Forum Indipendente Biciclette Elettriche, Pieghevoli e Utility

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 Sicurezza nelle escursioni di montagna in bici
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woop
Utente Medio



105 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 12:19:36  Mostra Profilo Invia a woop un Messaggio Privato
ciao
qualche settimana fa mi è capitato di contribuire al salvataggio di una persona che è rimasta gravemente ferita in bici in una zona disabitata di alta montagna. Adesso lo si può dire visto che so che le cose sono poi andate a buon fine.
Valico (confine svizzero) a quota 2200 mt. tra Valmustair e Valtellina; piccolo sentiero nei boschi peraltro non presente in tutte le cartine ma solo in quelle della comunità montana locale; postazione civilizzata (una malga) più vicina a circa 1:30 ore in bici e 3:00 ore a piedi. Nessuna copertura telefonica di operatori italiani

Percorrendo in salita un piccolo sentiero nella parte culminante del bosco, trovo un ragazzo steso per terra con la faccia piena di sangue, a circa 3 mt. un casco da bici aperto in due, ed a circa 6/7 m. una bici da Enduro. Non capisce l'Italiano, a stento dice qualcosa in inglese ma non si ricorda cosa è successo e da dove viene. Considerando il tipo di abbigliamento e la bici capisco che stava facendo downhill nei boschi con la sua enduro e che probabilmente deve essersi ribaltato per terra o contro un albero.
Capisco subito che la situazione è grave, lui inizia anche a tremare, il cellulare non prende e non ho con me nessuna cosa utile per una prima medicazione e per arginare il sangue se non una sua maglietta.
Lui farfuglia qualcosa di difficilmente comprensibile in inglese, intuisco che non è da solo, era con amici, ma gli amici dove sono ?
Decido che andare a cercare aiuto è troppo lontano, siamo a circa 1 ora e mezza dal punto più vicino abitato da qualcuno (una malga incontrata vicino alla partenza del mio giro)o dal sentiero jeeppabile.
Prendo la mia Haibike e al massimo della velocità girovago intorno a quella zona in salita alla ricerca degli amici del ragazzo. Dopo forse 5/10 minuti incontro questi amici. Loro hanno un cellulare che, probabilmente facendo qualche roming a noi utenti italiano non permesso,funziona !!!
Gli spiego in inglese che a circa 10 km in linea d'aria c'è un eliporto da cui si può chiedere un elicottero, vista l'impossibilità di spostare il ferito.
Chiamo il 118 ma inizia il cinema col fatto che risponde la polizia svizzera che non parla l'italiano (ma non è una delle loro 3 lingue ufficiali oltre al tedesco e frances ???), che mi passa i carabinieri, che mi passano finalmente il 118. Ci accordiamo sul far venire d'urgenza un elicottero. Mi chiedono dove possono atterrare, prendo la mia bella cartina e gli do le indicazioni/coordinate (in questa circostanza il GPS di uno dei ragazzi del gruppo non è servito assolutamente ad una mazza ) di una zona abbastanza aperta tra gli alberi che avevo visto salendo.
Questo è il momento del soccorso dell'elicottero e dei due paramedici del soccorso alpino



Da questa vicenda ho imparato queste cose importanti x quando si fanno escursioni in montagna:

- lasciare sempre scritto dove si va e a che orario massimo è previsto il rientro alla macchina/punto di partenza
- avere sempre con se un piccolo kit di prima medicazione
- avere sempre un cartina dettagliata del luogo (bisogna saperla anche leggere)
- avere un cellulare che prende (su questo ci si può far poco se noi italiani abbiamo degli operatori menefreghisti al confronti di quelli stranieri)
- conoscere decentemente una lingua straniera (x noi bikers meglio l'inlgese o il tedesco)

e.... saper dire NO o STOP a certe cose quando si è stanchi o si ha il solo dubbio di non farcela

Spesso pensiamo che le cose debbano capitare sempre agli altri, invece la vita ogni tanto ci coinvolge direttamente in cose che possono essere più grandi di noi. Meglio essere, per quanto prevedibile, un filo preparati.

