Questa volta è stata la TC-Mobility di Bolzano ( www.frisbee.eu ) a mettermi a disposizione la
Dinghi LAIT
è l’entry–level della loro gamma , unico modello alimentato a 24V L’ho tenuta per quasi due mesi perché, dopo le prove con la batteria al Piombo, ho aspettato l’arrivo della batteria al Litio per nuove prove comparative; in totale ci ho percorso 520 km
IN BREVE
E’ l’entry level della gamma Dinghi Ha un motore da 180W, è alimentata a 24V ed è una monomarcia Molto adatta ad un uso cittadino, si comporta bene anche nelle gite “fuori porta” L’unico colore con cui viene fornita è il bianco (latte, come suggerisce il nome) Ha lo scavalco basso che la rende adatta ad ogni tipo di utente e consente il carico di oggetti sul portapacchi posteriore come anche il seggiolino per bimbi Buona la regolabilità per persone di diversa statura Conserva il robusto telaio e la qualità della componentistica delle sorelle maggiori nonostante il prezzo inferiore Il peso è di 31 kg con la batteria al piombo; scende a 26 kg con la batteria al litio (ma in questo caso il prezzo sale) Il sollevamento ed il trasporto in treno non sono favoriti da tale peso I 21 kg senza batteria e la lunghezza contenuta la rendono, invece, interessante per il trasporto in camper La regolazione del livello di assistenza avviene tramite manettino, per cui si può scegliere il livello preferito compreso fra i due limiti estremi di una marcia senza nessun apporto muscolare (pedalata simbolica) e la marcia soltanto a muscoli E’ dotata di un sensore di rotazione dei pedali molto pronto che fa avviare l’assistenza in 1/12 di giro di pedale rendendo assai confortevoli le ripartenze ai semafori ed in salita La velocità è limitata elettronicamente a 24 km/h L’autonomia, con assistenza al massimo, è risultata di 46 km con la batteria al Piombo ed è salita a 64 km con quella al Litio Essendo monomarcia e con motore depotenziato non è una bipa nata per le salite, ma supera agevolmente i cavalcavia e, con un po’ di aiuto muscolare, anche pendenze del 10% su cui si può agevolmente ripartire, data la prontezza nell’avvio dell’assistenza L’impianto di illuminazione - a dinamo e con lampadine ad incandescenza – è a norma ma poco efficiente
Segue la SCHEDA con tutte le caratteristiche
CICLISTICA
E’ completamente in acciaio La taglia è unica In sella risulta comoda e assorbe bene le asperità della strada Una certa elasticità del telaio (che non penalizza la guidabilità) contribuisce al confort di marcia La posizione in sella, per via delle particolari inclinazioni dei tubi del telaio, consente di trovare sia una regolazione “olandese” (a busto eretto) che più turistica (leggermente inclinati in avanti) Le regolazioni sono ampie L’altezza della sella va da 795 a 980 mm rispetto al terreno (con il cannotto standard) Il manubrio è regolabile fra 990 e 1060 mm da terra Persone alte e basse trovano con facilità la posizione giusta Ha lo scavalco basso che consente una facile salita alle persone non troppo atletiche Utile per tutti nel caso si abbia bagaglio o seggiolino per bimbi nella zona posteriore
La regolazione dell’altezza sella è di tipo (abbastanza) rapido e non richiede attrezzi
La sella è di materiale morbido e ad appoggio largo, adatta a bacini maschili e femminili, con uno scavo “antiprostatite” anche se non molto profondo E’ confortevole e assorbe bene le asperità del percorso
La regolazione dell’altezza del manubrio richiede una chiave “a brugola” Il manubrio è di forma turistica e largo 580 mm Ruotando il manubrio intorno al suo punto di fissaggio, si ottiene una certa regolazione della sua distanza dalla sella
La serie sterzo è la classica con dado e controdado di bloccaggio
Questo modello non è dotato di cambio Lo sviluppo del rapporto è di 5.54 m con un giro di pedale e a 25 km/h richiede una cadenza di 75 pedalate al minuto E’ un rapporto da pianura leggermente corto A 24 km/h (che è la velocità del cut-off tachimetrico) si pedala alla cadenza di 72 pedalate al minuto: ottima in pianura Nelle salite ci si deve invece affidare alla potenza del motore (che non manca)
