Mi è stato gentilmente fornito dalla stessa Bad-Bike e l’ho … strapazzato … per più di 300km
Il modello si chiama
AWY
Nome composto dalle iniziali di “Always With You” per sottolineare questa importante caratteristica delle pieghevoli
Qui senza le borse laterali per apprezzarne l’intera struttura
Oltre alla livrea militare dell’esemplare in prova, ci sono questi colori
C’è anche nella versione con le ruote FAT
Fat
Fat piegata
NOTA: La bipa in prova è equipaggiata con ruote a razze in lega, ma è un optional
IN BREVE
Il telaio è un monotrave con traversa alta e diritta, in alluminio La solidità è ottima e non ho riscontrato flessioni ne giochi sulle cerniere Lo scavalco è basso ma non troppo :600 mm, più dell’altezza del pedale tutto in alto E’ assai agile e reattiva nei cambi di direzione e nelle manovre strette e confortevolmente ammortizzata con ammo anteriore e su cannotto sella La posizione in sella è a busto piuttosto verticale
Il cambio è uno Shimano Tourney TX a 7 rapporti del tipo a deragliatore protetto da una robusta gabbia Gli innesti sono gradevolmente precisi e veloci in entrambe le direzioni e il comando (a pulsante e levetta) comodo e leggero da azionare Il range dei rapporti è ben distribuito ma la Awy è una bipa veloce e, ai suoi 30km/h di massima velocità, i rapporti risultano corti; invece all’altro estremo, si può scalare le salite a bassa velocità ancora con frequenze di pedalata dal buon rendimento
I pneumatici sono dei generosi Kenda 20” x 2.125” che possono essere tenuti a bassa pressione per aumentare il confort Sono, utilmente, del tipo antiforatura Le ruote del modello in prova sono in lega di magnesio (ma è un optional) perciò non soffrono di rotture di raggi ne di necessità di periodiche regolazioni
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 48.4km/h senza alcun problema di guidabilità) La marcia senza mani è del tutto stabile ma è meglio non farlo per l’elevata reattività del corto telaio
Il cavalletto è monopiede fissato sul perno della ruota posteriore:sufficientemente stabile Sul portapacchi posteriore si possono montare le borse a bisaccia e non interferiscono con la pedalata L’assemblaggio è curato
L’impianto frenante è a dischi Tektro Novela da 160mm (che essendo su una ruota di piccolo diametro sono molto efficaci) Le leve sono morbide da azionare e quella di sinistra incorpora il campanello La frenata risulta potente e ben modulabile; non c’è tendenza al ribaltamento ma si blocca facilmente la ruota posteriore Lo spazio di frenata risulta contenuto: 3.75 metri da 25km/h
La AWY viene fornita con una batteria al litio da 36V 10Ah 360Wh ubicata dietro al tubo sella Per estrarla dalla sua sede è necessario togliere la sella, ma questa è una manovra che si esegue abitualmente nella piegatura La ricarica avviene in 6ore e 5 minuti da batteria completamente scarica
Il cruscottino è a led rossi di tipo un po’ diverso dal solito e gradevole nell’aspetto E’ dotato di pulsanti a membrana per l’accensione, il cambio di livello di assistenza, l’accensione delle luci e per il soft-start; vi si leggono il livello di assistenza selezionato e lo stato di carica della batteria In pieno sole è poco visibile e occorre “fagli ombra” con la mano per vederlo bene Di notte, all’accensione delle luci, la luminosità si abbassa gradevolmente
Il motore è un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored, marca 8Fun integrato nella ruota a razze Il motore spinge bene a tutti i livelli di assistenza e non è mai brutale In marcia il ronzio del motore è avvertibile ma non ha tonalità fastidiose; in salita il rumore non aumenta
I cablaggi sono esterni ma ben raggruppati; sono dotati di connettori per i vari dispositivi
Il sistema di controllo dell’assistenza è a sensore di pedalata (montato sull’asse pedali) e non ha modulazione in funzione della velocità dei pedali (è perciò di tipo on/off) La differenza di velocità fra “a vuoto” e “su strada” è sufficiente a far percepire bene l’effetto della spinta sui pedali e questo stimola ad un contributo muscolare allenante E’ possibile altresì viaggiare con la “pedalata simbolica” cioè semplicemente facendo ruotare lentamente i pedali
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 45° di pedalata, pari a 0.3m in prima marcia Ma l’assistenza si avvia al minimo e si fa fatica a percepirne la spinta; poi la spinta via via cresce e raggiunge il massimo dopo circa 3 secondi, a questo punto la spinta diventa vigorosa; le partenze sono perciò molto tranquille
C’è il solt-start che è molto vigoroso e consente di partire e salire sul 12% senza mettere i piedi sui pedali
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 11.93” e la velocità di uscita è 28.0 km/h: un buon tempo penalizzato soltanto un po’ dal ritardo nell’avvio dell’assistenza; notevole la velocità di uscita