Ciao a tutti


Vedere il mondo, raggiungere mete pericolose, guardare oltre i muri, avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi, questo è lo scopo della vita

Gianluca1960
Utente Attivo


Toscana


543 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 12:37:40  Mostra Profilo Invia a Gianluca1960 un Messaggio Privato
Tutto giusto, però non ho capito quando dici di aver fornito coordinate e che il gps non è servito....ho capito male?? Da che cosa hai estrapolato i dati??

Gianluca
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baldiniantonio
Utente Master


Lazio


5009 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 12:43:53  Mostra Profilo Invia a baldiniantonio un Messaggio Privato
può essere utile su wathsapp, se prende, inviare a parenti/amici dove ci si trova,il sistema lo consente...

utente dal 2007
BH Emotion IBS Xenion 650 Lite Bosch classic
Lombardo Amantea Bosch classic



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Mister D
Utente Attivo


Trentino - Alto Adige


514 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 12:45:45  Mostra Profilo Invia a Mister D un Messaggio Privato
Grazie Woop per questa testimonianza e complimenti per la lucidità dimostrata: spesso in queste situazioni si va nel panico e non si sa bene cosa fare.
La zona dell'incidente era isolata, ma questi fatti possono capitare anche dietro l'angolo.
In zone montuose basta allontanarsi qualche km. da città o paesi per trovare valloni non percorsi per interi giorni e spesso senza campo per il telefono.
Un mio collega ha passato un giorno e mezzo (compresa la notte) in febbraio a terra con il bacino rotto dopo una caduta dalla MTB in mezzo a un sentiero prima di essere soccorso (era da solo) rischiando l'assideramento.
Quindi è importantissimo avvisare familiari o amici dell'itinerario che si percorrerà cercando di rispettarlo senza deviare troppo.
Consiglierei anche, considerato il peso minimo, una copertina termica nella quale avvolgere l'infortunato mentre si va a cercare aiuto. Anche una bustina di zucchero, da sciogliere gradualmente in bocca, può aiutare chi è ferito (purchè sia cosciente), perchè spesso è fermo da molte ore ed è difficile e rischioso far assumere altri cibi solidi.
Da non dimenticare alcune parole di conforto e di rassicurazione per chi, ferito e confuso, vede il suo soccorritore allontanarsi: va raccomandato di stare tranquillo e che presto si sarà di ritorno.

Ciao da Marco!
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8grunf
Utente Attivo


Friuli-Venezia Giulia


724 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 12:48:02  Mostra Profilo Invia a 8grunf un Messaggio Privato
Tutto e bene quel che finisce bene. e aggiungo quello che dovrebbe essere scontato ma posso giurare che non sempre lo è:

- Abbigliamento adeguato: giacca a vento, pile leggero anche in piena estate e perchè no, un accendino che non pesa nulla e può essere utile..volendo essere pignoli ed un po' fissati anche un bel fischietto non guasta.

Bravo per aver condiviso questa cosa.

«Un giorno senza sorriso è un giorno perso».

Charlie Chaplin
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Angy
Utente Attivo



Veneto


829 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 12:53:47  Mostra Profilo Invia a Angy un Messaggio Privato
Tantissimi complimenti per il tuo capace intervento, penso che quel ragazzo ti dovrà essere riconoscente per tutta la vita.





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Adriano Gecchelin
Utente Senior



1260 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 13:26:08  Mostra Profilo Invia a Adriano Gecchelin un Messaggio Privato
La prima cosa è avere il senso del limite proprio e del mezzo.
La mia media oraria è di 10 km/ora. Domenica sono sceso da una pista da sci ma ho scelto la panoramica e, nel tratto ripido, mi sono fermato per girarmi e fare lo slalom. Lo so e lo dico che in discesa faccio schifo ma non me ne vergogno e, se vado con altri, li lascio aspettare.
Sono caduto 25 anni fa e mi è bastato.
Alcuni percorsi sono comunque da evitare e, per quanto riguarda me, anche alcune discipline.
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siro
Nuovo Utente


