Protagonista del test è questa volta il modello più venduto della World Dimension che ha sede a Torriana (Rimini) [ www.worldimension.it ]
Mi è stato gentilmente messo a disposizione dalla stessa Ditta costruttrice e l’ho usato per circa 300 km Il modello si chiama
CRYSTAL
IN BREVE
Il telaio è in alluminio ed è robusto La posizione in sella è di tipo a busto eretto ed è confortevole: l’ammortizzatore anteriore, i pneumatici e l’imbottitura della sella formano una efficiente squadra Il cambio è uno Shimano Acera a deragliatore a sette rapporti : ottimi nella pedalata muscolare, non abbastanza lunghi nella pedalata assistita; le cambiate sono precise ma il comando è un po’ duro in scalata Buono il cavalletto centrale e robusto il portapacchi I freni sono V-brake e sono potenti e ben modulabili; non si “stancano” nelle discese lunghe; provocano facilmente il bloccaggio della ruota posteriore ma non si innescano mai ribaltamenti Il peso è di 28.5 kg compresa la batteria (che pesa 4.4kg) La batteria è una Litio Ioni della Phylion da 36V e 10 Ah; la sua estrazione non è fra le più comode L’assistenza si regola su tre livelli tramite pulsante sul cruscottino a manubrio che indica anche lo stato di carica (a led) Il motore è un Bafang da 250W a mozzo, montato posteriormente, brushless, geared I cablaggi sono ben fatti e protetti; non molto bello il cavo della batteria che rimane esterno Il sistema di controlle dell’assistenza è a sensore di pedalata (montato sull’asse pedali) L’avvio dell’assistenza non è rapidissimo ma poi il motore spinge con vigore: 11.7” per percorrere i primi 50 metri con una velocità di uscita di 25 km/h Nel traffico è potente e agile; il confort è buono anche sui dissestati fondi cittadini In salita si viaggia senza applicare sforzo anche sul 4% Lo sforzo risulta ottimamente contenuto fino al 17% Le ripartenze sono agevoli fino a poco oltre il 13% Sale sulla rampa al 27% ma non vi riparte Nel complesso un buon comportamento sui tratti in pendenza La velocità massima è di 27 km/h e, viaggiando al massimo livello di assistenza e senza aiuto sui pedali, ho raggiunto i 55 km di autonomia con le prestazione che si mantengono fino a pochissimi chilometri dall’esaurimento della carica Viaggiando con il mio solito sforzo di 70W e mantenendo il livello di assistenza sul valore intermedio, ho ottenuto una autonomia di 72km viaggiando sempre intorno ai 22 km/h Nessun problema se si incontra uno sterrato Il trasporto in auto richiede di verificare peso e lunghezza Il trasporto in treno non è troppo agevole per il peso e per gli ingombri E’ ben pedalabile ad assistenza disinserita (salvo anche qui per il peso) Le luci sono alimentate da una dinamo a mozzo che produce poco attrito e che illumina già a basse velocità Il fanale anteriore è a norma … ma niente più; il fanale posteriore è a led con persistenza ed è molto ben visibile
Qui c’è la consueta SCHEDA con tutte le caratteristiche
CICLISTICA
Il telaio è di tipo aperto, completamente in alluminio, di buona solidità
La forcella anteriore è ammortizzata (Zoom) Ha una buona escursione Flette un po’ durante le frenate ma la guida rimane precisa e l’azione di assorbimento delle aspertà stradali è buona
La sella è di tipo “unisex” imbottita e con molle ad elastomeri, confortevole anche su fondi sconnessi
La regolazione dell’altezza è di tipo rapido
Aggiungendo l’azione dei pneumatici cicciottelli, la comodità in marcia risulta ottima anche su fondi dissestati
La posizione in sella è a busto piuttosto verticale
Il manubrio ha una inclinazione delle manopole di tipo turistico: molto comoda ma non sportiva
Le manopole hanno l’appoggio largo e sono molto comode quando si resta in sella a lungo
La pipa è regolabile
Una molla tiene dritto lo sterzo quando si parcheggia e diminuisce le oscillazioni quando si carica il cesto anteriore
Il cambio è un preciso Shimano Acera a 7 rapporti del tipo a deragliatore
Una robusta protezione evita di farlo picchiare contro i cordoli quando si parcheggia
Gli innesti sono precisi in entrambe le direzioni
Il comando del cambio è – sempre Shimano - del tipo a levetta e pulsante: si scalano anche due rapporti insieme ma è un po’ duro da azionare in scalata L’indicazione della marcia inserita è ben visibile ma solo di giorno
92,33 KB
Il range dei rapporti è buono anche se non troppo esteso: privilegia la gradualità a scapito dell’estensione A 25 km/h la cadenza di pedalata è di 69 ped/min: forse un po’ veloce e si desidererebbe un rapporto più lungo, vista anche l’elevata velocità raggiungibile
Lo smontaggio della ruota anteriore richiede l’uso di una chiave da 14 ….