Piccola, corta, agile e con un motore che spinge bene: nel traffico ci si muove molto disinvoltamente Il ritardo nell’avvio dell’assistenza non è fastidioso ma rende la Awy un po’ pigra nei primi metri Il confort di marcia è buono anche sul pavè; l’ammo anteriore, i pneumatici cicciottelli, la sella imbottita e l’ammortizzatore sul cannotto sella, formano un quartetto affiatato per garantirci una marcia comoda sulle nostre sconnesse strade urbane La Awy si comporta assai bene in salita: Sul 4% si sale molto velocemente: quasi 25km/h a “pedalata simbolica” E lo si può fare anche sul 10% dove sale a 13.5km/h; la ripartenza non richiede contributo muscolare Si arriva fino al 20% senza dover spingere forte sui pedali e anche partire su tale pendenza è alla portata di qualsiasi gamba Sul 27% si sale ma non si riparte per il ritardo nell’avvio dell’assistenza
La camminata assistita richiede di camminare a passo svelto (6km/h) ma è molto potente in caso si debbano superare cordoli o si percorrano terreni inconsistenti (sabbia); in salita consente di superare anche il 27%
La Awy è veloce: a batteria ben carica si viaggia inizialmente a oltre 30 km/h Diminuendo l’assistenza al valore intermedio, la velocità scende a 24km/h Il salto è consistente e mi sarebbe piaciuto avere più livelli di regolazione A livello massimo si percorrono 38.4 km utili e 40 totali con una velocità tipica di 29km/h A livello intermedio, a 23km/h, si percorrono 51km utili e 57 totali: ottime percorrenze
La marcia in coppia non è particolarmente agevole per l’assenza di modulazione della velocità
Sugli sterrati leggeri si comporta molto bene ed è confortevole sulle buche I livelli di regolazione di velocità sono però un po’ troppo distanziati; la frenata è sicura Ma con le ruote da 20” è meglio non chiedere di più
La Awy è adattissima al trasporto in auto o in camper, anche all’interno del veicolo Per il trasporto sui mezzi pubblici (bus e metropolitane) le sue dimensioni da ripiegata sono un pochino abbondanti Mentre è ottima la trasportabilità in treno dove non richiede ne supplemento al biglietto ne la presenza di scompartimenti appositi : viene considerata come un normale bagaglio Il trasporto da piegata non è particolarmente agevole perché il punto di presa è sottile Invece il trasporto su scala è agevole perché il punto di presa è comodo ed è molto ben bilanciata (ma il peso non è molto contenuto); le piccole dimensioni facilitano la sua movimentazione
La prova dinamometrica su strada a 18km/h senza assistenza elettrica, indica una richiesta di energia muscolare di 116W: scorrevolezza buona e i rapporti del cambio sono adeguati
L’impianto di illuminazione (anteriore e posteriore) è molto potente ed ben adatto alla marcia notturna in zone non illuminate E’ alimentato dalla batteria principale e rimane acceso anche quando la batteria è troppo scarica per azionare il motore
Non ci sono sistemi meccanici antifurto, salvo la chiave che blocca la batteria Essendo pieghevole è però ottima per farla entrare negli ascensori e portarla in casa o in ufficio evitando così alla radice il problema dei furti
Questo modello è certificato per le tutte le norme europee vigenti La garanzia è dei consueti 2 anni previsti dalla legge; il telaio è ottimamente garantito per 7 anni; anche la garanzia sulla batteria è buona: due anni
Il prezzo di listino è 1398 € al momento della prova nella versione standard; l’esemplare in prova ha in più le ruote in lega (200€)
Qui c’è la consueta SCHEDA con riassunte le caratteristiche
CICLISTICA
Il telaio è un monotrave con traversa alta e diritta, in alluminio La solidità è ottima e non ho riscontrato flessioni ne giochi sulle cerniere
Lo scavalco è basso ma non troppo (600mm da terra): occorre portare il piede più in alto del punto superiore della pedalata; in compenso è largo
La Awy è assai agile e reattiva nei cambi di direzione e nelle manovre strette L’ammo anteriore, regolabile marca SRT, è confortevole e lavora bene; in frenata flette un po’ ma senza pregiudicare la guida e non “affonda”
Anche la sella è dotata di cannotto ammortizzato : è regolabile e fa onestamente il suo lavoro L’imbottitura della sella (che è dotata di scavo) completa l’azione dell’ammo
La regolazione dell’altezza della sella è di tipo rapido e l’inclinazione è regolabile finemente
Il peso complessivo è 24.3 kg compresa la batteria e 20.8kg senza: valori contenuti e adeguati ad una bipa pieghevole, anche se non da record
La posizione in sella è a busto piuttosto verticale
Il manubrio è a forma dritta, necessaria per ridurre l’ingombro quando viene piegato; è robusto, comodo e ben manovrabile
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido ed è presente la guida antirotazione
La serie sterzo è a cuscinetti integrati marca Neco e la cerniera per la piegatura, con il consueto blocco di sicurezza, è solida
Il cambio è uno Shimano Tourney TX a 7 rapporti del tipo a deragliatore E’ protetto da una robusta gabbia, assai utile su una pieghevole che finisce per essere movimentata in spazi ridotti specialmente quando piegata