Lazio


16 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 13:33:54  Mostra Profilo Invia a siro un Messaggio Privato
Bravissimo woop, sei stato freddo ed hai fatto tutte le scelte giuste; nella vita faccio il chirurgo e mi fa molto piacere sapere che ci son persone responsabili e coscienziose così.
Ai consigli sulla sicurezza aggiungerei il fatto che maggiore è la difficoltà tecnica del percorso prescelto e la distanza da luoghi frequentati , più importante è andare in gruppo "ravvicinato" e non tentare di avventurarsi in solitudine, perchè un attimo di stanchezza si può pagare caro.
Siro
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Bicifacile
Utente Senior



Lombardia


1669 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 14:18:42  Mostra Profilo Invia a Bicifacile un Messaggio Privato
Complimenti woop!

Bicifacile
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woop
Utente Medio



105 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 17:20:41  Mostra Profilo Invia a woop un Messaggio Privato
Gianluca1960 ha scritto:

non ho capito quando dici di aver fornito coordinate e che il gps non è servito....


nel senso che le coordinate ci sono anche su molte cartine.
La cartina, insieme al ricordo di dove ero passato prima in salita, mi ha fatto individuare una zona non lontana libera da alberi dove potesse atterrare l'elicottero. Per il pilota era importante capire dove atterrare, non tanto dove era il ferito.
Personalmente era la prima volta che vedevo un elicottero in atterraggio in alta montagna. Quando è arrivato a circa 20 metri da terrà era molto instabile per il vento, nel giro di un secondo si muoveva trasveralmente di parecchi metri. Quindi serviva una radura in mezzo al bosco.
Questo non vuol dire che il GPS non serve, forse ho esagerato con la battuta, però a volte non da alcun valore aggiunto, come capitato a me


Vedere il mondo, raggiungere mete pericolose, guardare oltre i muri, avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi, questo è lo scopo della vita
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woop
Utente Medio



105 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 17:36:50  Mostra Profilo Invia a woop un Messaggio Privato
Adriano Gecchelin ha scritto:

La prima cosa è avere il senso del limite proprio e del mezzo.


forse è OT, ma se leggete qualche libro dei grandi alpinisti italiani Bonatti o Mesner, si evince spesso che anche loro a volte sapevano rinunciare, dire NO, smettere e tronare indietro.

Però, quanto è difficle farlo!!!


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sunset
Utente Normale


Veneto


51 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 19:16:07  Mostra Profilo Invia a sunset un Messaggio Privato
Complimenti woop per il sanguefreddo in questa situazione, nel mio zaino ho sempre in pronto soccorso , di quelli omologati per le moto , c'è un po' di roba, ma per il primo soccorso può servire, ho anche in fischietto , molto utile per farsi sentire in zone impervie ,il gps e telefono sempre a bordo . L'imprevisto è sempre dietro l'angolo ; Ricordo una volta che dovevo uscire con un amico , all'ultimo momento lui non è potuto venire , nella mattinata è stato colpito da infarto, fortunatamente vicino ad un ospedale .Mi chiedo sempre , se fosse successo in mezzo ad un bosco come era in programma , cosa avrei fatto? Sinceramente non lo so , ma me lo chiedo ogni volta che parto , ogni volta penso , sarei andato a chiedere soccorso lasciandolo solo , oppure sarei restato nel tentativo di cercare aiuto e confortare questa persona? Per fortuna è solo un pensiero che mi frulla sempre nella testa e nient'altro , fortunatamenta il mio amico ora sta bene e conduce una vita normale .
Come regola principale non uscire mai da soli.
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pilotaDD
Utente Master




6168 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 22:27:48  Mostra Profilo Invia a pilotaDD un Messaggio Privato
Adriano Gecchelin ha scritto:

La prima cosa è avere il senso del limite proprio e del mezzo.
La mia media oraria è di 10 km/ora. Domenica sono sceso da una pista da sci ma ho scelto la panoramica e, nel tratto ripido, mi sono fermato per girarmi e fare lo slalom. Lo so e lo dico che in discesa faccio schifo ma non me ne vergogno e, se vado con altri, li lascio aspettare.
Sono caduto 25 anni fa e mi è bastato.
...


bravo Adriano,io con le discese ripide ho il tuo stesso approccio!

BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo!
ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!)
una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata)
Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...)
MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...)
pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce
biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano
e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...)
e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)

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pilotaDD
Utente Master




6168 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 22:38:17  Mostra Profilo Invia a pilotaDD un Messaggio Privato
e bravo Woop anche da me. Bravi pure i piloti del 118...

Il fischietto ho cominciato a portarmelo appresso da poco grazie al suggerimento dell'amico Leonardix, e pure fiammiferi e un mini First Aid Kit. La cartina IGM di solito ce l'ho, quando vado solo la strada di massima cerco di dirla sempre alla moglie, l'inglese lo so...

che altro mi manca?

Il problema è quando dentro ad un bosco o tra i monti manca il segnale GSM...

Ci vorrebbe un telefono satellitare oppure un ELT come hanno gli aerei, ma costano troppo...

BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo!
ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!)
una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata)
Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...)
MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...)
pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce
biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano
e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...)
e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)

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pixbuster
Amministratore

fondatore



Veneto


12353 Messaggi

Inserito il - 17/09/2014 : 23:30:33  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato
Bravo Woop !!!!!
e grazie di averci raccontato questa vicenda che serve a tutti noi


Per Pilota:
i cellulari sono delle ottime ricetrasmittenti, se avessero un comando di emergenza che li fa andare in trasmissione con un segnale particolare, quelli del soccorso potrebbero molto facilmente mettersi in contatto ; un pò come le comunicazioni "near field communication" ma a maggior distanza e potrebbero anche localizzare il segnale
Diversi anni fa avevo anche scritto alla Nokia e alla Tim per suggerire quest'idea ma non ho mai avuto riscontri


Mi viene in mente un'altra cosa:
sui cellulari il numero di emergenza non è il 118 ma il 112
Woop hai provato con quello? magari quel numero va in roaming automatico con qualunque operatore



Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
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woop
Utente Medio



105 Messaggi

Inserito il - 18/09/2014 : 09:51:02  Mostra Profilo Invia a woop un Messaggio Privato
nel bene e nel male, molte volte esco in solitaria; ed ammetto che tra i pochi bikers che incontro nelle zone di alta montagna sono uno dei pochi ad esserlo.
E' una scelta pericolosa, me ne rendo conto benissimo. E per quello che dico anch'io che bisognerebbe evitarlo.
Ma dato che io sono uno che ogni tanto lo fa , propongo di farlo almeno con un pò di "testa", non alla spera in dio . Con precisa cognizione delle proprie capacità tecniche e fisiche (ad esempio è utile fare degli allenamenti mirati o frequentare quei "parchetti" per MTB che spesso ci sono nei luoghi di montagna dove sono replicate in modo artificiale tutte le condizioni complesse che si possono affrontare con una bici.... non è solo per ragazzini ma anche per adulti di qualsiasi età...ed aiuta tanto), del grado di allenamento raggiunto in quel preciso periodo (xchè ogni giorno è diverso da un'altro), dello stato di stanchezza muscolare ed articolare (acido lattico? muscoli contratti? dolore a qualche tendine o articolazione?); e non ultimo avendo controllato la propria bici prima della partenza (a questo fine è utile lavarla spesso con spugna e secchio, perchè così facendo ci si può accorgere di qualche vite molle, qualche crepa, etc,...)

Questo lo facevo anche prima di questa esperienza, adesso però ci aggiungo che so cosa portarmi dietro nello zaino per un pò di sicurezza in più



Vedere il mondo, raggiungere mete pericolose, guardare oltre i muri, avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi, questo è lo scopo della vita
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