La stabilità in marcia è buona, anche a velocità elevate (testata fino a 52 km/h senza alcun problema) Senza mani, la guida è facile e non si innescano oscillazioni (provata anche con 8kg sul portapacchi posteriore)
I pneumatici sono da 24” x 1.75” ; sono sufficientemente scorrevoli; mi sono sembrati molto sensibili alla pressione di gonfiaggio
Sono dotati della valvola Schrader (quella delle automobili) I cerchi sono in alluminio con indicatore di usura della zona freni Il fissaggio della ruota anteriore è a dadi (fra gli accessori opzionali c’è lo sgancio rapido)
Anche la ruota posteriore ha il fissaggio a dadi, ma è presente il cavo motore (vedi al paragrafo “motore”)
Il cavalletto è del tipo “monopiede”; tiene bene in equilibrio la bipa e consente la rotazione completa dei pedali quando è estratto ; ha un blocco di sicurezza che si rivela molto utile se si parcheggia in discesa
Di serie è dotata di un portapacchi posteriore con portata 15kg (certificato) che sostiene la luce posteriore
ed ha la predisposizione per il cesto anteriore (che è invece opzionale ed offerto in più modelli)
La componentistica è affidabile anche se di livello medio ed è la medesima dei modelli superiori La progettazione del telaio da parte dello stesso costruttore, porta alla presenza di alcune particolarità specifiche come ad esempio il freno anteriore dietro alla forcella, con l’antifurto ad arco sull’altro lato (vedi più avanti la foto del freno anteriore)
I pedali sono in resina, montati su sfere; il movimento centrale è a cartuccia
IMPIANTO FRENANTE
I freni sono entrambi V-brake (della Promax) L’anteriore è montato inusualmente sul lato posteriore della forcella
Il freno posteriore è nella posizione classica
La frenata è potente e sicura; non ho riscontrato rischi di ribaltamento, ma si arriva facilmente al bloccaggio della ruota posteriore nelle frenate “di panico”
Le leve freni sono a quattro dita, morbide da azionare e ben mudulabili Le leve sono in duralluminio e dotate di switch per il taglio dell’assistenza del motore
Lo spazio di frenata risulta di 2.90 metri da 25km/h (ottimo valore; secondo la EN 14764, deve essere inferiore a 7 m) Il freno anteriore è comandato dalla leva a destra
Ed ora la PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ collocata in un vano sopra al movimento centrale; vi si accede tramite un coperchio a viti Comoda in caso di smontaggio e ben protetta
La velocità su strada piana che si può ottenere è 24 km/h , dopodichè interviene il cut-off tachimetrico In piano, la velocità minima a cui si può viaggiare è circa 8 km/h
L’accensione avviene tramite la chiave posta sulla batteria La centralina è dotata di autospegnimento per inattività
BATTERIA
La Lait viene fornita con una batteria al Piombo da 24V 14Ah che può erogare circa 290 Wh reali (quelli teorici –cioè chiedendele una corrente molto bassa - sono 336) Il suo peso è di 9.8 kg : nonostante la comoda maniglia di trasporto, non è adatta ad essere sostenuta a mano se non per brevi distanze Può essere equipaggiata con una più capace e leggera batteria al Litio da 26V 15Ah (opzionale) che può erogare 390 Wh reali (con il Litio il valore teorico coincide con quello reale) Il peso di questa batteria è di 4.5 kg : assai più facilmente trasportabile La chimica non mi è stata dichiarata, ma ho constatato che la tensione si mantiene costante per tutto l’arco dell’utilizzo
Il passaggio da Piombo a Litio non richiede alcun intervento di regolazione o settaggio
La batteria è fissata al tubo obliquo del telaio tramite due attacchi alle estremità; quello inferiore ha i contatti elettrici