Gli innesti sono gradevolmente precisi e veloci in entrambe le direzioni
Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a levetta e pulsante: morbido da azionare e comodo perché si possono scalare più rapporti contemporaneamente L’indicazione della marcia inserita è molto ben visibile ma solo se c’è luce
Il range dei rapporti è ampio e ben distribuito: a 25 km/h la cadenza di pedalata in 7.a marcia è di 71 ped/min che è una frequenza agile ma mantenibile a lungo senza particolare allenamento La Awy è però veloce e, se si usa il livello di assistenza più alto, per contribuire con la pedalata bisogna salire a 80ped/min che è una frequenza elevata (ma si viaggia a quasi 30km/h) In prima marcia si può marciare ad appena 7 km/h con una cadenza di buon rendimento muscolare (50 ped/min): ottima in salita
Le ruote del modello in prova sono in lega di magnesio (cioè come quelle “in lega” delle automobili) Non hanno perciò raggi da regolare e, soprattutto, da sostituire !
Sono però un optional e la versione “normale” ha le classiche ruote con raggi e nippli
La ruota anteriore ha lo sgancio rapido
La ruota posteriore si smonta con una chiave esagonale da 18mm e richiede il distacco del connettore motore
I pneumatici sono dei generosi Kenda 20” x 2.125” (57-406) con un disegno tipicamente stradale dalla buona aderenza e con larghi canali per smaltire la pioggia
Sono, molto utilmente, antiforatura
La pressione di esercizio è ampia : da 2.8 a 4.6 bar, così si può scegliere se privilegiare il confort o la scorrevolezza La valvola è di tipo automobilistico (Schrader)
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 48.4km/h senza alcun problema di guidabilità) Il telaio è ben legato nonostante gli snodi per la piegatura e restituisce una sensazione di solidità e sicurezza Su discese veloci bisogna essere comunque prudenti per l’elevata reattività della bipa La marcia senza mani è del tutto stabile e non si innescano oscillazioni; ma è meglio non farlo con le pieghevoli per la elevata reattività del corto telaio
Il cavalletto è un monopiede fissato sul perno della ruota posteriore: sufficientemente stabile Consente la rotazione completa del pedale
Il portapacchi posteriore è robusto e dotato di molla “portagiornali” (utile per fissare rapidamente le borse a bisaccia) La sua posizione arretrata evita che si batta col piede sulle borse laterali
I pedali e le pedivelle sono in lega e robusti; le pedivelle hanno una lunghezza normale (165mm) I pedali sono ripiegabili (comodi anche per non farsi lividi sulle caviglie quando si accompagna la bipa a piedi)
La componentistica è di buon livello e l’assemblaggio è curato
IMPIANTO FRENANTE
L’impianto frenante è realizzato con freni a disco Tektro Novela, entrambi da 160mm; faccio notare che tale diametro su una ruota da 20” esercita una notevole forza frenante (paragonabile a 220mm su ruota da 28”)
Qui il freno anteriore
E qui quello posteriore
Le leve, anch’esse Tektro, sono morbide da azionare e comode da usare; quella di sinistra incorpora un comodissimo campanello da azionare col dito indice
La frenata risulta potente e ben modulabile; non c’è tendenza al ribaltamento ma si blocca facilmente la ruota posteriore; tale bloccaggio tende a far intraversare leggermente la bipa, ma senza mettere in difficoltà nemmeno i ciclisti poco esperti Lo spazio di frenata risulta contenuto: 3.75 metri da 25km/h Come sempre i freni a disco, nella frenata di panico, fanno registrare spazi di arresto leggermente superiori a quelli dei V-brake di analoga qualità, ma si prendono la rivincita nelle discese lunghe dove sono molto potenti e non si affaticano
AWY frenata
Su entrambe le leve di comando sono presenti i sensori di cut-off
RIPIEGABILITA’
Il filmato che segue illustra la manovra di piegatura: ho impiegato 32 secondi per piegare e 32 per riaprire e non avevo in precedenza provato più di una volta la manovra Non ci sono difficoltà ma manca un fissaggio per mantenere la bipa “compattata” : si risolve comunque facilmente con una corda elastica
AWY piegatura
Le cerniere sono robuste e non presentano giochi: lo sterzo rimane preciso e il telaio risulta ben rigido
Qui lo snodo del manubrio
E qui lo snodo del telaio
I cavi elettrici e le guaine di freno e cambio viaggiano all’esterno del telaio ben inguainate e non interferiscono con la piegatura Non è una soluzione esteticamente molto bella, ma è sicuramente funzionale e sicura
Eccola piegata
Se si vuole ulteriormente diminuire lo spazio occupato, si può estrarre il manubrio (manovra facilissima che richiede un paio di secondi) e inserirlo di fianco alla sella
Non c’è un punto predisposto per sollevarla da piegata, ma si afferra nella zona del portapacchi: abbastanza agevole su brevi percorsi
Non cammina sulle sue ruote da piegata
Fra gli optional è disponibile un trolley in cui riporla per farla viaggiare con altri bagagli senza rovinarli o sporcarli
