso contenuto consente di maneggiarla con molta disinvoltura nel salire e scendere dai mezzi pubblici Il trasporto da aperta sulle scale (e consiglio di percorrerle così per la sopra citata mancanza di una impugnatura comoda quando è ripiegata) è facilissimo: le piccole dimensioni consentono di “manovrare” senza urtare le persone intorno e il punto di sollevamento è molto comodo ed equilibrato
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
Il motore è dotato di ruota libera e risulta scorrevole ad assistenza staccata
La scorrevolezza della ruota anteriore motorizzata è buona e , nella marcia indietro, il motore non ostacola particolarmente le manovre
La scorrevolezza complessiva della E-Bit non è particolarmente elevata ma usarla senza motore equivale praticamente all’uso di una pieghevole muscolare equivalente E non si avverte nemmeno la presenza o l’assenza della batteria
A muscoli si viaggia a 15-16 km/h (sempre per la brevità del rapporto) con davvero poco sforzo La trasmissione a cinghia non dà incrementi sensibili nella resistenza alla pedalata, ma (girando i pedali a vuoto) si nota il maggior attrito rispetto ad una tradizionale catena
IMPIANTO LUCI
La E-Bit viene fornita equipaggiata con un fanale anteriore a Led alimentato da batterie AAA (anche ricaricabili) Il fascio luminoso è tondeggiante ma ha una zona laterale larga e abbastanza luminosa; illumina discretamente la strada Funziona a luce fissa o a lampeggio e l’autonomia è di qualche ora Può essere facilmente rimosso dal suo supporto ed usato come torcia elettrica (utile in caso di guasto notturno per illuminare la zona di lavoro)
Il fanale posteriore è inserito nella sella, perciò non ostacola nelle manovre di piegatura E’ dotato di 7 led rossi che producono una buona luce (fissa)ben visibile anche lateralmente E’ alimentato da due batterie AAA alcaline o ricaricabili; la sua autonomia è intorno alla dozzina di ore
ANTIFURTO
Non è presente alcun sistema antifurto di serie se si esclude il blocco a chiave anti-estrazione della batteria … ma è un antifurto intrinseco la sua dimensione ridotta che consente di portarla facilmente in un luogo sicuro
ACCESSORI
E’ disponibile la borsa floscia per il trasporto su mezzi pubblici Per borse o cestini ci si può rivolgere all’ampia scelta di componenti presenti sul mercato (privilegiare quelli a sgancio rapido per non ostacolare la piegatura)
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
L’intera bipa è certificata a norme CE EN 14764 (bici turismo) e 15194 (Epac) La garanzia è di 2 anni, salvo la batteria su cui è di 1 anno senza condizioni
Il prezzo di listino del modello in prova è di 990 € La batteria di ricambio costa (sempre di listino) 276 € Il cruscottino opzionale con la funzione “soft-start” costa 55 €
Rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
Molto adatta per essere portata in vacanza nell’auto o nel camper Altrettanto adatta ai piccoli spostamenti urbani anche in città con forti salite
Eccellente nell’uso multimodale visto il peso assai contenuto
Molto interessante per chi non la lascia in strada ma la deve portare su scale o ascensori
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Quando ho visto quella pieghevole da Pix, ero curiosissimo! Non ho esperienze di pieghevoli, ma sono rimasto davvero favorevolmente colpito. Il mezzo è davvero piccolo! Tira come un mulo e non ci si aspetta tutta quella coppia da quel motore anteriore. Probabilmente se fosse stato posteriore sarebbe slittato meno in salite molto pendenti, ma credo che sia stato messo all'anteriore per bilanciare un poco i pesi e per semplicità di manutenzione. L'idea dell'uso della puleggia è davvero forte, anche se sotto sforzo lo slittamento della stessa non è troppo gradevole, sopratutto se non ci se lo aspetta, ma credo che sia solo questione di regolazione del rullino, che a mio parere non è regolato come si deve. Lo stesso sistema di rullo credo possa essere molto migliorato. Nell'uso, la velocità del mezzo è adeguatissima e la partenza "aiutata" da un tiro inaspettato che aiuta tantissimo in momenti difficili. La bici per me è comoda. Non sono abituato a mezzi con incastri, quindi non posso paragonare la rigidità di questa con una bipa normale, ma vista la velocità, credo si tratti di farci un poco la mano.