Il bloccaggio meccanico avviene tramite chiave posta lateralmente, che ha la funzione di antifurto e che accende la centralina A chiave “spenta”, non è presente tensione sui contatti: buona soluzione per evitare cortocircuiti accidentali maneggiando la batteria
Il bloccaggio meccanico avviene tramite chiave posta lateralmente, che ha la funzione di antifurto e che accende la centralina A chiave “spenta”, non è presente tensione sui contatti: buona soluzione per evitare cortocircuiti accidentali maneggiando la batteria
Eroga una corrente massima di 1.8A e ricarica una batteria completamente scarica in 7 ore esatte I cavi sono sufficientemente lunghi e la spina di rete è di tipo “italiano” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
Il connettore è diverso da quello utilizzato dalle altre Frisbee/Dinghi che sono a 36V (per evitare pericolosi pasticci con le tensioni) , ma non è molto comodo da inserire
Il caricabatterie per la Litio è dotato di ventola ed impiega anch’esso 7 ore esatte per ricaricare i 15Ah
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
Le spie sono raggruppate nella struttura del manettino che regola il livello di assistenza, sul lato destro del manubrio
Preciso che il manettino non consente l’avvio dell’assistenza se non è contemporaneamente presente la pedalata, per cui è incontestabilmente a norma E’ del tipo “split” per cui ruota solo la parte verso il centro dl manubrio (si aziona tenendolo fra pollice e indice) Il ritorno a molla è leggero e non affatica la mano nei lunghi percorsi extraurbani quando lo si tiene sempre nella stessa posizione
Le spie presenti sono 4: le prime tre indicano il livello di carica della batteria, la quarta indica che l’assistenza è attivata Si accende quando si pedala e quando, contemporaneamente, si tiene ruotato il manettino; si spegne anche tirando le leve dei freni e serve anche per una iniziale diagnostica in caso di guasto
La visibilità delle spie è buona sia di giorno che di notte
L’utilizzo del manettino non presenta alcuna difficoltà se si indossano guanti anche pesanti
MOTORE
E’ un hub posteriore, geared (con ingranaggi), brushless (senza spazzole), sensored (con sensori interni di posizione del rotore), da 180W a 24V La potenza di targa è perciò più bassa del massimo consentito dal codice della strada
La spinta è sempre morbida ma potente e non mette mai in imbarazzo nemmeno durante le manovre in poco spazio
Durante la marcia il motore è silenzioso
Sotto sforzo il motore resta silenzioso, ma c’è un regime di velocità in cui si manifesta una forte risonanza prodotta in realtà dalla centralina (vedi, più oltre, il filmato sulla salita al 10%)
Il cavo del motore non ha connettore se non nella centralina che è poco distante ma che è sicuramente poco pratico da raggiungere; però l’uscita del cavo dall’asse della ruota è in posizione molto favorevole per non … combinare guai durante lo smontaggio della ruota
Il cavo motore è quello grigio La fascetta deve essere tagliata e poi ripristinata: scomoda per interventi in viaggio
Il sistema PAS è dotato di due sensori distinti:
quello che controlla la rotazione dei pedali che è solidale al pacco pignoni
Ed il sensore tachimetrico che è sull’altro lato ed è solidale con la ruota
CABLAGGI
I cablaggi sono ben nascosti e protetti
Nella parte che va al manubrio i cavi sono ben raggruppati ed ordinati
Anche nella parte inferiore della Lait i cavi sono nascosti e ben protetti
Il canale in cui sono alloggiati i cavi è fissato con viti: ciò facilita molto eventuali interventi di sostituzione
I sensori PAS e velocità sono in posizione ben protetta ma facili da raggiungere
