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Iacomino
Utente Senior



Piemonte


1003 Messaggi

Inserito il - 25/07/2012 : 13:33:18  Mostra Profilo Invia a Iacomino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


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Ho aspettato molto a fare questa recensione un po' perché volevo portare la nuova bipa allo stadio definitivo "secondo me" e collaudarla bene prima di esporre pareri, ma anche per seri problemi di salute in famiglia che purtroppo non ci vogliono proprio mollare.
Nell'autunno scorso ho sostituito la DaBomb «Cherry Bomb» (vedere http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=7370), invero un po' troppo raffinata per le mie necessità e capacità, con una RockRider 6.3, che ho motorizzato con lo stesso kit di Alcedo (BPM legale), sostituendo per l'occasione la batteria LiFePO4 da 12Ah con una più leggera e piccola Li-ion con celle Panasonic da 11,6 Ah, sempre di provenienza Alcedo. Lo scopo rimane lo stesso: una bipa tuttoterreno, per divertirsi fuoristrada senza strafare tenendo velocità di crociera intorno al legale (e pure qualcosa di più in discesa!), ma anche su strada, sempre ringraziando le discese, lasciandosi andare a un po' di «supermotard» (o forse andrebbe ribattezzato «superbipard»...). L'ho scelta per l'ottimo rapporto tra quello che offre e il prezzo e per la facilità della conversione elettrica. Globalmente sono soddisfatto; certo le differenze rispetto alla DaBomb si sentono, ma nell'utilizzo pratico fa bene quello che deve e soddisfa adeguatamente il mio scopo.


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Innanzitutto a quel prezzo non ho trovato altre biammortizzate che avessero al posteriore un monoammortizzatore molla-olio, che considero indispensabile per eliminare saltellamenti e risonanze del posteriore con la massa aggiuntiva del motore, cosa che ha dimostrato di fare bene nonostante l'assenza di regolazioni idrauliche (ha solo il precarico molla regolabile). Il fatto poi di avere i freni a disco a comando meccanico a filo ha reso una banalità montare le leve freno con interruttore, che trovo molto pratiche specie quando si deve tenere l'equilibrio facendo manovre in spazi ristretti. Non avendo disponibilità del BPM con l'attacco a cassetta, mi sono accontentato del "solito" Megadrive 13-34 denti; per mia convinzione personale poi preferisco avere comandi cambio tipo revoshift (con la ghieretta coassiale alla manopola per intenderci) e non i "grilletti", così da poter cambiare all'occorrenza tutte le marce in una frazione di secondo e sfruttare al meglio la combinazione tra spinta del motore e muscolare soprattutto nei cambiamenti repentini di pendenza. Non ritenevo neppure fondamentale avere 8 marce e così non ho avuto nemmeno bisogno di ricorrere agli interruttori per le leve freno da montare sulle guaine dei cavi: infatti ho sostituito i blocchetti, che sulla 6.3 incorporano le leve freno e i comandi cambio, con le leve freno incluse nel kit (con corpo in metallo, sempre bravo Alcedo per la scelta...), e con i comandi cambio Sram che ho trovato alla Decathlon (3 ant./ 7 post.), più piccoli ed altrettanto efficaci dei Shimano cui ero abituato e anche altrettanto economici. Anzi, gli Sram includono nella confezione delle manopole aggiuntive veramente antiscivolo.


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I difetti (per me trascurabili) che ho trovato a questa combinazione sono due: il primo è che il Megadrive ha un notevole salto tra il 1° e il 2° rapporto, cosa che tutto sommato è un fastidio sopportabilissimo; il secondo è che i rapporti subiscono globalmente un leggero accorciamento... finora mi sono accontentato, ma ho colto l'ccasione delle vacanze al mare vicino ad Alcedo per procurarmi un pacco pignoni 11-32 con attacco a filetto, perché in discesa soprattutto su asfalto il rapporto finale 42-13 è davvero un po' troppo corto. Il range del Megadrive è buono, anche se leggermente ridotto rispetto all'originale, 34 : 13 = 262 %, rispetto a 32 : 11 = 291 %... ma appena trovo tempo di fare la sostituzione diventerà 34 : 11 = 309 %!
Comunque, di fronte a un passaggio difficile o anche solo sospetto, con un solo gesto velocissimo si può innestare la 1° al posteriore e prepararsi a ripartire eventualmente da fermi con poco sforzo senza toccare il deragliatore anteriore. Nessuno comunque vieta di tenere i comandi originali, se si adotta il pacco pignoni 8 rapporti 11-32 con attacco a vite e potendo montare gli interruttori sulle guaine dei cavi dei freni, in attesa della disponibilità del BPM a cassetta.
Montaggio motore e disco freno senza problemi, una riallineatina a pinza e deragliatore e via:


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Ho trovato comodo lo spazio appena dietro al monoammortizzatore per fissare la centralina e per raccogliere tutti i cavi con le belle guaine a spirale che Alcedo ha messo nel kit. Purtroppo la batteria non c'è stata nel triangolo del telaio; devo aggiungere che, trovandomi a cavallo tra la taglia M e la taglia L, ho scelto la prima per avere più maneggevolezza e questa scelta è stata limitante. Infatti sulla XL la batteria ci dovrebbe stare e probabilmente pure con la staffa originale, sulla L dovrebbe starci con la staffa modificata da Alcedo come quella che mi ha fatto avere per la Btwin7, e forse anche sulla M ci potrebbe stare se si realizza appositamente una staffa particolarmente ribassata... ma la soluzione che ho trovato, appena dietro al manubrio, mi va benissimo e anche baricentricamente non è un problema, dato il basso peso delle batterie (dichiarati 2,33 kg). Anzi, rimane più lontana da sporco e spruzzi e lascia libero lo spazio per il portaborraccia. Avendo optato per la batteria di forma più corta e larga, ho anche lo spazio giusto giusto tra sella e batteria per evitare di lasciarci gli attributi se c'è da scendere di sella improvvisamente, cosa che sulla DaBomb con la vecchia batteria era impossibile; ho scartato la batteria a forma di "borracciona", che pure esteticamente sarebbe stata la più adatta, un po' per lo stesso motivo ma soprattutto per intercambiabilità con quella della Btwin7, che ha la stessa forma. (NOTA: nel parlare di tutte queste batterie faccio riferimento alla scelta che mi ha offerto Alcedo al momento dell'acquisto, giacché ho comperato tutto da lui.) Ho aggiunto una piccola imbottitura dietro al supporto batteria perché, anche se normalmente le ginocchia non raggiungono la batteria, nei movimenti che si fanno in fuoristrada può capitare di picchiarci contro e sicuramente gli spigoli della batteria non sono un buon incontro con la rotula o il sartorio! Purtroppo la staffa di fissaggio a corredo del supporto della batteria è fatta per essere fissata su tubi di diametro abbastanza piccolo: impossibile quindi sfruttare la vite originale che chiude la staffa perché interferisce in pieno col telaio, che è di sezione stretta ma piuttosto alta. Come soluzione ho usato una fascetta metallica a vite, di quelle belle robuste per stringere i tubi idraulici, che ho fatto passare tra la staffa metallica e il blocchetto di plastica d'attacco alla batteria, serrando successivamente le viti che tengono insieme i due componenti e avvolgendo la fascetta intorno al telaio, non prima di aver foderato tutto di un bello strato di gomma. La gomma in realtà fa sì che tutto l'insieme batteria con staffa si muova leggermente con le vibrazioni, ma credo che questo oltre a salvare il telaio da deformazioni e incisioni ad opera della staffa stessa vada a ridurre le sollecitazioni sulla fascetta, riducendo i rischi di rottura. Per maggiore sicurezza ho affiancato alla fascetta metallica anche alcune più piccole in nylon... non si sa mai! La fascetta metallica è verniciata di nero e in parte foderata con guaina termoretraibile per motivi estetici:



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L'unico vero ostacolo nel montaggio è stato il dischetto del PAS (nel mio caso quello a 12 magneti che ho preferito a quello a 5 per facilitare le ripartenze... ma con l'altro sarebbe stato lo stesso). Lo spazio disponibile sotto le corone è veramente limitato, quindi ho scelto il montaggio sul lato sinistro. Tra la pedivella e il movimento centrale su questa RockRider c'è una rondellona con un foro quadrato che fa da riferimento meccanico quando si stringe la vite che tiene la pedivella in posizione. Purtroppo è stato impossibile sostituirla col dischetto in plastica e impossibile eliminarla: di conseguenza il dischetto di plastica non ci stava. Ho allora fatto tornire internamente il dischetto stesso in modo che si incastrasse a forza sulla rondella e l'ho fatto assottigliare allo stesso spessore della rondella fino a un certo diametro dal centro, e il montaggio è andato a buon fine. Credo che Alcedo abbia i mezzi per preparare i dischetti magnetici allo scopo, su richiesta... Marco confermi?



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Finalmente in grado di saltare in sella, dopo pochi metri e due buche sono rientrato immediatamente in garage a spostare l'attacco dell'ammortizzatore... ma nel campo ancor più soggettivo dei miei gusti personali in fatto di regolazioni e delle ulteriori sostituzioni andrò più avanti.
I freni (Tektro) non sono male, mi aspettavo sinceramente una potenza frenante maggiore, ma almeno si può fare affidamento su un comportamento uniforme, cioè poco intaccato dal surriscaldamento (anzi, si devono scaldare un po' per rendere al meglio) e hanno il vantaggio di essere "antipanico", cioè se ci si attacca ai freni bruscamente è difficile ritrovarsi con la ruota anteriore bloccata o peggio ancora con la posteriore che si alza da terra involontariamente.
La forcella ammortizzata è una Suntour XCM, come dichiarato sul sito, con corsa 100 mm; è regolabile nel precarico molla. Ha una risposta piuttosto secca, sebbene essendo concepita per il cross country non sia certo una "incassatrice" tipo quelle da dirt jump, ma fa onestamente il suo lavoro. Una sola volta ho rilevato un comportamento anomalo: ho preso un sasso sporgente e ho sentito una botta che mi ha fatto alzare la ruota da terra, ma dalla polvere accumulata sullo stelo non sembrava che avesse fatto tutti i 100 mm di corsa... boh?



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Vado ora più nel soggettivo: ho sempre pensato che una cavalcatura simile con un buon motore come questo deve privilegiare il piacere di guida rispetto alla massima efficienza di pedalata, quindi ho fatto una serie di regolazioni e sostituzioni per ottimizzare la neonata bipa secondo questi criteri, oltre ovviamente secondo l'utilizzo che ne ho previsto. Come accennato sono intervenuto sull'attacco del monoammortizzatore: il cinematismo è previsto per due diverse escursioni, 100 e 120 mm, e nel primo caso (così come l'ho trovato) mi è parso talmente secco e duro da non far apprezzare i benefici dell'ammortizzamento. Spostato sull'altra posizione invece cambia sensibilmente e diventa perfetto... almeno per i miei 70 kg e per i miei gusti! In foto si vedono anche i dettagli del montaggio centralina e relativi cablaggi:



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Altra cosa che ho subito deciso che avrei cambiato sono state le gomme di serie, troppo specifiche da fuoristrada non solo per il mio scopo ma, mio parere, in generale per una bici di questa fascia di prezzo. Avendo già in mente un cambio gomme per la Btwin7, ho ordinato (dall'estero) le Maxxis Holyroller che mi avevano già tanto soddisfatto sulla DaBomb, nella taglia 2.2 anziché 2.4, sempre ottime e soprattutto in grado di permettere pieghe da "motard" su asfalto senza rinunciare almeno a una buona trazione su terra asciutta o umida. Aggiungo che ho avuto modo di provarle anche sulla neve (5-10 cm di neve, ghiacciata i giorni prima ma in scioglimento, a tratti pressata) e mi hanno stupito per quanto bene andavano anche lì nonostante la destinazione ben diversa. Le gomme originali RockRider, su asfalto, a semplice andatura di passeggiata andavano alla deriva e facevano ondeggiare paurosamente su curve ridicole, e tenevano addirittura di più sullo sterrato, ma come detto non era questo il mio obiettivo.



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Nell'ottica di migliorare la guidabilità c'era ancora una cosa importante da fare: cambiare la posizione di guida, e qui purtroppo mi son scontrato con i moderni sistemi di montaggio del manubrio, perché il margine di regolazione è limitato solo alla rotazione del manubrio nella pipa. Impossibile alzarlo, impossibile arretrarlo e al Decathlon non ho trovato né tra gli accessori né tra i ricambi manubri con «rise» superiore o pipe extracorte compatibili. Certo avrei potuto scegliere, al posto della 6.3, la FR6 da freeride in vendita sempre da Decathlon, ma l'ho scartata perché sarebbe stata una spesa doppia, e bisogna ricordare che lo è non solo nell'acquisto ma anche nelle eventuali riparazioni (come peraltro la DaBomb mi aveva già dimostrato), inoltre richiede un maggior impegno nelle manutenzioni, infine è più specifica per uno scopo non del tutto uguale al mio, mancando del deragliatore centrale e di un qualsiasi spazio per il portaborraccia.



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E così per la mia 6.3 ho fatto arrivare (sempre dall'estero...) un nuovo manubrio, un po' più largo ma soprattutto più rialzato (50 mm), che poi ho tenuto piuttosto ruotato indietro per avvicinarmelo più che sollevarlo; del resto il montaggio della batteria a ridosso del manubrio avrebbe potuto creare problemi con una pipa molto corta e quindi ho scelto il compromesso meno peggio. Ho anche studiato e fatto realizzare al tornio un sistema per montare la pipa più in alto: si tratta di un cilindretto in alluminio che si innesta nel tubo dello sterzo; in questo cilindro è ricavato un foro passante che inferiormente ha una svasatura ed è tagliato in 8 "spicchi". Infilando una vite a testa svasata da sotto e fermandola con un dado e relativa rondella zigrinata da sopra, ho praticamente realizzato un calettatore, che prolunga superiormente il tubo di ben 30 mm... di più non ho osato, anche perché la pipa è alta 40 mm e in questo modo sono certo che viene serrata non solo sulla prolunga ma anche sul tubo dello sterzo per almeno 10 mm, dandomi un po' più di sicurezza sul fatto di non trovarmi col manubrio in mano o che guarda a destra mentre la ruota va a sinistra!



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Proprio ieri ho scoperto dell'esistenza di un articolo specifico, in vendita da Decathlon, che fa proprio quello che ho realizzato io (anzi, può sporgere ancora di più!) e che costa meno di 10 euro: http://www.decathlon.it/gambo-aheadset-id_1788291.html


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... vabbe', almeno la mia realizzazione pesa meno!
Comunque, se chi prepara le bici lasciasse una trentina di mm di tubo in più a sporgere anche sopra alla pipa, con giusto qualche distanziale a riempire lo spazio rimanente e da spostare eventualmente sotto alla pipa stessa per regolazione, il costo finale cambierebbe in maniera veramente trascurabile e anche l'estetica non ne soffrirebbe particolarmente! Con le modifiche fatte la guida è migliorata in maniera sensibile, soprattutto manovrando nello stretto in passaggi difficili, ma anche in velocità su strada tra le curve dove la bipa, che da subito si è mostrata molto reattiva (sembra che abbia il "servosterzo"), col manubrio più largo e vicino si guida con maggior precisione. Il cambiamento che mi ha lasciato più stupito, stranamente, è il comportamento andando semplicemente dritti su fondi piuttosto sconnessi, in particolare su sterrati pieni di sassi: prima degli interventi l'anteriore serpeggiava in maniera fastidiosa, effetto che ho ridotto inizialmente solo in modo marginale arretrando la sella sul suo supporto (e conseguentemente perdendo ulteriormente comodità di guida); ora invece è tutta un'altra cosa, molto più gestibile e intuitiva, evidentemente col baricentro del complesso bipa più me medesimo intorno al posto giusto.
Un'altra cosa che ho cambiato immediatamente è stata la sella; a dir il vero l'avevo già deciso in negozio, dopo aver fatto pochi metri di prova nell'esposizione! E infatti sono uscito dal Decathlon spingendo la bici con una mano e con nell'altra una sella «FX Gel Flow» che mi ispirava molto più confort senza rinunciare a una forma abbastanza sportiva, soprattutto nell'ottica di farci anche escursioni di una certa durata, e per ora son contento della scelta. L'originale è piuttosto piccola e poco amichevole verso la prostata...
I pedali sono corredati di puntapiedi in plastica con cinghiette. Ho rimosso subito le cinghiette, per le stesse considerazioni relative alla guida rispetto all'efficenza di pedalata, e inizialmente ho provato a tenere i puntapiedi, per avere maggiore sicurezza quando si affronta qualche discesa fuoristrada un po' allegri e per avere un riscontro comodo della posizione dei piedi sui pedali. Ma tutte le volte che c'è da mettere un piede a terra, in fuoristrada o al semaforo, il peso del puntapiedi ribalta il pedale di 180° e quando si riparte c'è la menata di ritrovare la posizione giusta dopo la prima pedalata, per giunta distraendosi a guardare in giù... quindi li ho tolti e ora cerco di tenere a mente come fanno i "discesisti", che tengono il piede del pedale più avanti puntato in alto, per evitare il rischio di scivolare col piede in avanti e piantarsi il pedale nel polpaccio!
Ciliegina sulla torta l'ho tappezzata di parafanghi: non pago del posteriore montato su reggisella più quello fisso sul telaio, venduti abbinati al Decathlon, ho preso anche l'anteriore solidale alla forcella, tutti di marca SKS. In effetti sono tutti talmente leggeri che il peso si fa sentire più sul portafoglio, però così ogni tanto la posso usare anche per casa-lavoro senza temere ogni pozzanghera e la rugiada del mattino. Il parafango posteriore copre solo la zona dietro la sella, quindi la sporcizia proiettata tutto intorno dalla ruota può raggiungere ancora troppo facilmente il meccanismo del deragliatore centrale (ma anche scarpe e pantaloni): con un paio di fascette di nylon ho allora fissato una striscia del solito plasticonda al parafango stesso e al telaio, larga 6 cm abbondanti. Risultato: peso piuma, efficace e non mi sembra nemmeno così brutto... ok, già solo aggiungendo dei parafanghi standard l'estetica ci perde, ma l'ulteriore aggiunta non mi sembra così peggiorativa. La striscia di plasticonda è fissata anche in basso, appena dietro al cinematismo del deragliatore anteriore, per evitare di sfregare contro la ruota.


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Riguardo alle luci originali, l'anteriore è a incandescenza e pesante oltre che ingombrante, per giunta di efficacia appena sufficiente... come tutti i fari da bici economici, del resto; il posteriore è a led e non è male, ma entrambi hanno un attacco ad elastici che li fa ballare non poco e soprattutto l'anteriore dopo pochi minuti di fuoristrada tende a girarsi all'indietro. Sulle luci non c'è alcuna scritta relativa a omologazioni. Ho avuto la fortuna di trovare al Lidl dopo qualche mese delle buone luci a led a buon prezzo, con l'anteriore decisamente efficace, adattabile ai manubri da 31,8 mm e pure con regolazione laterale e presa di ricarica, e la posteriore piccola e potente.


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Infine il campanello, adatto al massimo per il forno di casa (se non si tiene la radio accesa però)... sostituito immediatamente con uno piccolo piccolo ma più efficace, di provenienza Decathlon. E così oltre a divertirmi sono più o meno a posto con la legge.
Peso totale non misurato, ma facendo la somma dei dati dichiarati di tutti i componenti dovrebbe aggirarsi sui 24 kg o qualche virgola di più.

Qualcuno mi assista.
(La pedalata)

dipigi
Utente Master


Lazio


3899 Messaggi

Inserito il - 25/07/2012 : 19:22:27  Mostra Profilo Invia a dipigi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I miei complimenti!

E-go Shopping 2008 (venduta subito);
Agattu 7G 2008 12000 Km (venduta);
Flyer T8 2900 Km ( assetto da pioggia copertoni Schwalbe Marathon Supreme 50-622 pignoni 19/14/41) Venduta
;
Kalkhoff Agattu 8G diamant 2010 11000km (freni Magura HS11 e assetto "sportivo" pignoni 16/11/35);
Flyer X Series Panasonic 26v/300W cambio Rohloff, Freni Magura Louise, Forcella RockShox Recon, Posteriore Fox Float CTD Evolution

Ultimo acquisto Flyer X29 (di nuovo Panasonic 26v 300W anche questa ex-windmillking)
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serbrushless
Utente Attivo



Abruzzo


687 Messaggi

Inserito il - 25/07/2012 : 20:51:04  Mostra Profilo Invia a serbrushless un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
bella realizzazione!

aprilia enjoy city e fresbee sudtirol
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blindo7
Utente Master



Lazio


4056 Messaggi

Inserito il - 26/07/2012 : 10:18:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di blindo7 Invia a blindo7 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
complimenti Iacomino,la 6.3 me la guardo sempre da deca e mi sembra un buon prodotto ad un prezzo giusto,bpm azzeccato e batteria leggera,buone pedalate!
la batteria io l'avrei messa sul tubo sella parallela all'asfalto,ne abbiamo montate con frank un paio così,la linea ci guadagna e non da fastidio pedalando,è comunque un'ottima bici a me servirebbe così per divertirmi fuori ma non mi decido mai perchè la userei una volta al mese,quindi moneta ferma,bel lavoretto!

www.enerlab.it
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donbike
Utente Medio



Lazio


368 Messaggi

Inserito il - 26/07/2012 : 11:10:30  Mostra Profilo Invia a donbike un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao Iacomino, complimenti,
come dicono a roma "gaiarda"
ottimo lavoro e bella recensione (da tenere tra le preferite)
ti auguro che i problemi di salute in famiglia si risolvano nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile

my bike...Kalkhoff Agattu pedelec 8g nexus
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Iacomino
Utente Senior



Piemonte


1003 Messaggi

Inserito il - 27/07/2012 : 07:59:24  Mostra Profilo Invia a Iacomino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
blindo7 ha scritto:

[...] la batteria io l'avrei messa sul tubo sella parallela all'asfalto,ne abbiamo montate con frank un paio così,la linea ci guadagna e non da fastidio pedalando [...]


Uhm... il tubo sella è quasi verticale... in che senso parallela all'asfalto?

Qualcuno mi assista.
(La pedalata)
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blindo7
Utente Master



Lazio


4056 Messaggi

Inserito il - 27/07/2012 : 13:35:24  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di blindo7 Invia a blindo7 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
posto due foto così si capisce



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se vai sullo sconnesso ti consiglio di sostituire le quattro viti che tengono il coperchio del supporto con analoghe più lunghe di 3 mm con fermafiletti,poichè ad una bici che avevamo preparato con Frankpastello si è allentato tale coperchio,
dopo il trattamento ci gira da marzo e non è più successo niente,ciao

www.enerlab.it
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abba82
Utente Medio


Emilia Romagna


148 Messaggi

Inserito il - 27/07/2012 : 15:25:46  Mostra Profilo Invia a abba82 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si molto più bella con le batterie posizionate sul tubo della sella

- HAIBIKE sduro allmtn rc
- HAIBIKE sduro hardseven sl
- Queridoo 20" con cute q100
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frankpastello
Utente Attivo


Lazio


857 Messaggi

Inserito il - 28/07/2012 : 02:26:14  Mostra Profilo Invia a frankpastello un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La batteria in questione di presta molto, rende la linea della bici molto più filante.. Prova anke tu, vedrai che ti piacerà!

frankpastello
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MilleMiglia
Utente Master



Liguria


6718 Messaggi

Inserito il - 28/07/2012 : 12:21:09  Mostra Profilo Invia a MilleMiglia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Belandici Iaco ... che astronave!!!