….. e il distacco del connettorino della dinamo a mozzo
La ruota posteriore rihiede l’uso di una chiave da 18 e il distacco del connettore motore (vedi più avanti)
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a oltre 55km/h senza alcun problema) La marcia senza mani è del tutto stabile anche con carico nel cesto anteriore, ma la molla dello sterzo la rende difficoltosa per il forte autoritorno
I pneumatici (da 26” x 1.75” ) ammortizzano bene le piccole asperità ed hanno una buona tenuta
la valvola è una Schrader (tipo automobilistico)
Il cavalletto è un ottimo modello a due zampe montato vicino al movimento centrale; consente la rotazione completa dei pedali (comodo nelle operazioni di piccola manutenzione) e soprattutto conferisce un’ottima stabilità alla bipa durante le operazioni di carico e scarico (impagabile quando si usa il seggiolino per bimbi)
La Crystal viene fornita con un robusto portapacchi posteriore in alluminio, certificato per 25 kg di portata
E’ dotato di molla “portagiornali”
Sull’esemplare in prova era montato il cesto anteriore che però è un optional (richiede il frame di fissaggio alla ruota anteriore): molto comodo e capiente
La componentistica è di discreto livello e la cura nell’assemblaggio è ottima; l’aspetto è curato anche nei dettagli
IMPIANTO FRENANTE
I freni sono V-brake Shiamano all’anteriore e al posteriore
Questo è l’anteriore
E questo è il posteriore
Le leve sono robuste e morbide da azionare; entrambe sono dotate degli switch di cut-off del motore Il freno anteriore è comandato dalla leva destra
La frenata è potente, sicura e ben modulabile; non si innescano ribaltamenti ma ci sono bloccaggi della ruota posteriore
Da 25 km/h ci si arresta in 2.9m (valore ottimo) Ricordo che per la normativa EN 14764, deve essere inferiore a 7 m
Qui un filmato
frenata
Si sente lo strisciamento del pneumatico posteriore ma non ci sono accenni di sollevamento della ruota
Nelle lunghe discese non si manifestano perdite di efficacia e la frenata è potente anche da velocità elevate
Ed ora la PARTE ELETTRICA
CENTRALINA
E’ alloggiata nella parte fissa sotto alla batteria: ben integrata, facile da raggiungere e ben protetta da urti e cadute della bipa
Dopo un certo periodo di inattività, la centralina si disconnette automaticamente
BATTERIA
La Crystal viene fornita con una batteria al litio da 36V 10Ah 360Wh litio ioni marca Phylion E’ alloggiata nello spazio ricavato dietro al cannotto sella, soluzione che determina un allungamento dcomplessivo della bipa, ma che risulta ben equilibrata nella disposizione dei pesi
L’estrazione avviene sfilandola verso l’alto; per fare ciò bisogna prima ribaltare la sella e poi staccare il connettore che la unisce all’impianto elettrico della bipa (e ovviamente bisogna sbloccare con la chiave il fermo meccanico)
Qui si vede il meccanismo di ribaltamento rapido della sella
La manovra complessiva di estrazione della batteria non è molto comoda ed anche il reinserimento richiede una certa attenzione per centrare la guida su cui deve scorrere
Ecco come si presenta la batteria quando estratta
Si trasporta molto facilmente per la presenza di una maniglia ripiegabile
Il suo peso è di 4.4 kg : non è un valore bassissimo ma siamo in presenza di una litio-ioni che ha il vantaggio di una tensione molto costante lungo tutto l’arco della scarica
La chiave di bloccaggio ha anche funzione di interruttore, cosi i contatti rimangono senza tensione durante il trasporto
Nella foto seguente sono visibili la chiave, il connettore per la ricarica e il fusibile
Nella parte superiore è presente un indicatore di carica a 3 led attivabile tramite pulsante anche a batteria estratta
La ricarica può essere eseguita a batteria montata o estratta
Il caricabatteria è di tipo usuale, senza ventola