Esteticamente è bellissima e tutto sommato il costo della bici non è così elevato vista la costruzione e le soluzioni tecniche usate.
linea molto bella,mi piacciono i fili ben fasciati ed i led sotto la sella,se venisse affiancata da un modello con le marce e velocità di 25km/h non sarebbe una cattiva idea,ottimo il tester come sempre.
Quoto alexbike!!! sarebbe sufficiente un cambio al mozzo per renderla notevolmente più versatile, visto che a fronte di così tanti pregi l'unico difetto di una velocità troppo bassa la penalizza troppo per quello che potrebbe essere anche un uso quotidiano. Prova eccellente, sempre meglio!!!
In fabbrica mi hanno detto che hanno "sacrificato" il cambio al mozzo perchè nella larghezza attuale del carro posteriore non ci sta; e allargare il carro significa difficoltà nella chiusura e peso maggiore Dato che hanno concepito questo modello per corti spostamenti urbani, hanno preferito questa soluzione
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Inoltre aggiungo che per il poco tempo che ci sono stato sopra, andare ad una velocità superiore è sconsigliato, a causa dei limiti dimensionali del mezzo ed a causa dei giunti che ovviamente non la rendono rigida e stabile come una MTB normale. Io non ho esperienza di pieghevoli, Pix mi disse che è normale e basta farci la mano, ma i 16km/h cred siano già un bell'andare per una bici così piccola e portatile!
Mi sembra che l’ingranaggio posteriore, per la trasmissione a cinghia dentata, sia più ingombrante di una normale ruota libera. Pensi che il cambio al mozzo sarebbe montabile adottando una trasmissione tradizionale? Bisognerebbe sostituire anche la corona e la catena (con una spesa sensibile), ma se fosse possibile ne varrebbe la pena. Hai misurato la larghezza del forcellone posteriore? Complimenti per la bellissima recensione Paolo
Un'altra recensione accurata (e accattivante!). Complimenti! Per il resto mi associo alle doglianze per la mancanza di qualche rapporto e alle felicitazioni per le qualità di questa bella bicina...
Nuzzi Urban 7v con Bafang BPM HT 500w. In famiglia: Atala Wave 7v con Bafang BPM 250W.
Il mio obbiettivo è fare 4 km circa (in piano) in circa 10 minuti per poi imbarcarmi in metropolitana e poi in treno. Tutto questo per arrivare prima a casa (risparmierei quasi un'ora rispetto al viaggio tutto a piedi). Per chi la conosce bene (quindi Pix in primo luogo): con la Wayel E-BIT si può fare? Avete altri suggerimenti?
La E-bit viaggia a 20-21 all'ora perciò per fare 4 km ci vogliono ragionevolmente 12-13 minuti Ma ha il grosso vantaggio di essere piccola e rapidamente smontabile: molto adatta ad essere portata sui mezzi pubblici (penso ti occorrà però la sacca floscia che è opzionale)
La batteria da 6Ah è senz'altro sufficiente per le tue percorrenze giornaliere (immagino 4+4 km) e non ti porta a scaricare mai troppo la batteria, cosa che ne ridurrebbe la durata
Al limite puoi comprare un secondo caricabatterie da tenere in ufficio
A parer mio, per l'uso multimodale, l'E-Bit è la più adatta Altre pieghevoli elettriche sono più ingombranti e pesanti (anche se avrebbero il vantaggio di una maggiore velocità e autonomia)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Grazie 1000 Pix! Beh in effetti sono un pò "border line" con i tempi, ma penso che con un pò di aiuto muscolare magari a 25 km/h ci arrivo. Si senz'altro sacca floscia. Penso che il mercato non offra nulla di meglio, ho visto solo questa Green Spark Skatto (http://www.ecologyshop.it/bici_skatto.html) ma a parte questa pagina nessuno ne parla, e poi 12 pollici è una ruotina davvero "pericolosa" per le disastrate strade romane.
La cosa difficile è trovare un rivenditore ufficiale che ne abbia un esemplare da vedere e provare. Tutti quelli che ho sentito finora non ce l'hanno in stock e va ordinata, però prima di ordinare una bici da 1000 euro vorrei provarla!
La Skatto non è ancora entrata in produzione perchè ci sono problemi con i brevetti
Per la E-Bit prova a contattare direttamente la Wayel (magari citando il Forum visto che siamo in ottimi rapporti) e senti se hanno in programma quelche evento in zona in cui espongono i loro modelli
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Segnalo un aggiornamento sulle batterie accoppiabili per E-bit.
Wayel ha introdotto in catalogo le nuove batterie litio polimeri, più leggere e maggior performanti rispetto a quelle precedenti (800 cicli di ricarica completi). L'utente potrà scegliere tra 3 tipi di batterie e determinare in base a quella scelta il prezzo finale della bipa:
small ( 25km, peso: 1,6kg), small plus (50km peso 2,2kg), medium (65 km, peso: 2,9kg). Ovviamente sempre tutte asportabili !
Bene il minor peso, tuttavia più che le autonomie dovreste dichiarare tensioni e amperaggi, poi ognuno fa i conti da sè in base ai parametri consueti. Inoltre: sono tutte compatibili coi vari modelli?
Si le batterie sono tutte compatibili con gli altri modelli a parte la batteria large (4,6kg, 24Ah, 24V, 100-120km)che non va sull'E-bit , ma sugli altri modelli si.
Ricapitolando quindi le batterie (tutte litio polimeri) accoppiabili per l'E-bit sono le seguenti: small ( 1,6kg, 6 Ah, 24V, 25km), small plus (2,2kg, 9 Ah, 24V, 50km), medium (2,9kg, 12,5 Ah, 24V, 65km).
Stavo valutando di entrare nel mondo delle e-bike dopo aver scoperto che riuscirei a coprire quasi tutto in ciclabile il percorso che mi separa dal lavoro (alla fine pensavo veramente peggio, ma Torino a quanto pare non è mal servita dalle ciclabili), per una distanza di circa 8,5km.
Ero portato alla scelta di una bipa motorizzata Panasonic/Bosch che mi permettesse di sfruttarla anche nel tempo libero per andare a far foto in montagna.... ma dopo questa recensione sono tentasissimo verso questa magnifica e-bike che in città sembra una soluzione razionale. Come la vedi per la distanza che dovrei percorrere quotidianamente (8.5 + 8,5 Km) e considerando il fatto che non ci sono significative pendenze?
Modificato da - faranos in data 18/07/2012 13:02:09
E' sicuramente una bipa agilissima e scattante, ma non è molto veloce e, se si và al massimo, non si riesce a seguire la velocità con i pedali (è come quando si và veloci in discesa e non si hanno rapporti abbastanza lunghi)
Se per te è importante la ripiegabilità o la piccolissima dimensione, è una scelta ottima (magari usando una batteria di taglia superiore per non "sfinirla" ogni giorno)
Prova a rispondere (però per favore apri una nuova discussione magari in "la prima bici") al questionario così inquadriamo bene le tue esigenze
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Ciao Ragazzi,"qualcuno" (di un sito abbastanza famoso) ha usato queste parole per descrivere questa bipa (di cui però non è "rivenditore"): "scadente e tecnologicamente superato; modello cinese del valore commerciale di meno di 400 €". Ha esagerato giusto? Dalle prove di PIX mi sembra una bipa che fa molto bene il "lavoro promesso" o no?
