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AndreaPG
Utente Medio


Umbria


125 Messaggi

Inserito il - 03/06/2013 : 13:38:35  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di AndreaPG Invia a AndreaPG un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E pare che sia un progetto concreto e prossimo al realizzo...
https://plus.google.com/u/0/108084735133131662844/posts/Mh5brt8UYv1

BICI ELETTRICHE COMMUNITY
https://plus.google.com/communities/114254532797510979662

baldiniantonio
Utente Master


Lazio


5007 Messaggi

Inserito il - 03/06/2013 : 16:41:08  Mostra Profilo Invia a baldiniantonio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
aprilia enjoy gia ci provo nel secolo scorso

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Modificato da - baldiniantonio in data 03/06/2013 16:51:35
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Barba 49
Utente Master



Toscana


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Inserito il - 03/06/2013 : 17:46:41  Mostra Profilo Invia a Barba 49 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bici con celle ad idrigeno sono già state presentate in varie esposizioni, qui la vera novità è la ricarica a cartuccia, pratica e veloce.

Verrà però commercializzata solo a fine 2016!!!
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Parimpari
Utente Senior



Liguria


1427 Messaggi

Inserito il - 03/06/2013 : 19:25:11  Mostra Profilo Invia a Parimpari un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Barba 49 ha scritto:

Bici con celle ad idrigeno sono già state presentate in varie esposizioni, qui la vera novità è la ricarica a cartuccia, pratica e veloce.

Verrà però commercializzata solo a fine 2016!!!


Per forza, prima devono testare con che frequenza esplodono

La Peppa: Bh E-motion City 700 Lux, Aprile 2011

Heidi: Flyer S Street Premium, Marzo 2012

Mumù e Mimì: Dahon Mu P8. Aprile 2013
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baldiniantonio
Utente Master


Lazio


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Inserito il - 03/06/2013 : 20:09:47  Mostra Profilo Invia a baldiniantonio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
baldiniantonio ha scritto:

aprilia enjoy gia ci provo nel secolo scorso


qui le prove
http://xoomer.virgilio.it/abruzzoinbici/due_ruote_a_idrogeno.htm

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OSCAR95
Utente Senior


Lombardia


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Inserito il - 12/06/2013 : 21:44:18  Mostra Profilo Invia a OSCAR95 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Hahahaha che ridere "Nel 2010 dalle marmitte uscirà vapore acqueo"

Elettrociclista dal 2012 al 2016 con Bottecchia Be2.

Ritorno in bici con una muscolare dal 2019 con BTwin Hoprider 100.

Ritorno in bipa con Accolmile Bafang M200 (estate 2022)

Attualmente in sella a una e-mtb Raymon Hardray E3.0 hardtail

Anche in sella alla gradevole muscolare bicicletta Scott Sub Men per variegate avventure
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OSCAR95
Utente Senior


Lombardia


1164 Messaggi

Inserito il - 12/06/2013 : 21:47:37  Mostra Profilo Invia a OSCAR95 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Come quando negli abnni '60 si immaginava che tutti andassero in giro volando col getpack...

Elettrociclista dal 2012 al 2016 con Bottecchia Be2.

Ritorno in bici con una muscolare dal 2019 con BTwin Hoprider 100.

Ritorno in bipa con Accolmile Bafang M200 (estate 2022)

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baldiniantonio
Utente Master


Lazio


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Inserito il - 26/05/2014 : 10:29:39  Mostra Profilo Invia a baldiniantonio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://www.sienafree.it/ambiente-ed-energia/291-ambiente-ed-energia/62015--mobilita-sostenibile-con-energia-elettrica-da-fonte-rinnovabile-siglato-un-protocollo-che-guarda-al-futuro-in-ottica-green

"La Provincia di Siena continua a investire nello sviluppo e nella crescita sostenibile del territorio, puntando anche sulle nuove forme di mobilità rispettose dell’ambiente. A confermarlo è il protocollo approvato dalla giunta provinciale con la Provincia di Pisa, Apea e la società consortile Pont-Tech Pontedera & Tecnologia per realizzare progetti di sperimentazione di sistemi di mobilità sostenibile o di gestione energetica, fondati sull’utilizzo di idrogeno prodotto con energia elettrica da fonti rinnovabili. L’attenzione per una mobilità “green” rafforza e sviluppa ulteriormente uno dei cardini di Siena Carbon Free, con la riduzione dei consumi energetici da fonti fossili.