Passiamo alla PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata in una scatola sotto al movimento centrale; è protetta da urti accidentali da una robusta barra che la difende anche durante le operazioni di piegatura La posizione è comoda per le manutenzioni e non ostacola le operazioni di piegatura e trasporto
La centralina è dotata di autospegnimento dopo poco più di 7 minuti
BATTERIA
La AWY è viene fornita con una batteria al litio da 36V 10Ah 360Wh E’ ubicata dietro al tubo sella ed ha il contenitore simile a molti altri modelli di bipa (ma attenzione nell’intercambiabilità perché potrebbero esserci delle piccole differenze nel punto in cui si inserisce il perno di bloccaggio)
L’estrazione avviene sfilandola verso l’alto ma tale manovra richiede di aver smontato preventivamente la sella (operazione comunque assai facile e che si esegue regolarmente quando si piega la bipa)
La manovra si è rivelata comoda: c’è una larga maniglia per afferrarla e la guida è scorrevole; non si manifestano impuntamenti salvo nel momento iniziale dell’estrazione Il reinserimento è agevole ma occorre un minimo di pratica per centrare subito la guida La batteria è fermata in posizione da un blocchetto a chiave che ha anche funzione di interruttore
Ecco la batteria da varie angolazioni Nella prima foto si vede la chiave e il connettore di ricarica (protetto da un coperchietto non perdibile), sempre accessibile a batteria montata o estratta
Qui si vede l’indicatore di carica attivabile a pulsante e la maniglia
Il suo peso è di 3.5 kg : non è leggerissima ma si trasporta facilmente
Qui si vede la guida di fissaggio e il perno che la blocca
Qui si vedono i contatti sulla batteria
E qui la guida di fissaggio alla bipa e i relativi contatti elettrici
Il caricabatteria è di tipo switching, senza ventola Pesa 620g compresi i cavi e ricarica la batteria completamente scarica in 6 ore e 5 minuti La dimensione del caricabatteria è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “europeo” E’ dotato di una spia a led che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
Il cruscottino è a led rossi di tipo un po’ diverso dal solito e gradevole nell’aspetto
E’ dotato di pulsanti a membrana per l’accensione, il cambio di livello di assistenza, l’accensione delle luci e per il soft-start
In pieno sole i led sono risultati poco visibili e occorre “fagli ombra” con la mano per vederli bene
Di notte, all’accensione delle luci, la luminosità si abbassa ed è ben visibile senza rimanere abbagliati dai led troppo luminosi
AWY comando luci
I pulsanti non sono retroilluminati: di notte bisogna ricordarsi dove sono e riconoscerli al tatto, ma essendo solo due (e distanziati) è una operazione facile
I led indicano lo stato di carica della batteria e il livello di assistenza selezionato Un pulsante accende (e spegne) la centralina I pulsanti + e – cambiano il livello di assistenza fra i tre disponibili (molto comodo avere i due comandi distinti)
E’ presente il livello zero di assistenza che consente di viaggiare a sola forza muscolare ma con i fanali accesi
Come visto, il pulsante +, tenuto premuto per più di un secondo, accende o spegne le luci; il pulsante - , anch’esso dopo un secondo di pressione continuata, attiva il soft-start/camminata assistita
I pulsanti sono entrambi raggiungibili facilmente col pollice senza muovere la mano dal manubrio Sono ben distanziati ma poco rilevati; con i guanti è comunque sufficientemente agevole trovarli
MOTORE
E’ un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, sensored, marca 8Fun (Bafang) Nella variante in prova, con le ruote a razze in lega, comprende l’intera ruota, con benefici nel suo raffreddamento
Il motore spinge bene a tutti i livelli di assistenza e non è mai brutale In marcia il ronzio del motore è avvertibile ma non ha tonalità fastidiose; in salita il rumore non aumenta sensibilmente
AWY rumore in marcia
Il motore è dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
CABLAGGI
Il cablaggio nella zona manubrio è ben ordinatoe raccolto in guaine; non crea problemi nella piegatura
I cavi poi si raggruppano e seguono il telaio ordinatamente, ma, come già detto, restano esterni al telaio: soluzione meno bella esteticamente ma funzionale in caso di necessità di interventi tecnici
Entrano poi nella scatola della centralina anche se qui rimangono un po’ scoperti (ma sono difesi anche dalla barra di protezione)
Ci sono connettori per tutte le utenze Il cavo motore ha il consueto connettore fissato al tubo basso della forcella posteriore (vedi sopra “motore”)
Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato corona, in posizione protetta ma facile da raggiungere per eventuali manutenzioni
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato fra i 3 disponibili E’ presente il pulsante “soft-start” che ha anche la funzione di “camminata assistita”
Non c’è proporzionalità con la velocità della pedalata
I livelli di assistenza modulano la velocità di marcia fra i 19 e i 30 km/h La velocità massima è determinata solo dalle caratteristiche del motore e non ci sono interventi dell’elettronica La velocità minima su strada piana coincide con quella del livello 1 Questi i valori di velocità a ruota sollevata e su strada
La elevata differenza fra velocità a vuoto e su strada consente di percepire una buona variazione di velocità aumentando la spinta sui pedali; si è perciò portati a contribuire muscolarmente sia in piano che in salita e così ci si “allena” senza accorgersene Come con tutti i sistemi a controllo della rotazione dei pedali, si può anche decidere di contribuire pochissimo o addirittura “simbolicamente” facendo solo girare i pedali lentamente … oppure fare tutto lo sforzo a muscoli e lasciare che il motore intervenga solo quando la velocità si abbassa (in accelerazione o in salita) La frequenza di pedalata minima per mantenere accesa l’assistenza è di circa 20ped/min Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata
AWY avvio assistenza a ruota sollevata
Nel filmato si sente un cigolio ad ogni giro di pedale: avevo lasciato montata la calamita per il rilievo delle velocità di rotazione dei pedali e andava a strisciare da qualche parte: scusatemi
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore è necessario accendere la batteria, accendere la centralina dal cruscottino e iniziare a pedalare
Qui c’è una particolarità di questo modello L’avvio dell’assistenza avviene dopo 45° di pedalata, cioè un ottavo di giro di pedale pari a 0.3m in prima marcia Ma l’assistenza si avvia al minimo e si fa fatica a percepirne la spinta; poi la spinta via via cresce e raggiunge il massimo dopo circa 3 secondi, a questo punto la spinta diventa vigorosa Le partenze sono perciò molto tranquille e, anzi, è meglio non forzare sui pedali perché comunque bisogna aspettare 3 secondi per avere la spinta massima Questo sistema evita alla batteria picchi di corrente elevati e ne prolunga la vita; altrettanto consente partenze morbide e manovre in spazi ristretti senza che il motore sia invadente
Anche al riattacco del motore, dopo uno stop della pedalata, parte questa temporizzazione come si può vedere nel filmato precedente Qui invece la partenza su strada in cui si sente bene il primo tratto in cui l’assistenza è assai leggera
AWY avvio assistenza su strada
E’ un comportamento diverso dall’usuale che non si addice a chi ha una guida nervosa
Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo meno di un secondo: rapido, così non c’è la spiacevole sensazione di voler rallentare e sentire invece ancora la spinta del motore Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente
Il pulsante soft-start consente di avviare la bipa senza esercitare alcuno sforzo sui pedali: è potente e spinge fino a 6 km/h su strada piana Si attiva con un ritardo di 1 secondo dalla pressione sul pulsante ma vale il trucco di azionarlo in anticipo tenendo contemporaneamente un freno tirato, così al rilascio del freno il motore si avvia istantaneamente Quando si avvia il motore col soft-start, inizia a scorrere la temporizzazione di cui sopra: in avvio consiglio di tenere il pulsante premuto per almeno tre secondi così al suo rilascio il motore passa alla massima spinta (se si rilascia prima di questo tempo si ha la sensazione che il motore si spenga) Il soft-start è molto potente e consente di partire e salire anche su una pendenza del 12% senza il minimo contributo muscolare (salvo la spinta in partenza col piede a terra)
AWY soft start su 12%
ACCELERAZIONE
Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 11.93” e la velocità di uscita è 28.0 km/h: un buon tempo penalizzato solo un po’ dal ritardo nell’avvio dell’assistenza; notevole la velocità di uscita
NEL TRAFFICO
Piccola, corta, agile e con un motore che spinge bene: nel traffico ci si muove molto disinvoltamente Il ritardo nell’avvio dell’assistenza non è fastidioso ma rende la Awy un po’ pigra nei primi metri La manovrabilità è eccellente e si guizza fra le auto in coda con grande facilità La frenata è potente e molto ben modulabile L’avvio progressivo del motore evita di mettere in imbarazzo con partenze troppo brusche e consente manovre sicure in spazi ristretti La regolazione della velocità è però modesta : si ottiene solo cambiando il livello di assistenza e i livelli sono molto distanziati; ci si trova spesso a smettere di pedalare per non acquistare troppa velocità
Il confort di marcia è buono anche sul pavè; l’ammo anteriore, i pneumatici cicciottelli, la sella imbottita e l’ammortizzatore sul cannotto sella, formano un quartetto affiatato per garantirci una marcia comoda sulle nostre sconnesse strade urbane Invece non sono riuscito a capire se le ruote a razze danno qualche contributo al confort Sicuramente … confortano … perché non si rompono i raggi !!!!!!
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
Continua la serie di test sulle pieghevoli e continua la serie di pieghevoli che si comportano assai bene in salita!
Sul cavalcavia al 4%, senza esercitare alcuno sforzo sui pedali anzi a “pedalata simbolica”, si sale a quasi 25km/h: molto veloce ! La ripartenza, con il soft-start, non richiede alcun contributo muscolare
AWY cavalcavia 4 %
Sul 10% si può salire semplicemente col peso della gamba appoggiato ai pedali e in seconda marcia; si viaggia a 13.5km/h … e si sverniciano i ciclisti muscolari Anche su questa pendenza si riparte, col soft-start, senza chiamare in causa i propri muscoli
AWY salita 10 %
Ho percorso il tratto al 13.5% a 10.5 km/h (in 1.a) con 18kg di spinta muscolare sui pedali: si può fare un tratto anche consistente senza rimanere a corto di fiato La ripartenza, sempre col soft-start, richiede il peso della gamba ma non di più
AWY salita al 13.5 %
Sul 17% si inizia a dover esercitare un po’ di sforzo: 102W perciò sostenibile 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senza particolare allenamento … ma si sale a ben 8 km/ h La ripartenza (ancora col soft-start) richiede 24 chili appoggiati al pedale: non si fa fatica
AWY salita al 17%
Le ripartene in salita con la Awy richiedono di non essere impazienti: si preme il soft start e si tiene tirato almeno un freno, quando si è pronti si rilascia il freno e subito si parte; si conta fino a tre e poi si rilascia il pulsante e a questo punto il motore inizia la sua progressione spingendoci robustamente
E anche questa volta, vista la propensione a scalare di questa bipa, ho fatto la prova sul 20% I watt necessari rimangono simili a quelli della prova precedente, ma sono ottenuti a più bassa velocità di rotazione perciò sono un po’ più “faticosi” La ripartenza richiede 28kg sul pedale … e la pazienza detta sopra Qui la progressione del motore al rilascio del pulsante del soft-start è meno sensibile … e vorrei ben vedere il contrario su una tale pendenza !
AWY salita al 20%
Ultima prova: il pesantissimo 27%
La Awy riesce a salire se già in velocità (ma occorre metterci dello sforzo) La ripartenza non riesce, proprio per la sopraddetta rampa di avviamento che impedisce al motore di esplicare subito tutta la sua potenza
AWY rampa al 27%
(come faccio sempre, preciso che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente fatica molto a ripartire; ci riescono bene solo le fuoristrada dotate di marce ridotte)
In definitiva, se si incontrano salite anche difficili non è il caso di preoccuparsi
CAMMINATA ASSISTITA
Come già detto, la camminata assistita (che è anche il soft-start) si avvia dopo un secondo di pressione sul tasto “-“ In piano richiede di camminare a passo svelto (6km/h) ma è molto potente in caso si debbano superare cordoli o si percorrano terreni inconsistenti (sabbia)
In salita spinge la bipa vigorosamente anche se c’è del carico a bordo e consente di superare il 27% (se si cerca di frenarla, come ho fatto nel filmato, si impenna) Per partire ho usato il consueto “trucco” di tenere il freno tirato così la bipa non torna indietro
Camminata assistita su 27%
VELOCITA’ e AUTONOMIA
La Awy è veloce: a batteria ben carica si viaggia a oltre 30 km/h Diminuendo l’assistenza al valore intermedio, la velocità scende a 24km/h Il salto è consistente e mi sarebbe piaciuto avere più livelli di regolazione
La prova eseguita a livello massimo di assistenza mi ha richiesto una cadenza di pedalata iniziale di oltre 80ped/min (col rapporto più lungo): onestamente è alta e ho dovuto impegnarmi per aggiungere la mia consueta potenza di 70W Se non si è agili nella pedalata, si indulge facilmente nel farsi portare dal solo motore, rallentando la cadenza e girando i pedali a vuoto (naturalmente perdendo autonomia) La velocità iniziale è stata di 30 km/h poi pian piano è scesa con lo scaricarsi della batteria La velocità tipica con questo livello di assistenza è di 29km/h Ho ottenuto una percorrenza di 39.3 km prima che la velocità calasse a 22.5km/h, punto in cui determino l’autonomia utile; la marcia è poi proseguita per un paio di chilometri prima che la batteria si scaricasse completamente La temperatura durante la prova è stata di 22°C Riportando i valori a 20° e ottengo: 38.4 km utili percorsi a velocità elevata e 40 totali con un consumo elettrico di 9Wh/km Ecco il grafico della prova
Autonomia a livello alto