Forse possiamo immaginare chi può aver dato un giudizio così perentorio e, se è lui, non è famoso per l'imparzialità Detto questo, ognuno ha diritto di esprimere le sue opinioni (meglio se motivate)
La stragrande maggioranza dei componenti delle bici/bipa sono orientali ma ci sono "cineserie" scadenti e altre ottime: il risultato finale dipende da come vengono scelte le varie parti, dalla qualità di batterie e centraline, dal software di gestione
Wayel, come i principali produttori italiani, fa queste operazioni e realizza prodotti non semplicemente "rimarchiati"
C'è anche un altro aspetto assai importante: la garanzia e la possibilità di trovare batterie e pezzi di ricambi per un lungo periodo dopo l'acquisto: anche questo aspetto è soddisfatto certamente dalla Wayel
Confermo: a pare mio la E-bit fà molto bene il lavoro promesso ... ed ora è stata anche aggiornata con alcune migliorie
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Bene! Sono intervenuti su quello che è probabilmente il punto dolente di questa simpatica pieghelettrica! Peccato non siano ancora riusciti a metterci un cambietto al mozzo, ovviamente anche a solo due o tre velocità sarebbe andato più che bene
Bene! Sono intervenuti su quello che è probabilmente il punto dolente di questa simpatica pieghelettrica! Peccato non siano ancora riusciti a metterci un cambietto al mozzo, ovviamente anche a solo due o tre velocità sarebbe andato più che bene
Ma, in effetti, quanto si usa il cambio con il motore ad hub? Io l'ho messo fisso sulla quinta marcia (ne ho sei) e non l'ho più toccato.
Comunque, la bipetta è proprio carina. Interessante il particolare tipo di trasmissione (ma vedo che la Wayel è molto originale in questo campo: mi sembra di capire che sulle grandi monta solo la cardanica). Io piuttosto come difetto troverei la limitazione della velocità a 20 Km/h. Se non fosse per questo, tra peso, dimensioni ed estetica (perché no?) sarebbe davvero un pensierino da fare, soprattutto per chi, come me, ha l'esigenza di portarsi la bici in casa!
Ho anche io una pieghelettrica, con ruote addirittura da 12" e ti assicuro che il cambio, specialmente con le ruote piccole, è una vera benedizione!
Cito Pix
se si và al massimo, non si riesce a seguire la velocità con i pedali (è come quando si và veloci in discesa e non si hanno rapporti abbastanza lunghi)
Con un cambio ben scelto ciò non accadrebbe o accadrebbe molto meno, e si potrebbe continuare ad avere una pedalata leggera anche in salita, mentre nei tratti pianeggianti o con poca pendenza, con un minimo di contributo muscolare si potrebbero raggiungere maggiori velocità...
è la bipa che si è comprato uno dei miei capi, quindi la conosco abbastanza bene, anche per questo sono dell'idea che su bicine con ruote inferiori ai 20" (questa le ha da 16") i 20Kmh siano comunque una velocità giusta e più che dignitosa
Con la mia, nel piano, non riesco a contribuire muscolarmente neanche in sesta marcia...! Per le salite, fino ad una certa pendenza non devo spingere; poi, per un paio di brevissimi tratti di maggiore pendenza dei miei percorsi abituali, devo applicare un minimo sforzo e in quinta vado bene...
Certo, il discorso cambierebbe sostanzialmente se si potesse utilizzare la bipa a motore spento. Nel mio caso, però, è praticamente inutilizzabile.
Con la mia, nel piano, non riesco a contribuire muscolarmente neanche in sesta marcia...! Per le salite, fino ad una certa pendenza non devo spingere; poi, per un paio di brevissimi tratti di maggiore pendenza dei miei percorsi abituali, devo applicare un minimo sforzo e in quinta vado bene...
Certo, il discorso cambierebbe sostanzialmente se si potesse utilizzare la bipa a motore spento. Nel mio caso, però, è praticamente inutilizzabile.