Il protocollo e gli obiettivi. Il protocollo nasce con l’obiettivo di coniugare e integrare le esperienze promosse finora nelle province di Siena e Pisa nella valorizzazione delle energie rinnovabili, partendo dalla consistente quantità di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile che unisce i due territori e che in particolare per Siena supera l’energia elettrica totale consumata. E’ proprio tale surplus di “energia pulita” che ci si propone di utilizzare, sviluppando nuove tecnologie e modelli di mobilità sostenibile tesi a garantire una gestione energetica efficiente. In particolare, il protocollo prevede, come ambiti di interesse la sperimentazione di veicoli e infrastrutture a sostegno della mobilità sostenibile e della elettromobilità per sviluppare un sistema coerente con gli indirizzi green del Piano Regionale di Sviluppo 2011-2015 della Regione Toscana; la sperimentazione di prototipi di veicoli dotati di queste tecnologie per spostamenti in aree urbane e centri storici, in aree come quelle aeroportuali, portuali e ospedaliere o in aree produttive ecologicamente attrezzate, cercando di rinnovare il parco mezzi del sistema pubblico con veicoli non inquinanti. Il terzo e ultimo ambito è la ricerca sui green process per la produzione di idrogeno e di composti connessi, da impiegare nella propulsione dei veicoli con un approccio di sostenibilità economica ed ecologica."

la bici elettrica ad idrogeno già c'è
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/mobilita/2013/06/03/Gitane-Alter-Bike-prima-bicicletta-elettrica-idrogeno_8809293.html

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Modificato da - baldiniantonio in data 26/05/2014 10:33:09
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Barba 49
Utente Master



Toscana


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Inserito il - 26/05/2014 : 13:15:34  Mostra Profilo Invia a Barba 49 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Siamo sempre al vecchio dubbio: Impiego l'energia elettrica (naturalmente ottenuta da fonti alternative) per caricare la batteria della bici oppure con la stessa energia (magari, in realtà ne occorre un sacco in più) produco idrogeno a pressione per alimentare una cella a combustibile che produrrà di nuovo corrente per alimentare il motore della bici?

Io la risposta ce l'ho già, vediamo se ho convinto almeno altre due o tre persone...
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pixbuster
Amministratore

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Veneto


12353 Messaggi

Inserito il - 29/05/2014 : 00:03:56  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
... e io concordo pienamente con Barba

E' solo una questione di costi perchè 1kWh su una bipa lo si porta a spasso facilmente


Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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proprimi
Utente Medio



Lombardia


186 Messaggi

Inserito il - 29/05/2014 : 10:39:05  Mostra Profilo Invia a proprimi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
"Presentata al Congresso dei ''Club des Villes et Territoires Cyclables'' a Nizza, l'Alter Bike nasce dalla collaborazione tra le tre aziende francesi Cycleurope, Pragma Industries e Ventec."

E siccome sono un San Tommaso, quando comparirà fra le bici blu del bike sharing di Nizza io vi avvertirò subito e magari inviterò Pix per testarla. Anzi, mollerò subito sulla ciclabile la mia reclinata per provare quella ad idrogeno!
Per inciso, le bici blu di Nizza mi sembrano ben fatte, tipo quelle gialle a Milano.

proprimi
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baldiniantonio
Utente Master


Lazio


5007 Messaggi

Inserito il - 10/10/2014 : 22:34:50  Mostra Profilo Invia a baldiniantonio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


ogni tanto la notizia riciccia



http://www.rinnovabili.it/mobilita/hy-cycle-bicicletta-elettrica-idrogeno-666/

(Rinnovabili.it) – La tecnologia delle fuel cell sbarca nel mercato delle mobilità dolce. Il merito va ai ricercatori dell’University of New South Wales che hanno realizzato la prima bicicletta elettrica a idrogeno dell’Australia. Hy-Cycle, questo il nome dell’innovativa e-bike, è in grado di percorrere fino a 125 km con una singola carica della batteria e una spesa di soli due dollari.

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Barba 49
Utente Master



Toscana


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Inserito il - 10/10/2014 : 23:17:45  Mostra Profilo Invia a Barba 49 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le nostre bipa con una semplice batteria percorrono quei chilometri con soli 15 centesimi di Euro, quindi per ora vinciamo noi!!!
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claudio02
Utente Master




9018 Messaggi

Inserito il - 10/10/2014 : 23:47:17  Mostra Profilo Invia a claudio02 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La tecnologia delle bipacesso sbarca nel mercato delle mobilità dolce. Il merito va ai ricercatori dell’University of garchof che hanno realizzato la prima bicicletta elettrica cesso per uomo rude dell’Australia. Hy-Cycle, questo il nome dell’innovativa e-bike, è in grado di percorrere fino a 1250 km con una singola carica della batteria e una spesa di soli due euri.

Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
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ecocar
Utente Senior


Piemonte


1816 Messaggi

Inserito il - 11/10/2014 : 20:39:43  Mostra Profilo Invia a ecocar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Quoto Claudio... la bipaidrogenata ha un bell'aspetto da cessobiruotato.
e quoto Barba: è meglio usare l'energia nel modo più diretto possibile, per la poca energia che necessita una bipa non vedo l'utilità di incasinarla con bombole d'idrogeno e relativa apparecchiatura.

ecocar
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Mauro27
Utente Medio



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Inserito il - 11/10/2014 : 21:42:49  Mostra Profilo Invia a Mauro27 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se vogliamo parlare di fuel cells sulle ebikes penso il futuro non sia l'idrogeno stoccato a temperature criogeniche o a centinaia di bar, ma piuttosto l'etanolo, liquido che può essere stoccato in un semplice ed economico contenitore di plastica, non è tossico ne esplosivo e può essere ricavato anche da biomasse e residui di lavorazione vegetali.
L'etanolo poi può essere trasformato in idrogeno e CO2 in un reformer (un piccolo reattore chimico) e poi passare alle fuel cells.
Produce poca CO2. Penso davvero sia questa la tecnologia che verrà adottata colle fuel cells.
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baldiniantonio
Utente Master


Lazio


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Inserito il - 12/10/2014 : 09:21:21  Mostra Profilo Invia a baldiniantonio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2014/09/11/ARoLwduB-imperia_distributore_idrogeno.shtml

Gli è che con l'idrogeno se ne combina di tutti i colori!

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Barba 49
Utente Master



Toscana


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Inserito il - 13/10/2014 : 13:32:11  Mostra Profilo Invia a Barba 49 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non cominciamo ad usare l'etanolo per trazione, io lo preferisco decisamente di più come bevanda!!!
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ecocar
Utente Senior


Piemonte


1816 Messaggi

Inserito il - 13/10/2014 : 13:40:38  Mostra Profilo Invia a ecocar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mauro27 ha scritto:

Se vogliamo parlare di fuel cells sulle ebikes penso il futuro non sia l'idrogeno stoccato a temperature criogeniche o a centinaia di bar, ma piuttosto l'etanolo, liquido che può essere stoccato in un semplice ed economico contenitore di plastica, non è tossico ne esplosivo e può essere ricavato anche da biomasse e residui di lavorazione vegetali.
L'etanolo poi può essere trasformato in idrogeno e CO2 in un reformer (un piccolo reattore chimico) e poi passare alle fuel cells.
Produce poca CO2. Penso davvero sia questa la tecnologia che verrà adottata colle fuel cells.


Quando stavo allestendo il trike, avevo pensato di installarci una fuel cell Efoy 80 sotto al sedile passeggero, ma non avevo i 2500euro necessari... per una bici è un po' ingombrante (mi sembra 8kg e circa cm30x40x20, se non ricordo male). Però il negoziante non era stato capace di dirmi se l'energia veniva prodotta per combustione o per altra reazione chimica.

ecocar

Modificato da - ecocar in data 13/10/2014 13:51:33
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Mauro27
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Inserito il - 13/10/2014 : 20:54:53  Mostra Profilo Invia a Mauro27 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Barba 49 ha scritto:

Non cominciamo ad usare l'etanolo per trazione, io lo preferisco decisamente di più come bevanda!!!

Si anch'io preferisco bermelo l'etanolo, almeno quando è buono,
ma ti assicuro che certo etanolo ricavato da certi residui sarebbe imbevibile
Il problema rimane però come produrre grandi quantità di bioetanolo in maniera sostenibile, senza deforestare, senza creare squilibri sulla filiera agroalimentare ecc...
In Brasile ad esempio hanno fatto anche molti danni all'ambiente.

ecocar 49 ha scritto:

Quando stavo allestendo il trike, avevo pensato di installarci una fuel cell Efoy 80 sotto al sedile passeggero, ma non avevo i 2500euro necessari... per una bici è un po' ingombrante (mi sembra 8kg e circa cm30x40x20, se non ricordo male). Però il negoziante non era stato capace di dirmi se l'energia veniva prodotta per combustione o per altra reazione chimica.

Nelle celle a combustibile non avviene una combustione come nei motori endotermici, ma reazioni di ossidoriduzione al catodo ed all'anodo delle celle.
L'idrogeno, prodotto per reforming dall'etanolo, è un riduttore, cede elettroni al catodo e si trasforma in ione idronio (è in soluzione acquosa) invece all'anodo abbiamo l'ossidazione, l'ossigeno dell'aria si riduce acquisendo gli elettroni che l'idrogeno ha ceduto, trasformandosi così in OH-. L'unico sottoprodotto è l'acqua ottenuta per reazione tra OH- e H3O+, che evapora per via della sua tensione di vapore a quella temperatura. Gli elettroni circolano dal catodo all'anodo producendo così corrente elettrica che può essere utilizzata.
Sono reazioni che avvengono a temperature basse a differenza della combustione ed hanno efficienze exergetiche elevatissime, l'exergia è una grandezza che mi esprime la "qualità" di una conversione termodinamica, ovvero quanta entropia viene creata ed entalpia dispersa.

Sono stato molto terra a terra, ma spero sia chiaro
Le fuel cells sono qualcosa di ancora un po futuribile, meglio aspettare, ma sicuramente è una tecnologia molto promettente, i costi ovviamente sono ancora molto alti, ma sono stati fatti grandi passi avanti in questo senso per utilizzare materiali meno pregiati e forme e delle celle più semplici da ottenere (alcune celle sono tubolari) con lavorazioni collaudate (le prime fuel celles avevano celle in leghe di Platino, immagina i costi... )
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baldiniantonio
Utente Master


Lazio


5007 Messaggi

Inserito il - 02/10/2015 : 13:39:20  Mostra Profilo Invia a baldiniantonio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

ad idrogeno con quattro ruote

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/01/honda-fcv-dopo-la-toyota-mirai-ecco-la-seconda-auto-a-idrogeno-di-serie/2085310/

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epaolo
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Piemonte


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Inserito il - 11/11/2015 : 08:22:00  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di epaolo Invia a epaolo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questo progetto tedesco sembra molto buono, ..a quando i distributori self-service di idrogeno?
http://www.veicolielettricinews.it/e-se-la-bici-andasse-a-idrogeno/
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baldiniantonio
Utente Master


Lazio


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Inserito il - 11/11/2015 : 20:29:11  Mostra Profilo Invia a baldiniantonio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://corriereinnovazione.corriere.it/2015/05/06/da-bolzano-stoccarda-viaggiando-un-auto-ad-idrogeno-a4237712-f3c0-11e4-8aa5-4ce77690d798.shtml

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Fede
Utente Medio



Liguria


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Inserito il - 13/11/2015 : 10:37:10  Mostra Profilo Invia a Fede un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Barba 49 ha scritto:

Siamo sempre al vecchio dubbio: Impiego l'energia elettrica (naturalmente ottenuta da fonti alternative) per caricare la batteria della bici oppure con la stessa energia (magari, in realtà ne occorre un sacco in più) produco idrogeno a pressione per alimentare una cella a combustibile che produrrà di nuovo corrente per alimentare il motore della bici?

Io la risposta ce l'ho già, vediamo se ho convinto almeno altre due o tre persone...


Concordo pienamente con Barba, e inoltre l'introduzione di modelli a idrogeno è ovviamente condizionata dalla creazione di un'infrastruttura distributiva. E metter su una rete di distributori di idrogeno, date le caratteristiche intrinseche del gas, è a dir poco futuribile. Alternativa sarebbe installare sul veicolo un reformer, e usare come vettore l'etanolo. Certo è che il rendimento energetico, i costi e gli ingombri di una catena composta di reformer, celle energetiche e batterie sono ancora molto problematici (credo che le celle non siano in grado di alimentare direttamente un motore elettrico dati i picchi di assorbimento).

Ad oggi gran parte dei i prototipi che si vedono sui media sono sviluppati dai costruttori non per uno sviluppo a breve di modelli commercializzabili, ma bensì realizzati per accedere ai finanziamenti statali erogati alla ricerca sul campo...

Sulle problematiche dello stoccaggio dell'idrogeno ho trovato un articolo interessante qui: http://leganerd.com/2013/05/08/i-problemi-dellutilizzo-dellidrogeno/

- Turbo Levo 2019
- Brompton S 6M
- Haibike eQ FS RX "rohloff evo"
- Salsa Vaya
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Modificato da - Fede in data 13/11/2015 10:39:19
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epaolo
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Inserito il - 13/11/2015 : 13:21:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di epaolo Invia a epaolo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sarà Fede, ma mi sembra un articolo un po' di parte..
E' interessante leggere la brochure del progetto LINDE:
http://www.the-linde-group.com/internet.global.thelindegroup.global/en/images/19279_H2_bike_handbook_English14_176415.pdf
Non sembrerebbe essere una cosa poi cosi fuori dal mondo
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pixbuster
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12353 Messaggi

Inserito il - 13/11/2015 : 16:23:13  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io devo ancora capire dov'è il vantaggio di usare l'idrogeno su una bipa (salvo per utilizzi speciali)

La capacità delle batterie sta crescendo e gli ingombri scendendo; in più è facile caricarsi a bordo una seconda batteria per i giri più lunghi; avere energia per più di un giorno di utilizzo è, a parer mio, poco utile visto che si hanno comunque le ore impiegate a dormire per ricaricare (sempre salvo utilizzi speciali)

Con l'idrogeno ho il problema di dover andare in un posto specifico per caricare o sostituire le bombole; con le batterie basta una presa di corrente presente in ogni dove, soprattutto in casa o in albergo

Poi bisogna vedere anche i costi: per ora l'idrogeno, soprattutto in bombole piccole, costa come ... un gas raro

E poi ci sono tubi tubetti, valvole, rubinetti e riduttore di pressione - perciò una tecnologia di tipo diverso dal meccanico e dall'elettrico - che si aggiunge a quanto esistente già su una bipa

E da ultimo la sicurezza: ci siamo fatti tanti scrupoli per il pericolo di incendio delle batterie ed ora vogliamo metterci in garage bombolette di un gas che (in virtù della sua molecola piccolissima) scappa fuori da tutte le più piccole perdite e diventa subito esplosivo ?!
(ricordo che idrogeno ed ossigeno formano quella che si chiama "miscela tonante" e il nome mi pare spieghi bene le sue caratteristiche)

---

diverso è invece, sempre a parer mio, il suo utilizzo su mezzi pubblici pesanti: ci sono meccanici sempre disponibili, attenzioni alla sicurezza di tipo "industriale" (non "fai da te") e la necessità di grandi quantità di energia che giustificano questo utilizzo


Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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Fede
Utente Medio



Liguria


373 Messaggi

Inserito il - 16/11/2015 : 19:13:26  Mostra Profilo Invia a Fede un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
epaolo ha scritto:

Sarà Fede, ma mi sembra un articolo un po' di parte..
E' interessante leggere la brochure del progetto LINDE:
http://www.the-linde-group.com/internet.global.thelindegroup.global/en/images/19279_H2_bike_handbook_English14_176415.pdf
Non sembrerebbe essere una cosa poi cosi fuori dal mondo



Scusa eh, il mio link sarebbe di parte, e questi sarebbero imparziali? Hai letto che cosa è Linde? "The Linde Group is a world leading supplier of industrial, process and speciality gases and is one of the most profitable engineering companies" (dicono loro stessi per descriversi).
Mah.Vorrei propio vedere l'EROEI di una filiera dell'idrogeno.
Qui mentre si manda il pianeta a ramengo si riesce anche a spendere tempo e soldi (tanti) per pensare di sviluppare una rete distributiva per l'idrogeno. Mentre le centrali a carbone rappresentano il 45% della produzione elettrica tedesca (TEDESCA!). Pazzi e in malafede.