Ho eseguito una seconda prova al livello intermedio che è il più consono a questo modello di bipa frequentemente usata in città La velocità iniziale è stata di 24km/h ma la velocità tipica di marcia con questo valore di assistenza è di 23km/h Qui la cadenza di pedalata, sempre col rapporto più lungo, è stata di 65 ped/min: valore normalissimo Dal chilometro 47 sono passato al livello massimo di assistenza per guadagnare qualcosa in autonomia utile Ho ottenuto una percorrenza utile di 53 km abbondanti; poi ho proseguito fino a 59.4km “in riserva” e a prestazioni via via calanti La temperatura era di 23°C; riportando i valori a 20°C, si ottiene una autonomia utile di 51.3 km ed una percorrenza massima di 57 Il consumo elettrico, in questa modalità di utilizzo, si porta a 6.3 Wh/km
Autonomia a livello intermedio
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia non è agevole per la poca regolazione della velocità e si deve interrompere spesso la pedalata per adeguarsi alla velocità del compagno di viaggio
MARCIA SU FONDI STERRATI
Sugli sterrati leggeri si comporta molto bene: si porta facilmente nel punto in cui si vuole ed è confortevole sulle buche I livelli di regolazione di velocità sono però un po’ troppo distanziati e si finisce con l’andare un po’ più lenti di quanto si potrebbe La frenata è sicura: l’anteriore si blocca solo esagerando con il freno e il posteriore si blocca progressivamente
Con le ruote piccole non si va d’accordo con le buche profonde: meglio evitare i fondi troppo sconnessi
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
Ed eccoci nel campo di utilizzo per cui è nata! La Awy è adattissima al trasporto in auto o in camper, anche all’interno del veicolo Per il trasporto sui mezzi pubblici (bus e metropolitane) le sue dimensioni da ripiegata sono un pochino abbondanti Mentre è ottima la trasportabilità in treno dove non richiede ne supplemento al biglietto ne la presenza di scompartimenti appositi : viene considerata come un normale bagaglio
Nel bagagliaio della mia Clio III entra bene ma in verticale (togliendo il ripiano “cappelliera”) e avanza spazio per qualche ulteriore bagaglio
Nell’ascensore delle ferrovie lascia spazio anche per altri passeggeri
Ricordo che in treno non è più necessario utilizzare la sacca: basta piegare la bipa e viene considerata come un normale bagaglio (perciò senza dover pagare supplementi)
Il trasporto da piegata non è particolarmente agevole perché il punto di presa è sottile (è il portapacchi), ma normalmente non è necessario: si movimenta la bipa aperta e la si piega in un attimo solo ai piedi dei gradini del vagone Se si vuole guadagnare tempo, si può portare in giro già con la sella abbassata e con i pedali ripiegati Se non c’è molta gente, quasi consiglio di salire in treno con la bipa aperta e piegarla poi nella piattaforma (ma attenti ai Capotreno severi)
Il sollevamento e il trasporto su scala da aperta avviene agevolmente : il punto di presa sul rinforzo del telaio è comodo e la Awy è perfettamente bilanciata Le piccole dimensioni facilitano le manovre anche negli spazi ristretti Il peso non è basso ma la comodità del punto di presa non lo fa avvertire troppo
AWY trasporto su scala
Se si deve condurla a mano o portarla su scale, è molto comodo piegare il pedale così non ci si picchia dentro con la gamba
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza delle ruote al banco risulta buona: il motore è dotato di ruota libera e non oppone significativa resistenza (nemmeno in retromarcia) La ruota anteriore merita un encomio particolare: è rimasta in rotazione per 6 minuti prima di fermarsi (dolcemente)
AWY scorrevolezza ruote
La prova dinamometrica su strada a 18km/h senza assistenza elettrica, indica una richiesta di energia muscolare di 116W: anche il valore strumentale di sforzo indica che la scorrevolezza è buona
I rapporti del cambio sono giusti per la marcia muscolare e si trova con facilità la cadenza desiderata anche in salita
Se si dovesse rimanere a secco di batteria, non è un problema .. salvo che ci si impiega più tempo e si capisce immediatamente quanto aiuti il motore
Ecco come si presenta senza batteria
IMPIANTO LUCI
Ooooh finalmente un impianto luci che mi soddisfa !!!!! (si, lo so, sono un maniaco dei fanali)
L’impianto è completamente alimentato dalla batteria principale ed è attivo anche viaggiando senza assistenza (livello 0) Anche a batteria completamente scarica per il motore, le luci rimangono accese