Pesa 580 grammi compresi i cavi; eroga una corrente massima di 2.0A e ricarica una batteria completamente scarica in 5 ore e 45 minuti La sua dimensione è piuttosto contenuta e ben si presta ad essere portato con se I cavi sono di lunghezza normale e la spina di rete è di tipo “italiano” E’ dotato di una spia che si accende di color rosso durante la carica e diventa verde a carica ultimata
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
La Crystal è dotata di un cruscottino a led posto a sinistra del manubrio ben leggibile anche in pieno sole
Vi trova posto il pulsante a membrana On/Off che accende la centralina ed illumina i led del cruscotto Prima di azionare questo comando bisogna ricordarsi di accendere la batteria con la chiave
Un altro pulsante, sempre a membrana, commuta il livello di assistenza fra i tre disponibili con sequenza 1-2-3-2-1 Non è disponibile il livello “zero” cioè assistenza disinserita; questo si ottiene solo spegnendo la centralina col pulsante on/off Il livello di assistenza impostato è segnalato dall’accensione del corrispondente led rosso
Una serie di quattro led rossi segnala lo stato di carica della batteria
La visibiltà delle segnalazioni è ottima anche di notte e c’è una debole retroilluminazione dei pulsanti
L’azionamento dei pulsanti è suffcientemente facile, ma diventa un po’ difficoltoso quando si indossano i guanti per lo scarso rilievo e la corsa limitatissima I comandi si raggiungono facilmente senza staccare la mano dal manubrio
L’indicazione della carica della batteria è di tipo voltmetrico e fornisce indicazioni sufficientemente corrette sulla carica restante
MOTORE
E’ un hub posteriore, geared, da 250W, a 36V, brushless, probabilmente sensored ed è un ben collaudato Bafang
La spinta è sempre buona e le partenze sono rapide
Durante la marcia il motore è silenzioso; sotto sforzo la rumorosità aumenta ma non diventa mai invasiva
rumore in marcia
E’ dotato di un connettore per poter agevolmente smontare la ruota
CABLAGGI
I cablaggi sono ben nascosti e protetti; viaggiano per quanto possibile all’interno del telaio
Nella parte che va al manubrio, i cavi sono ben ordinati
Quello che non mi piace molto è il cavo di collegamento della batteria all’impianto della bipa: è molto visibile e rimane “a penzoloni” se si viaggia a batteria estratta
Il cavo motore –come di consueto- rimane esposto, ma è una necessità per poter scollegare l’utile connettore stagno che consente un agevole smontaggio della ruota posteriore
Il dischetto del PAS è montato sull’asse pedali dal lato corona, in posizione protetta ma facile da raggiungere per eventuali manutenzioni
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La centralina eroga potenza al motore in funzione della rotazione dei pedali e del livello di assistenza selezionato (fra i 3 disponibili)
I tre livelli impostabili modulano decisamente la velocità di marcia Col primo livello si ottiene una velocità di marcia su strada piana di circa 16 km/h ed il motore assiste, diminuendo via via la sua spinta, fino a 21.1 km/h (velocità che si ottiene a ruota sollevata) Con il secondo livello si marcia su strada piana a 22-23 km/h ed il motore assiste fino a 25.5 km/h Con il terzo livello si marcia su strada piana a 26-27 km/h ed il motore assiste fino a 30.2 km/h
La significativa differenza fra il valore su strada e quello a vuoto indica che è possibile modulare agevolmente lo sforzo esercitato con i pedali fra la “pedalata simbolica” (cioè facendo semplicemente girare a vuoto i pedali) e il “tutto muscoli”
La velocità minima, in salita, è circa 8 km/h ma su strada piana non si iresce a viaggiare, con l’assistenza attiva, a meno di 15 km/h