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina prende il consenso dalla rotazione dei pedali e, in funzione della posizione del manettino, eroga più o meno potenza al motore Con questo sistema è possibile regolare a piacimento lo sforzo esercitato sui pedali Si può perciò marciare con la “pedalata simbolica” (cioè mantenendo in rotazione i pedali ma senza esercitare sforzo) Oppure esercitare uno sforzo via via crescente a seconda della regolazione del manettino, fino a ridurre a zero l’assistenza e marciare solo muscolarmente In realtà la regolazione dell’assistenza non è continua ma è a molti piccoli gradini (come se si avesse un selettore con moltissime posizioni) Superati i 24 km/h, interviene il cut-off tachimetrico che taglia completamente l’assistenza (esattamente a 23.4 km/h)
La curva di erogazione della potenza del motore (come su tutta la gamma Frisbee/Dinghi) è tale per cui, aumentando lo sforzo sui pedali, si ottiene un visibile aumento della velocità; questa taratura favorisce molto la possibilità di dosare lo sforzo esercitato e la corrispondente entità dell’assistenza Ciò viene evidenziato dalla comparazione della velocità su strada e a ruota sollevata: più i valori differiscono, più è agevole la sinergia fra pedalata e assistenza Ho eseguito questa prova con la tachimetrica scollegata per non far intervenire il cut-off che avrebbe impedito di verificare le velocità a vuoto
Con la batteria al Piombo si ha una velocità massima a vuoto di 29.1 km/h contro quella su strada piana che è di circa 25 km/h Con la Litio la velocità massima a vuoto raggiunge i 31.9 km/h contro quella su strada piana di circa 27.5 km/h
Questo è il filmato in cui si può vedere l’avvio dell’assistenza, la sua regolazione e lo stop alla fermata dei pedali
AVVIO DELL’ASSISTENZA
La prima operazione è girare la chiave per accendere la centralina Per ottenere la partenza del motore è necessario ruotare almeno un poco il manettino ed iniziare a pedalare
Il posizionamento del sensore PAS sul pacco pignoni è brevetto TCM L’effetto è che il consenso all’avvio dell’assistenza avviene sempre dopo lo stesso angolo di rotazione della ruota; perciò è indipendente dal rapporto corona/pignone e, poiché si fanno meno giri con i pedali di quelli che fa la ruota, si ha una prontezza elevata nell’avvio del motore In più è stata adottata una “ruota fonica” (cioè il disco con i magneti) con un elevato numero di magneti, che accorciano ancora questo intervallo Il risultato finale è che l’assistenza si avvia molto rapidamente: dopo 1/12 di giro di pedale (30 gradi) che corrisponde a 46 cm di strada percorsa; questa distanza è inferiore a quella che si compie spingendosi con la gamba a terra quando si parte
Ecco il video della partenza su strada
Interrompendo la pedalata, l’assistenza si annulla dopo meno di un secondo (tempo abbastanza corto)
Data la prontezza con cui si avvia l’assistenza, sconsiglio di tenere frenato il manettino spingendoci contro la parte fissa della manopola per contrastare la molla di autoritorno (come faccio di solito io) perché se si ruotano accidentalmente i pedali in manovra, l’assistenza potrebbe avviarsi
ACCELERAZIONE
La consueta prova di accelerazione su un tratto di 50 metri partendo da fermo e senza aiutare con i pedali ha dato un risultato medio di 11.3” con la batteria al Piombo (velocità di uscita 21.7km/h) e di 10.7” con la Litio (velocità di uscita 23.7” – praticamente il valore del cut-off tachimetrico) Sono valori buoni (e per di più ottenuti con motore da 180W e 24V)
NEL TRAFFICO
La Lait è facile da condurre nel traffico La lunghezza contenuta e il favorevole equilibrio dei pesi consentono una buona manovrabilità Il manettino consente una rapidissima regolazione del livello di assistenza fra il massimo e lo zero: anche questo consente di destreggiarsi agevolmente nel traffico Completa il quadro la rapidità di avvio del motore alle ripartenze Il motore, pur non essendo un fulmine di guerra nelle accelerazioni, fa raggiungere rapidamente la velocità di crociera La mancanza del cambio non penalizza più di tanto le prestazioni (ma fa salire il consumo di corrente rispetto ai modelli con cambio)
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
