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Inserito il - 30/03/2008 : 23:06:26
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I fatti salienti che hanno portato alle biciclette a pedalata assistita
L’inizio di tutto è l’invenzione della ruota, avvenuta alcune migliaia di anni a.C. L’esemplare più antico che è giunto fino ai nostri tempi è questa ruota assira a raggi del 2000 a.C.
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Essa è conservata nel Museo Nazionale di Teheran (Iran) E ad essa si ispira il logo del nostro Forum L’utilizzo della ruota, però, rimase legato ai carri, tipicamente a quattro ruote e a trazione animale o a cocchi da guerra a due ruote sullo stesso asse
Verso la fine del 1400, Leonardo daVinci, come scoperto nel “codice atlantico”, disegnò lo schizzo di una bicicletta molto simile a quelle attuali Ma la cosa rimase allo stadio di studio, sembra senza realizzazione pratica
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Il 20 marzo del 1800, Alessandro Volta presenta alla Rojal Society inglese il progetto della “pila elettrica” Questa invenzione permetterà di disporre di una sorgente continuativa di elettricità; fino a quel momento le uniche sorgenti erano l’elettricità statica e i fulmini, entrambe poco utilizzabili praticamente (Il forum ha adottato questa data, che precede di un giorno l’inizio della primavera, come “festa ufficiale”)
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Nel 1817, Karl Drais, nato in Germania, costruì la “draisine”, progenitrice delle biciclette moderne, che non aveva i pedali e si spingeva con i piedi sul terreno
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Nel 1859, Antonio Pacinotti realizzò il suo “anello” che fu il primo motore/generatore elettrico (motori e generatori elettrici sono in realtà la stessa cosa come spiegato alla voce “motori elettrici”)
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Nel corso dell’ottocento, le biciclette presero varie forme e furono tentare molte soluzioni costruttive Per arrivare, verso fine secolo, a biciclette strutturalmente e meccanicamente molto simili a quelle ora in uso Questo modello è del 1890
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Nel ‘900 furono tentati vari esperimenti e presentati vari prototipi di biciclette elettriche, ma la scarsa capacità ed il grande peso delle batterie, impedirono il loro utilizzo pratico
Questo è il primo triciclo elettrico: the Ayrton & Perry Trike of 1881
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Questi brevetti sono dell'agosto 1900
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Questa è la Spacelander di Benjamin Bowden presentata nel 1946: un disegno fenomenale e con una tecnica avveniristica: aveva un motore elettrico che funzionava anche da generatore per il recupero dell'energia nelle discese
fonte: http://blog.modernmechanix.com/2008/02/01/electric-bike/
Verso la fine del XX secolo, con la realizzazione delle batterie al piombo sigillate (che pur rimanendo pesanti garantivano l’erogazione di forti correnti anche con elementi di piccola dimensione) e con l’arrivo delle più leggere batterie Nichel-Cadmio, si poterono finalmente costruire delle biciclette elettriche utilizzabili
Bici elettriche piuttosto rudimentali cominciarono a circolare in giappone a metà anni '80 ma il punto di svolta sembra essere il "pas prototype" della Yamaha brevettato nel 1989, praticamente la prima vera pedelec
Nel 1991 intanto il consiglio nazionale delle ricerche cinese indicò la bici elettrica come uno dei progetti prioritari, avviando il processo che condusse dalle 40000 unità vendute in quel paese nel 1998 ai 10 milioni del 2005 (e i 40 milioni di utilizzatori attuali)
Nel 1994 la Yamaha iniziò la commercializzazione della sua bicicletta a pedalata assistita
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Nel 1995 la Biketec (Svizzera) realizzò la prima Flyer e ne iniziò la produzione in serie nel 2001
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Nello stesso periodo anche altri Costruttori affermati iniziarono la commercializzazione dei primi modelli di biciclette elettriche, avviando, per la prima volta, la loro diffusione in Italia
Aprilia col modello Enjoy Immagine:
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Mercedes Immagine:
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Piaggio con il modello Albatros Immagine:
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Atala - Oxygen Immagine:
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Queste biciclette introdussero, per la prima volta, il concetto di “pedalata assistita”, ovvero non erano biciclette spinte da un motore elettrico, ma veicoli in cui la forza muscolare del ciclista veniva sommata e integrata dal motore elettrico
Una curiosità: il termine pedelec per distinzione dall'e-bike (cioè bici solo elettrica) è stato coniato nel 1998 nella sua tesi di laurea da Susanne Bruesch, attuale responsabile della comunicazione di Extraenergy
Un vuoto legislativo, ovviamente dovuto alla novità di questi progetti, permise però il proliferare di biciclette in cui non era necessaria la pedalata per mantenere in funzione il motore elettrico
Nel 2002, venne emanata una Direttiva Europea (la 2002/24/CE) in cui veniva definita la potenza dei motori e le modalità di assistenza alla pedalata, rendendo di fatto “fuorilegge” le biciclette in cui il motore non aveva bisogno della pedalata per attivarsi e mantenersi attivo Questa direttiva venne recepita in Italia nel 2003 (31 gennaio) diventando parte integrante del Codice della Strada
Alle batterie al Piombo e al Nikel-Cadmio, si affiancarono rapidamente nuovi tipi come quelle al NiMH e al Litio, consentendo maggiore leggerezza, aumentata autonomia e maggiore longevità
Verso la metà del 2006, con la comparsa della sezione dedicata alle pedelec nel forum della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), un nucleo di appassionati cominciò a trovarsi ponendo le basi per la nascita del Jobike-Forum
Il 24 gennaio 2007 nasce ufficialmente questo Forum, con la pubblicazione del suo Manifesto e del suo Regolamento
ultima modifica : 04 aprile 2008
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