L’assistenza fornita dal motore è anche funzione della velocità della pedalata Ovvero, da una cadenza di 12 pedalate al minuto fino a 40 (pari a 15 km/h in settima marcia) , si ha una modulazione della potenza erogata dal motore Questo consente una certa modulazione della velocità di marcia nelle andature lente
Ecco il filmato dell’avvio, modulazione e stop dell’assistenza a ruota sollevata
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore è necessario semplicemente accendere la batteria, accendere la centralina e iniziare a pedalare
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 0.55 giri di pedale pari a 1.68m in prima marcia: è un ritardo piuttosto lungo che è stato preferito dal Costruttore per evitare partenze indesiderate che potrebbero essere pericolose
avvio assistenza su strada
Questo ritardo, come vedremo più avanti, penalizza la facilità di ripartenza in salita
Non è presente un controllo tachimetrico Semplicemente la spinta del motore si affievolisce salendo di velocità
Interrompendo la pedalata, il motore si arresta dopo circa mezzo secondo (valore buono) Agendo su una qualsiasi delle leve dei freni, l’assistenza si interrompe immediatamente
ACCELERAZIONE
Ecco il grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Il tempo per percorrere 50m da fermo è risultato di 11.7” e la velocità di uscita è 25 km/h Si sconta il ritardo nell’avvio dell’assistenza che non consente partenze brucianti, ma poi l’allungo è ottimo (come testimoniato dalla buon velocità di uscita nonostante la fase di avvio lenta)
NEL TRAFFICO
La spinta del motore è potente e, nel traffico, mi sono spesso trovato ad usare livelli bassi di assistenza per non raggiungere troppo rapidamente velocità elevate Il ritardo nell’avvio dell’assistenza e la modulabilità dell’erogazione consentono manovre anche in spazi ristretti senza imbarazzo La modulazione della velocità, ottenuta con i tre livelli e la proporzionalità alla cadenza di pedalata, consentono di trovare facilmente la velocità adatta alle condizioni di traffico Le partenze richiedono una spinta muscolare iniziale ma poi assai rapidamente interviene il sostegno del motore Per avere un buon spunto di partenza, è meglio ricordarsi di scalare un paio di marce quando ci si ferma ai semafori
La manovrabilità è buona ed il confort di marcia è elevato anche sui dissestati fondi stradali cittadini
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
I risultati ottenuti con la misura dinamometrica dello sforzo esercitato sui pedali sono raggruppati in questa tabella
La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo, ma per avere un buono spunto è meglio spingere un po’ fino a che non si avvia il motore
Il cavalcavia al 4% viene superato a 20.5 km/h senza esercitare alcuno sforzo sui pedali
cavalcavia 4%
La ripartenza richiede uno sforzo leggero se si usa il rapporto più corto (20kg) ma diventa più impegnativa se non ci si ricorda di scalare marcia prima della fermata
La salita del filmato seguente comprende un tratto al 10% che si supera a circa 11.5km/h , in 1.a marcia e con una potenza sui pedali di 63 W; è un valore di sforzo molto basso equivalente ad una spinta sui pedali di poco più del solo peso della gamba (14kg)
La ripartenza richiede uno sforzo di 31 kg che è realizzabile senza allenamento
Il tratto finale è al 13.5%; si sale in 1.a a 9 km/h e con uno sforzo praticamente uguale a quello del 10% La ripartenza inizia invece a diventare impegnativa con i 42 kg richiesti
salita 10 e 13.5%
Il superamento della salita al 17% richiede uno sforzo contenuto (24 kg e circa 100 W); la velocità si assesta intorno all’ottimo valore di 9km/h ; viene un po’ di fiatone ma se la salita è breve non richiede di essere allenati La partenza da fermo richiede di applicare 53 kg,; in pratica bisogna appoggiarsi sul pedale con tutto il proprio peso
salita al 17%