Chi compra la Lait non ha intenzione di superare forti salite (in questo caso si rivolgerebbe ai modelli superiori che hanno il cambio e sono a 36V e 250W) Ma la facilità nell’avvio e la buona coppia del motore consentono di superare pendenze “normali” senza sforzi
Qui c’è il filmato del cavalcavia al 4% Si supera a circa 19 km/h senza applicare sforzo ai pedali Il ritmo di pedalata è intorno alle 60 ped/min perciò si può (volendo) contribuire bene con i muscoli, risparmiando wattora e incrementando la velocità Con la batteria al Litio, si guadagnano un paio di km/h La ripartenza non presenta alcuna difficoltà: la sola spinta della gamba e sufficiente a far accendere l’assistenza, senza bisogno di spingere sui pedali per il tratto iniziale
Sul 10% la velocità scende a 7 km/h e la cadenza di pedalata diventa 25ped/min che è un ritmo troppo basso per contribuire efficacemente con i muscoli: lo sforzo più grande deve farlo il motore Ma siamo vicini al limite ed è comunque necessario aiutare con i muscoli (diciamo come su una salita leggera con una muscolare) altrimenti la bipa non ce la fa Con la Litio si ha un aumento di velocità e una piccola diminuzione dello sforzo necessario
Il 13% è fuori portata
La ripartenza sul 10% non richiede particolare impegno: basta darsi una spinta e l’assistenza parte subito al massimo della potenza
Ho provato anche la ripartenza sul 12% Il motore si avvia subito e questo rende agevole l’operazione Anzi, se si usa il trucco di tenersi in avanti sulla sella e, all’avvio, muovere la bipa facendosela sfilare sotto senza sedersi, la cosa diventa ancora più facile (è perché ho usato questo “trucco” che, nel filmato, mi avvio in modo un po’ strano) Per continuare a salire la rampa occorre esercitare uno sforzo deciso Non ci sono particolari differenze fra piombo e litio
In conclusione, il 4% si sale senza sforzo, il 10-12% di sforzo ne richiede ma la ripartenza risulta ancora agevole Oltre a questi valori …. è meglio passare ai modelli superiori
VELOCITA’ e AUTONOMIA
La velocità è “limitata elettronicamente” (come dicono i costruttori di automobili) a 24 km/h Ma il motore sarebbe in grado di raggiungere valori più elevati (vedi dopo, ma lo dico sottovoce)
La prima prova di autonomia l’ho effettuata con la batteria al Piombo da 14 Ah, con l’assistenza al massimo ed esercitando una leggera spinta sui pedali (la mia solita durante le prove) Ho ottenuto un valore di 46 km La velocità iniziale è stata dei tipici 24km/h (con interventi del cut-off tachimetrico, ma non molto frequenti); a fine carica la velocità è calata di 3 km/h
Ho eseguito una ulteriore prova con la Litio da 15 Ah, con le stesse modalità e sul medesimo itinerario (è sempre lo stesso per tutti i pix-test) Questa volta l’autonomia ha raggiunto i 64 km, dimostrando come le batterie al Piombo riescono ad erogare meno della loro capacità nominale (ho stimato circa 11 Ah contro 14 nominali) La velocità iniziale è risultata 24km/h con molto frequenti interventi del cut-off tachimetrico Tale velocità è diminuita molto poco su tutto l’arco della prova; al termine era di 22km/h Con questa chimica, la Lait è risultata più briosa e scattante
L’energia consumata è risultata di 6.1 Wh/km : valore senz’altro buono dato il leggero apporto muscolare
Ho poi eseguito una ulteriore prova con il sensore tachimetrico scollegato (ma lo dico sottovoce perché eccede le caratteristiche progettuali di questa bipa e, oltre a far decadere la garanzia, potrebbe pregiudicare la durata della batteria che viene un po’ pesantemente sollecitata ) Inserisco questa prova solo per evidenziare le potenzialità della Lait
L’autonomia, con la Litio, è risultata di 53 km viaggiando sempre al massimo dell’assistenza e senza esercitare spinta sui pedali (pedalata “simbolica”) se non nelle ripartenze Ma la cosa più interessante è la velocità che è balzata a 27-28 km/h e si è mantenuta sopra ai 24 km/h fino ad un paio di chilometri dalla scarica completa: sembrava un’altra bipa !
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia è molto facile per la presenza del manettino che consente una precisa regolazione della velocità Modulando la spinta sui pedali, si ottiene una regolazione ancora più fine
MARCIA SU FONDI STERRATI
Il baricentro basso, la sensibile regolazione dell’assistenza e la spinta morbida consentono di viaggiare agevolmente sugli sterrati leggeri Le ciclabili battute sono perciò facilmente percorribili
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
Adatta ad essere trasportata in camper per la lunghezza non eccessiva (170 cm) e per il peso accettabile senza batteria (21.3kg) Sollevare la Lait è comodo ma, se viene lasciata a bordo la batteria, richiede forza (le cose migliorano con la litio)
In auto si trasporta come una normale muscolare, ma come detto, più corta Questo fatto ne agevola il trasporto sui portabici posteriori anche di auto non eccessivamente larghe L’eventuale smontaggio della ruota anteriore, per il trasporto all’interno, richiede una chiave esagonale, ma viene offerto come optional il sistema di sgancio rapido (non è di serie perché è una facilitazione in più ad eventuali ladri)
Il trasporto in treno è abbastanza agevole se si toglie la batteria; salire sulle carrozze è una manovra facile e rapida Ma diventa oneroso se gli ascensori non ci sono o se non funzionano (come purtroppo accade) perché in questo caso bisogna tenere montata la batteria per evitare …. che prenda il volo …. mentre percorriamo la scala
Anche l’appenderla ai ganci dello scompartimento bici non è difficile e non si danneggiano parti delicate
Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta con un buon margine
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
Il motore è dotato di ruota libera e risulta ben scorrevole ad assistenza staccata La ruota anteriore scorre come in una normale muscolare
(((questi filmati sono piuttosto lunghi, ma li lascio integrali perchè possono servire per fare delle misure)))
La presenza di un solo rapporto non consente di adattare bene la pedalata alla velocità Ma, in piano, si viaggia praticamente come con una muscolare; in salita senza motore, invece, il peso e il rapporto da pianura penalizzano fortemente le prestazioni In piano si viaggia a 18-20 km/h con sforzo paragonabile a quello di una muscolare, ma il peso si sente ad ogni accelerazione
Togliendo la batteria, la Lait diventa una normale bici da città monorapporto ma un po’ sovrappeso
L’estetica diventa assai simile a quella di una bici muscolare
L’esclusione dell’assistenza si può ottenere mettendo a zero il manettino (in questo caso il consumo elettrico diventa irrisorio) oppure, più drasticamente, girando la chiave di accensione che è comoda da raggiungere anche stando in sella
IMPIANTO LUCI
E’ fornito di serie ed è realizzato con dinamo tangenziale e lampadine ad incandescenza
L’impianto è a norma, ma nell’uso pratico notturno è insufficiente
ANTIFURTO
Oltre al classico blocco a chiave anti-estrazione della batteria, è presente un lucchetto ad arco anteriore
Tale disposizione è utile per evitare il furto della ruota anteriore, ed è pensata per le brevi soste o per affiancarsi ad un buon lucchetto ad U o ad una robusta catena (non forniti) con cui ancorare telaio e ruota posteriore (che non è rapidamente smontabile) a qualche oggetto fissato al terreno
ACCESSORI
La TCM ha un nutrito catalogo di accessori già predisposti per il montaggio su questo modello Dalla forcella ammortizzata anteriore, al seggiolino per bimbi posteriore, a vari tipi di cesto anteriore, alle borse posteriori di varia dimensione … fino ad impermeabili a poncho e borse portabatteria
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
L’intera bipa è certificata, dal TÜV tedesco, a norme CE EN 14764 (bici turismo) e 15194 (Epac)
La garanzia è di 2 anni; sulla batteria è di 2 anni con una formula “a scalare”
Il prezzo di listino è di circa 650 € con la batteria al Piombo da 14 Ah e di 995 € con la batteria al Litio da 15Ah Rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per il valore aggiornato
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
E’ una entry-level, ma conserva la robustezza e l’affidabilità dei modelli superiori E’ molto adatta agli spostamenti cittadini anche con la spesa o con il seggiolino per bimbi Se si abita in zone pianeggianti è sicuramente adatta anche alle gite domenicali (magari col bimbo a bordo) per via di una autonomia dignitosissima e di una buona velocità di crociera Non ha comandi complicati ed il suo scavalco basso la rende adatta a salirci anche con il portapacchi ingombro Le regolazioni sono ampie e consente di essere usata con facilità da più membri della famiglia La gamma di accessori predisposti (borse, cesti, seggiolini …) è vasta, perciò chi ha bisogno di personalizzazioni trova facilmente ciò che gli serve senza dover fare adattamenti Per chi non ha particolari necessità ma vuole spostarsi agevolmente e senza sudare, può essere una scelta azzeccata ed economica Adatta al trasporto in camper
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman. Road Bike 28" Olmo "recycled". Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione). City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100. Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX. MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo. Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone. Folding Bike Brompton A Line LiFePO4 (dal 03/10/2007). Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
L'impressione è che sia una bici semplice ed affidabile, con un buon telaio adatto anche al Veltop invernale e potenza adeguata per percorsi cittadini pianeggianti. Un ottimo inizio per chi si approccia al mondo delle bipa. Poi magari cambiando i pignoni o la corona anteriore si potrebbe adeguare la pedalata alle proprie esigenze no?
ma... sai che a me non convincono le monomarcia a motore... con un motore meno potente di quello che potrebbe perché a 24V e con il peso del piombo poi non capisco bene a chi serve... compete tra le economiche ma costa più della decathlon al litio e col cambio (e non direi che offra un servizio di assistenza più affidabile)... insomma, non la capisco --- poi però trovo che la linea sia riuscita meglio di altre, raffinata la soluzione del freno dietro la forcella, buono il sensore di attivazione rapido, positive alcune scelte costruttiva ma... mi sembra fuori partita e una scelta al ribasso... però forse semplicemente ignoro delle fette di mercato che esistono, lo capiremo da come andrà
monomarcia una bici non ha senso, a meno di montare un motore molto potente e non pedalare , non si puo' si frullerebbe, ma poi diventa un motorino sotto mentite spoglie (sacrosanto, con la legge di m.... che abbiamo, ma non e' quello che cerco, voglio pedalare)
Posso capire se uno motorizza una monomarcia con pezzi di fortuna giusto per averla elettrica, ma comprarla nuova ....
Grazie Venticella; ho modificato il tuo intervento perchè usando il "rispondi quotando" veniva ricopiato tutto il lunghissimo testo
@ Elle e Jumper : con la Lait a 24km/h si pedala a 72 ped/min che non è una cadenza eccessiva; sui miei percorsi pianeggianti l'ho usata senza alcun problema aiutando con la pedalata (se ricordate, anche la mia bipa "da treno" è senza cambio e la uso molto spesso per le commissioni in città) Altro discorso sono le salite sopra al 5%, dove si và solo di motore (finchè ce la fa) Il discorso del prezzo rispetto alla Decathlon mi trova daccordo, ma secondo me va considerata una robustezza molto maggiore e la possibilità di portare carichi; penso che per andare a fare la spesa o per portare i bimbi a scuola, sia più adatta (ma queste sono mie valutazioni personali che non c'entrano col test)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Ma secondo voi su questa Lait è fisicamente possibile mettere un deragliatore?
A me sfugge una cosa del mondo Dinghi/Frisbee: per quale ragione puntano così tanto sulla ruota da 24"? E' per dare una tipicità dal punto di vista commerciale o perchè vogliono tenere le bici corte sfruttando anche la posizione della batteria, che allunga invece la bici laddove è posizionata in zona movimento centrale? DI solito, nel cittadino si parla di ruota 28"... E poi, perchè avere solo su un modello dedicato alle attività commerciali la possibilità di avere il motore anteriore e, soprattutto, il cambio interno, seppure sia un moderato 3 rapporti? Grazie!
Il deragliatore temo non ci stia perchè la larghezza del carro posteriore non è sufficiente nemmeno per un tre rapporti
Le ruote da 24" consentono un rendimento maggiore del gruppo motore perchè si ha un minore rapporto di riduzione fra il numero di giri del motore e quello della ruota (e minori coppie da applicare alla ruota) In pratica questo si traduce in una capacità leggermente migliore di scalare e in una leggermente maggior autonomia in pianura Ma nel loro catalogo ci sono modelli con la ruota da 26"
Il motore posteriore è stato scelto per equilibrare il peso della batteria che è più spostata verso l'anteriore
In arrivo c'è la Miki con ruota da 26", motore anteriore, cambio interno e batteria dietro al cannotto sella
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"