La luce anteriore è a 4 muscolosi led a luce fissa L’illuminazione che produce è molto potente e rischiara bene la strada anche quando è bagnata
La luce che emette è paragonabile ad un faro da scooter ma bianca come i fari allo xenon Ovviamente le auto che ci incrociano vedono la Awy da ben lontano
La luce posteriore è a due led rossi molto visibile anche lateralmente ( non ha il lampeggio che a me piace molto ma che non è contemplato dal codice della strada ) E’ dotata di catadiottro omologato
ANTIFURTO
La Awy ha la consueta chiave per bloccare la batteria e non è dotata di serie di altri antifurti Ha il numero di serie inciso sul telaio
Ma, come ormai dico sempre, le bipa pieghevoli hanno un “antifurto intrinseco” nella possibilità di portarsele in casa o in ufficio, piegate in qualche ripostiglio
ACCESSORI
E’ disponibile una borsa trolley - cioè dotata di rotelline - in robusta tela per il trasporto (costa 100€)
Quando è piegata trova posto sul portapacchi dove si fissa con delle cinghiette in velcro opportunamente presenti
L’inserimento al suo interno della bipa è agevole per l’apertura generosa di cui è dotata
Sono poi applicabili i normali accessori da bici
Le borse a bisaccia non interferiscono con la pedalata e si montano facilmente sul portapacchi
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
La Awy è certificata secondo le norme europee
La garanzia è molto buona: sulla intera bipa è dei canonici 2 anni; il telaio è garantito per 7 anni e anche la batteria è garantita per 2 anni
Il prezzo di listino è 1398 € al momento della prova nella versione standard; l’esemplare in prova ha in più le ruote in lega (200€)
Rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
Molto confortevole sulle pavimentazioni urbane, è assai adatta come tender per chi usa i camper Ma è altrettanto adatta a chi la usa per recarsi al lavoro che, arrivato a destinazione, può piegarla e portarla in un luogo sicuro Per la inconsueta temporizzazione all’avvio, non è gratificante per chi ama una guida nervosa Ma la notevole progressione del motore in realtà compensa questa “pigrizia” (vedi “accelerazione) La possibilità di “pedalata simbolica” la rende utilizzabile anche nei giorni di solleone
L’impianto luci di tutto rispetto consente di utilizzarla pienamente anche col buio
Veloce nelle gite fuoriporta, ha anche una buona autonomia E se ci sono salite lascia indietro i ciclisti muscolari continuando a pedalare come in pianura E gli infaticabili freni a disco la rendono sicura anche in lunghe discese Favorisce l’allenamento perché spingendo di più si vede nettamente la velocità aumentare
Ottima per il trasporto in treno anche se il suo peso non è troppo contenuto
Un po’ meno adatta, per le dimensioni e il peso, nel trasporto su bus e metro
Si affrontano con sufficiente comodità gli sterrati leggeri, ma non le si può richiedere di più
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Pix ha fatto le ore piccole per deliziarci con questa ennesima bellissima recensione (inserita alle 00.57). Grazie Pix, come sempre!
Ma se uno gira con quelle belle borse laterali, al momento di salire sul mezzo pubblico non va in difficoltà?
- Merida Crossway 10 elettrificata by Alcedo con kit Bafang BPM - City Bike marca Windors elettrificata by Alcedo con kit Bafang BPM - mtb con motore Bafang bbs01
..sempre grazie pix per la dedizione e competenza dei tuoi test. Interessante la bipa in questione della concittadina bad bike, anche se la trovo un pò caruccia, per la verità. Saluti Bubu
PS per chi non lo a capito la 2° 3° 4° 5° foto lo sfondo è e lo dico ad' alta voce è l' Arena vi verona
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
Modificato da - Miura72 in data 16/06/2015 14:38:01
grazie pix del test! mi piace troppo la rampazza molto bella sta pieghevole, colore militare allestita con componenti 'esotici' come i cerchi in lega e faro che fa veramente luce! la stella la trovo un pò fuori luogo nella grafica ma tant'è gusti personali...
Mi è stato segnalato dalla Bad-Bike che la colorazione verde militare che avevo indicato con sovrapprezzo di 100€ in realtà costa come con qualsiasi altro colore
E' l'allestimento “Army”, che prevede la grafica adesiva mimetica, ad avere un sovrapprezzo di 100€
Ho perciò corretto le due frasi in cui indico erroneamente il sovrapprezzo
Scusate tutti
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"