Diciamo la stessa cosa quindi, dipende tutto dalle caratteristiche del percorso da affrontare, al diminuire del diametro delle ruote poi a mio giudizio è ancora più importante disporre di un range abbastanza esteso di rapporti
Quanto alla pedalabilità a motore spento di questa bipina lascio parlare pix e quoto in toto le sue parole
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
Il motore è dotato di ruota libera e risulta scorrevole ad assistenza staccata
La scorrevolezza della ruota anteriore motorizzata è buona e , nella marcia indietro, il motore non ostacola particolarmente le manovre
La scorrevolezza complessiva della E-Bit non è particolarmente elevata ma usarla senza motore equivale praticamente all’uso di una pieghevole muscolare equivalente E non si avverte nemmeno la presenza o l’assenza della batteria
A muscoli si viaggia a 15-16 km/h (sempre per la brevità del rapporto) con davvero poco sforzo La trasmissione a cinghia non dà incrementi sensibili nella resistenza alla pedalata, ma (girando i pedali a vuoto) si nota il maggior attrito rispetto ad una tradizionale catena
e qui, come giustamente osservi, un cambietto farebbe davvero la differenza!
Ma da cosa dipende la pedalabilità a motore spento? Forse migliora con l'hub anteriore? No, perché con la mia è praticamente proibitiva. L'ho provato a mie spese in un paio di occasioni in cui la batteria mi ha lasciato, ma lo dice anche il recensore, qui: http://www.electricbikemag.co.uk/showStory.php?storynum=118
...Unpowered, the Chameleon isn’t a particularly lovely bike to pedal. It feels rather turgid, and suddenly you need to use those low gears. Stay within its capacity is my recommendation... ...It’s not a bike you want to run out of power on...
Modificato da - aschenaz in data 03/02/2014 11:47:31
non vorrei "inquinare" il pixtest, semmai proseguiamo sulla tua presentazione della Byocycles, ma sicuramente molto è dovuto al peso, la Waiel pesa 14 kg con bateria, la mia pieghevolina addirittura 12, la tua a vedere dal sito del produttore, pur essendo abbastanza piccola, ne peserebbe 27, nel test che citi invece dicono circa 24
Considera che una buona bipa a motore centrale di dimensioni standard con tanto di batteria più capiente della tua ne pesa circa 25 (vedi qui)
Poi c'è la scorrevolezza del motore ad assistenza staccata, la qualità generale dei componenti ed i rapporti del cambio che nella tua anche il test citato dice essere
LOW POINTS: Bit heavy to lift ...... Gearing too low*
(*che poi è il motivo per cui in piano non riesci a stargli dietro coi pedali probabilmente sostituendo con poca spesa il pacco pignoni con uno a maggiore estensione la tua bipa ne trarrebbe giovamento e, volendo, riusciresti a pedalarla anche in pianura o discesa)
uh, uh, 12 o 14 chili sono pochini...la mia pieghevole muscolare (ruote da 20, telaio di alluminio) ne pesa 13 sulla bilancia...
per una pieghevole di uso frequente il peso credo sia una caratteristica fondamentale. Io riesco a portarmela ovunque, sulla metro, in ufficio, oltre che ovviamente nel baule in auto, nonostante che la mia schiena non sia più quella di 30 anni fa...
Questa Wayel da 14 kg sembra carina, e l'ottima prova di Pix la rende ancora più interessante, ma mi perplime la monomarcia...
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
Modificato da - pilotaDD in data 04/02/2014 08:24:07
Mi sa che questa fa per me con la batteria small-plus... dovrei riuscire a farci c.a. 50/60 km in piano, con la velocità più bassa e tenuto conto che peso 48 kg?