La rampa al 27% viene superata se si è già in velocità e anche se la si affronta a motore almeno avviato (però siamo al limite e occorre impegnarsi con tutto il proprio peso sui pedali) La ripartenza non è possibile
rampa al 27%
(come faccio sempre, preciso che questa è una pendenza estrema e che è assai difficile incontrarla sulle strade: su una tale pendenza una automobile generalmente non è in grado di ripartire; ci riescono solo le fuoristrada dotate di marce ridotte)
Qui si vede la prospettiva di tale salita
Nel complesso risulta una buona e veloce scalatrice anche se non adatta a pendenze estreme
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Le batterie della Crystal, essendo Li ioni, mantengono un buon valore di tensione lungo tutta la scarica e questo si traduce nella costanza delle prestazioni
Ho eseguito due prove distinte sul consueto percorso di test :
Nella prima ho viaggiato esercitando un leggero sforzo sui pedali (il mio consueto sforzo di circa 70W), al livello intermedio di assistenza (livello 2) senza particolari attenzioni nell’economizzare la carica La velocità di marcia è stata sempre intorno ai 22 km/h ed ha avuto un calo solo negli ultimissimi chilometri Ho ottenuto una percorrenza totale di 72 km Il consumo elettrico è risultato di 4.98 Wh/km
Nella seconda prova ho utilizzato il massimo livello di assistenza e la “pedalata simbolica” perciò facendo semplicemente girare a vuoto i pedali, salvo nelle fasi di partenza e sulle leggere salite che presenta il percorso di test in cui sono andato semplicemente in appoggio sui pedali La velocità è stata elevata: intorno ai 27 km/h per due terzi del percorso; è scesa (di poco) sotto ai 25km/h solo negli ultimi chilometri La centralina si è spenta dopo aver percorso 55 km (con un consumo medio di 6.53 Wh/km)
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia è abbastanza agevole modulando lo sforzo sui pedali e selezionando il giusto valore di assistenza, ma sotto ai 15 km/h bisogna staccare del tutto l’assistenza perché il motore …vuole correre
MARCIA SU FONDI STERRATI
L’ammortizzatore anteriore, le ruote grandi e i pneumatici cicciottelli consentono di viaggiare sugli sterrati leggeri con molta naturalezza Si sentirebbe il bisogno di una maggior modulabilità della velocità quando il fondo diventa più impegnativo La frenata è ben modulabile; i freni sono potenti: bisogna tenere la mano leggera per evitare il bloccaggio delle ruote La Crystal è robusta perciò … si può osare di più
TRASPORTO IN AUTO E IN TRENO
In auto si trasporta come una normale muscolare, ma non è troppo leggera (24 kg senza batteria); le parti elettriche non richiedono necessità particolari Prestare attenzione alla lunghezza : 1860 mm, un po’ più di una normale muscolare
Il trasporto in treno non è molto agevole per il peso che non è molto contenuto anche a batteria estratta L’aggancio ai sostegni non presenta invece ostacoli Negli ascensori standard delle ferrovie ci sta con qualche manovra e a manubrio girato (ma la molla dello sterzo ostacola un po’)
Le sue dimensioni possono creare qualche problema di manovrabilità negli angusti spazi dei vagoni
(ricordarsi di portare con sè una corda elastica perché a volte i sostegni sono tutti occupati e occorre fissare la bipa … dove capita)
Il sollevamento per superare scale è agevole a batteria estratta: in questo caso l’equilibrio dei pesi è ottimale e il punto di presa è comodo sfruttando il corto traverso del telaio Con la batteria a bordo, il peso risulta squilibrato indietro e diventa impegnativo (28.5 kg)
trasporto su scala
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
Il motore è dotato di ruota libera e risulta ben scorrevole ad assistenza staccata
Scorrevolezza ruote
Come si vede dal filmato risulta meno scorrevole la ruota anteriore, dotata di dinamo a mozzo, rispetto alla posteriore motorizzata