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Semsem
Utente Medio



135 Messaggi

Inserito il - 02/08/2016 : 10:19:48  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
http://www.irunonhydrogen.com/
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pacap
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237 Messaggi

Inserito il - 03/08/2016 : 01:45:01  Mostra Profilo Invia a pacap un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Macchè idrogeno e idrogeno:
i pedali scollegati dalla ruota (niente catena! CAMBIO SUPERFLUO!!!) che fan girare un alternatore che produce corrente pulita al 100% che alimenta l'hub posteriore!!!!
Semplice e geniale, ecche idrogeno e idrogeno, autonomia infinita: niente bombole, niente ricarica della batteria.
In + è allenante al massimo (si fatica piu che con una bici muscolare)!!!!

E soprattutto (e non ha prezzo come con la mastercard) quando vi chiedono (e lo fanno sempre, incredibile!) "ma ricarichi la batteria pedalando??" tu puoi rispondere con orgoglio:
"SIIIIIIIIIIII!!!!!!!"
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andrea 104KG
Utente Master


Marche


14124 Messaggi

Inserito il - 03/08/2016 : 11:38:15  Mostra Profilo Invia a andrea 104KG un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
pacap.... ma tutte ste complicazioni per sudare di più? una bella semplice e leggera bicicletta alimentata a spaghetti che mangia il conducente non è meglio ??
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Semsem
Utente Medio



135 Messaggi

Inserito il - 03/08/2016 : 16:36:07  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Si, "si possono fare centinaia di cose". Per cui siamo ancora nella fase 1 o 2? (chiedo scusa, non è lo spazio adatto, non lo faccio più...)


Modificato da - Semsem in data 03/08/2016 16:57:42
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pixbuster
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Veneto


12353 Messaggi

Inserito il - 03/08/2016 : 19:39:49  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
perchè fare una cosa in modo semplice quando si può fare in modo molto più complicato e costoso ?

Pacap sta sottolineando come siano molto simili il progetto "idrogeno" e quello "no catena"

Anch'io sono scettico riguardo all'utilizzo del pericoloso idrogeno;
e poi sapete che sono fissato con i rendimenti: e allora usare la corrente per fare l'elettrolisi, poi immagazzinare l'idrogeno pompandolo a pressione molto elevata (altrimenti mi servono bombole molto grandi), poi farlo "reagire" nella cella a combustibile ... per poi caricare una batteria perchè la cella a combustibile non sopporta le elevate correnti dei nostri motori in spunto e in salita (si, è vero, basta una batteria più piccola .... ma che deve sopportare i tanti ampere che i nostri motori assorbono perciò magari dura poco)
E per caricare le bombolette o vado al negozio (e perdo tempo ad andarci invece che semplicemente attaccare la batteria alla spina)
oppure mi faccio l'idrogeno in casa ..... brrrrrr con tutte le fughe di gas che fanno scoppiare le case, non mi fa per niente voglia
E chissà quanto costa tale apparecchietto


Mi pare che usare la corrente per caricare direttamente la batteria sia molto più efficiente

con cinque chili di batteria al litio si ha bordo UN CHILOWATTORA:
tre ore a 300W assorbiti dal motore
150 chilometri a 25 all'ora in pianura con un aiuto muscolare ... da Pix

a mio parere è assai meglio concentrarsi sull'abbattimento dei costi delle batterie



Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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Semsem
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135 Messaggi

Inserito il - 03/08/2016 : 21:52:22  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Esco un po' dal tema. Se non mi sbaglio già Tesla aveva dimostrato la possibilità di trasmettere energia a distanza.
Mi viene in mente anche la sperimentazione concernente la costruzione di strade con pannelli fotovoltaici. https://www.google.it/search?q=Solar+Roadways&client=firefox-b&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwib4orvgKbOAhXFWBQKHYO9DPMQ_AUICigD&biw=1366&bih=635
Giusto Pixbuster, il problema come dici riguarda principalmente l'abbattimento dei costi delle batterie, però c'è anche il fronte autonomia, guardate un po' qui http://www.assoelettrica.it/blog/?p=15970
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