Nella mia prova a livello minimo di assistenza ho fatto 45km con la batteria small (6Ah) Visto che la proporzionalità fra capacità e chilometri è "matematica" direi che con la 9Ah dovresti fare 67km
Il peso influisce per circa la metà della variazione percentuale Perciò 75kg (il mio peso da vestito) +13 di bipa = 88kg Tu pesi 48 perciò diciamo 50 vestito +13 = 63 La differenza percentuale fra i nostri pesi è di quasi il 40% Puoi perciò stimare un incremento nell'autonomia del 20% .... facciamo 15% prudenziale
In totale potresti fare 75km con un pieno 60km sono un giusto valore per non portare ogni volta la batteria a scarica completa
.... però attenzione perchè tutti questi ragionamenti sono teorici e dipendono dal tuo itinerario e dalla forza che imprimi sui pedali
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Domenica ho fatto il primo giro sulla Treviso-Ostiglia nel tratto Grisignano/Camposampiero per un totale di 46 km tra andata e ritorno praticamente senza dislivello e su fondo asfaltato.
Tenete presente che io l'ho presa per metterla in macchina agevolmente e fare giri di questo tipo con mia marito in sedia a rotelle che usa il Ruotino della OffCarr, quindi il fatto che non vada troppo veloce e che abbia tre livelli di assistenza era una caratteristica che mi interessava vista che l'altra, Italwin Prestige Elite, era troppo performante per andare insieme.
Io sono piccola (1,55 m di altezza e 48 kg di peso) e quindi mi sono trovata proprio bene anche come misure: la bici sembrava fatta giusto per me!
Sono invece stata totalmente delusa dalla batteria. Ho percorso i primi 18 km alla velocità minima e poi gli altri fino a circa 40 km alla velocità media. Le prestazioni una volta spento il primo led su 4 sono velocemente degradate e gli ultimi 6/8 km li ho fatti facendomi trainare da mio marito.
Tenuto conto che ho la batteria small-plus e delle condizioni di percorso e di peso contavo di farne almeno 55...
Ora ho contattato il rivenditore per capire se la batteria ha un problema o, se è proprio così scarsa, di vedere se me la sostituisce con quella più grande: certo è che mi scoccerebbe spenderci ancora soldi! (Mi ha detto che questa settimana è in ferie e ne riparliamo la prossima).
Sul manuale davano che con una persona da 75 kg a velocità media avrebbe dovuto arrivare a 66 km mettendo anche qualche cavalcavia... (loro però il test l'hanno fatto su 15 km di percorrenza).
Ho guardato proprio anche io la batteria perchè mi è venuto il dubbio che fosse una small, ora sono in ufficio ma sul contratto di vendita c'è scritto small-plus e sulla batteria c'è scritto 8,8Ah e 25V.
Onestamente non ho controllato approfonditamente le ruote, non ho avuto impressione che non fossero gonfie bene e poi tieni presente che me l'hanno appena consegnata appunto tutta controllata... però una verifica seria la faccio.
La settimana prossima, dopo aver parlato con il rivenditore, ti faccio sapere che mi ha detto.
Ho appena parlato con il rivenditore il quale ha contattato la Wayel ed ha avuto la conferma che per loro la batteria small-plus fa 30/45 km come scrivono nel sito alla pagina: http://www.wayel.it/mobilita-elettrica/e-bit/
Hanno smentito quanto scritto sulla brochure (che si può scaricare sempre dalla stessa pagina) e che era appesa alla bici quando l’ho acquistata ossia che la small-plus fa 64 km a velocità 2: “Autonomia dichiarata con test effettuati alle seguenti condizioni: temperatura esterna di 18° C, manto stradale asfaltato, tester di 75 kg. Test effettuato su un tracciato cittadino di 15,3 km di tipo pianeggiante con dislivello di 60 m di altitudine, con 4 cavalcavia con pendenza media del 5% e 19 soste semaforiche”. Sempre il rivenditore mi ha detto che con circa 10 ricariche la batteria diventa più performante ma che al massimo farà 45 km.
Quindi mi vedo costretta a passare a quella più grossa, per fortuna mi riprende l’altra ma devo aggiungere 110 euro. Mi chiedo però Pix come tu sia riusciuto a fare tutti quei km… forse non me la raccontano giusta… certo è che il rivenditore non mi cambia la batteria: o mi tengo questa o passo alla più grossa.
Modificato da - Deni66 in data 29/06/2015 10:09:22