La scorrevolezza complessiva della bipa risulta perciò buona e simile a quella di una normale bici muscolare, ma il peso ovviamente la penalizza I rapporti del cambio sono giusti per la marcia muscolare e si trova con facilità la cadenza desiderata
Ecco come si presenta senza batteria
La prova dinamometrica dice che occorrono 92 W per viaggiare a 18 km/h: un po’ di più che con una muscolare
IMPIANTO LUCI
L’impianto è alimentato da una dinamo a mozzo nella ruota anteriore, marca Shimano, che garantisce bassi attriti rispetto a qulli tangenti al pneumatico e fornisce energia sufficiente anche a velocità basse
Il fanale anteriore è con lampadina alogena: produce un fascio luminoso di giusta forma ma non è molto potente (è comunque a norma) E’ dotato di interruttore che accende anche il fanale posteriore
Il fanalino posteriore è a led ed ha la funzione di persistenza: dopo qualche minuto di marcia rimane acceso, a bipa ferma, per più di 6 minuti Produce una intensa luce, ben visibile anche di lato
Per sfruttare meglio la presenza della dinamo a mozzo, suggerisco di upgradare l’impianto con una luce anteriore a led dotata di sensore crepuscolare che si accenda automaticamente quando la luce ambiente cala e che illumini con un’intensità maggiore
(ma alla World Dimension mi hanno detto che è in programma un cambiamento di modello per la luce anteriore)
ANTIFURTO
La Crystal non è dotata di antifurti di serie salvo la chiave di bloccaggio della batteria Assolutamente necessario dotarla del sistema preferito per poterla affrancare solidamente a qualche struttura fissa
Sul telaio è bulinato il numero di serie
Metto l’attenzione su questa possibilità offerta dalla World Dimension: è stipulabile una assicurazione contro il furto; richiedere al venditore l’importo del premio e le garanzie
ACCESSORI
Sono applicabili i normali accessori da bicicletta
Il cesto anteriore montato sulla bipa in prova è optional
Sono disponibili anche gli specchi retrovisori montabili sul gruppo leve dei freni che è già predisposto
La versione “Retrò” (che ha una colorazione panna) ha di serie il cesto anteriore in vimini e le borse a bisaccia posteriori in cuoio … color cuoio
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
Non sono disponibili certificazioni, ma l’esperienza sul campo maturata da questo modello fà fede
La garanzia è di 2 anni ed è di 2 anni anche sulla batteria, ma con formula a scalare
Il prezzo di listino è 1280 € e la batteria di ricambio 395 €, ma rimando alla sezione “prezzi ufficiali” per i valori aggiornati
La Crystal , oltre al bianco, è disponibile anche in nero e in bordeaux, oltre alla versione “retrò” gia citata sopra (vedi “prezzi ufficiali”)
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
La Crystal è un modello adatto a molte situazioni: Confortevole e robusta in città per andare al lavoro o per fare la spesa caricando bene il portapacchi magari con borse laterali Telaio aperto, scavalco basso e cavalletto stabile per trasportare agevolemente un bimbo sull’apposito seggiolino Veloce, con lunga auotonomia e performante in salita per le gite fuori porta anche su percorsi collinari, dove anche i freni non tradiscono Robusta quando la strada diventa un sentiero
Invece il trasporto in treno non è il suo forte Mentre il trasporto in auto richiede di verificare la dimensione massima ed il peso che non è troppo contenuto
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
I valori misurati sono tutti relativi a temperature un po’ fredde (circa 14-18°C ) : ci si può aspettare un leggero miglioramento dell’autonomia in condizioni estive
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Ottima rece, meticolosa come sempre. E interessante la bici...
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio