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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
 Inserito il - 03/02/2007 : 17:45:57
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Proseguo, se non vi annoia, la mia critica dei critici (a proposito, ho rinominato la discussione precedente, spero non vi dia fastidio) con l'esame di un'altra obiezione contro la bici elettrica che arriva da parte di chi invece più dovrebbe esserle amico.
E' un'obiezione di tipo ideologico, di purismo ciclistico: "In bici si deve pedalare", come (ci) si sente dire spesso.
A questo approccio, modellato su una visione del mondo sportiva, appartiene una sorta di morale dello sforzo: la bicicletta come metafora del lavoro, dove ci si affatica ma si raccolgono i frutti di questa fatica, e tra fatica e frutti vige un rapporto di giustizia, un rapporto proporzionale tra sforzo e merito, finché lo sforzo stesso diventa merito... Una faccenda piuttosto assurda... Ma che sia così lo si vede chiaramente dall'espressione compiaciuta di chi afferma "Quanto a me, preferisco la buona vecchia fatica!"...
A quest'etica del sudore si ha facile gioco ad obiettare che, sulla base dei medesimi principi, bisognerebbe respingere anche le bici col cambio, non sussistendo sotto il profilo logico alcuna differenza tra un meccanismo che moltiplica artificialmente la potenza del ciclista e un meccanismo che assiste proporzionalmente questa stessa potenza: replica tanto più valida quanto più si fa riferimento a tipologie di bicicletta elettrica in cui la pedalata è propriamente assistita dal motore, ossia biciclette in cui è effettivamente sempre richiesta una certa quota di energia umana.
Ma si può anche fare a meno della finezza logica e tecnologica se si contesta in radice il principio della morale dello sforzo, come avviene da parte di chi sceglie la bici elettrica proprio per ridurre al minimo lo sforzo, perché qui l'esigenza è esattamente opposta a quella di splendere di sudore su una salita alpina: è l'esigenza di arrivare al lavoro o a un appuntamento freschi e asciutti; di andare a fare la spesa senza aggiungere seccatura a seccatura; di accompagnare il figlio a scuola senza doversi maledire; di usare la bici come vero mezzo mezzo di trasporto in luoghi e condizioni che renderebbero eroico e quindi irrealistico l'uso della bici classica...
Poi tutto sta alla sensibilità dell'utente: chi più ha a cuore l'esigenza di mantenere un carattere sportivo all'uso della bici elettrica sceglierà i più raffinati modelli che offrono un'assistenza proporzionale allo sforzo o ben regolabile, risparmiando in spese di palestra e favorendo buona salute e buon umore; chi più ha a cuore l'esigenza di non fare alcuna fatica si orienterà verso i modelli a pedalata simbolica...
Le possibilità sono molte e di fronte ad esse conservatorismo e purismo rischiano di apparire non soltanto, nei fatti, niente più che ideologici, ma perfino, alla lunga, di vista un po' corta.
[prossima puntata (se non mi dite di smetterla): 3 - estetica]
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l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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Fabio T
Utente Senior
Lombardia
1419 Messaggi |
Inserito il - 03/02/2007 : 21:23:16
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Concordo pienamente, se vogliamo potremmmo estremizzare ulteriormente il discorso dicendo: rifiutiamo la ruota in quanto mezzo meccanico che aiuta la forza muscolare, andiamo tutti a piedi, EVVIVA LA FATICA.
Questo tipo di purismo non serve a nulla, sono solo esercizi mentali (si può dire seg#e) ma che credo nessuno dei partecipanti a questo forum possa cogliere e condividere. |
Fabio T - Italic Chinese Biker (1700 Km Coolthings - 4000 Km Frisbee - 400 Km Specialbikes pieghevole - 3000 Km ElettroBugno - 700 Km Atale E-Green) |
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job
Amministratore
fondatore
Friuli-Venezia Giulia
7705 Messaggi |
Inserito il - 03/02/2007 : 22:22:51
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Mentre aspettiamo che mettano a punto il "coso" del filmato, mi azzardo a dichiarare la bicicletta elettrica il vero "cavallo d'acciaio", che sostituisce quello animale, in quanto da un lato si avvale di un aiuto esterno alla propria muscolatura, dall'altro "deve" aiutare il propulsore e chi è mai andato a cavallo sa che starci su non è proprio riposante. Nello stesso tempo non ne ha un centinaio (di cavalli) sotto il sedere come una motocicletta moderna paragonabile più a un'intera cavalleria... Sta sera mi sento proprio... Job Wayne (battutona )
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"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore)
"lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007
"piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008
"frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010
"jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010
"the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009
"the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011
"bumblebee" NCM Milano 24/07/2019
"steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
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pixbuster
Amministratore
fondatore
Veneto
12370 Messaggi |
Inserito il - 03/02/2007 : 22:34:34
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Che bello sentir fare questi discorsi ! Ricalcano perfettamente il mio pensiero !
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Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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elle
Utente Master
fondatore
17605 Messaggi |
Inserito il - 03/02/2007 : 23:36:00
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bella l'immagine del cavallo!
... non montiamoci la testa, però...
edit:
pix
| | Che bello sentir fare questi discorsi ! Ricalcano perfettamente il mio pensiero ! |
grazie - ma non credo che sia per caso che lo ricalcano: in fondo qui il mio discorso cerca soprattutto di sistemare delle cose che ci siamo detti fra noi ormai da un certo tempo... non è tutta farina del mio sacco! |
l.
giant lafree, 2006 - brompton M3L, 2007 - flyer T8, 2008 - xootr swift, 2009 - specialized tricross, 2012 - tag egolite, 2014 |
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contro la bici elettrica/2 - ideologia
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