In Vino Rident Omnia
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oldgrifo
Utente Normale




71 Messaggi

Inserito il - 28/07/2012 : 21:06:52  Mostra Profilo Invia a oldgrifo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Complimenti io ho la stessa bici, ma la batteria e molta piu grossa attenzione all,impianto frenante eserie sterzo originali.ormai la mia e' vecchietta
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oldgrifo
Utente Normale




71 Messaggi

Inserito il - 28/07/2012 : 21:08:24  Mostra Profilo Invia a oldgrifo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Complimenti io ho la stessa bici, ma la batteria e molta piu grossa attenzione all,impianto frenante eserie sterzo originali.ormai la mia e' vecchietta
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fabry
Nuovo Utente


Toscana


9 Messaggi

Inserito il - 09/08/2012 : 16:30:02  Mostra Profilo Invia a fabry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
credi che si possa trasformare in qualcosa di più"cittadino", nel senso di parafanghi più avvolgenti, portapacchi posteriore e/o magari un seggiolino per bambini?

yu-fu/crystall/la prima
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Iacomino
Utente Senior



Piemonte


1003 Messaggi

Inserito il - 10/08/2012 : 13:15:10  Mostra Profilo Invia a Iacomino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Scusate la "latitanza", ora rispondo a tutti:

@ blindo7 + abba82 + frankpastello
Avendo l'ammoritzzazione al posteriore ho paura che non ci stia (devo fare i conti anche con le regolazioni in altezza della sella: se vado a far lo scemo fuoristrada la tenfgo un po' più bassa). E poi, sempre fuoristrada, capita spesso di dover sporgere il deretano dietro la sella, in piedi sui pedali, e temo di cozzare con le gambe contro alla batteria. Ma soprattutto ho già fatto un modifica (non c'è come postare una recensione per farsi venire l'esigenza di metter mano di nuovo alla bipa), visto che senza un angolino dove mettere qualcosa da portarmi dietro non riuscivo mai a sfruttarla, ho montato un portapacchi da reggisella, che ho corredato di parafango artigianale; quindi lì non ho più spazio utile, anzi il portapacchi diventa comodo nel caso in cui io riesca (un lontano giorno... forse... chissà...) a fare una bella escursione lunga e allora ci metterò la seconda batteria!

@ Millemiglia
Se questa ti sembra un'astronave, aspetta di vedere le foto della RR 6.0 che ho appena completato... con tanto di seggiolino per la Bimba e cestino anteriore...

@ fabry
Per lo scopo che descrivi tu credo che dovresti fare diversi adattamenti; il portapacchi da tubo reggisella è comodo e, come ho scritto poco sopra, si presta con un po' di plasticonda e fantasia a integrare un parafango piuttosto efficace. La forcella però non ha attacchi per i parafanghi classici (quelli vicino alla ruota per intenderci). Il seggiolino portabimbi potrebbe starci, analogamente alla 6.0 di cui ho appenna accennato, ma se non hai esigenze specifiche riguardo a freni a disco e ammortizzatori di un certo livello ti consiglio proprio la RockRider 6.0, che tra l'altro a fare un po' lo scemo fuoristrada mi ha sorpreso positivamente perché sinceramente mi aspettavo qualcosa di più scarso. Non so quando riuscirò a inserire qualche foto e una recensioncina di quest'ultima, ma per uso cittadino e con seggiolino ti consiglio di darle un'occhiata... Il seggiolino Bellelli ci è stato al pelo, suggerisco in sede di scelta del seggiolino di verificare l'altezza della staffa di ancoraggio perché non sono tutte alte uguali! Oltertutto la 6.0 ha un po' di spazio in più nel triangolo del telaio, io sulla mia taglia L son riuscito a farci stare la batteria con la staffa che era dedicata alla Btwin7 e, con una staffa appena più ribassata (le ho viste da Alcedo), scommetto che ci starebbe anche sulla taglia M.

Qualcuno mi assista.
(La pedalata)
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cstan
Utente Medio



Emilia Romagna


421 Messaggi

Inserito il - 10/08/2012 : 13:41:36  Mostra Profilo Invia a cstan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quello di decathlon non va bene per gli attacchi a-head
il prodotto specifico commerciale per alzare il manubrio e` questo:

http://www.montalbettisrl.com/catalogo.asp?idprodotto=2808&idcate=12

io lo avevo comprato a suo tempo ma mai usato, perche` cambiando forcella e` bastato tenere
la lunghezza del canotto originale senza tagliarla...
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FuSioNmAn
Utente Medio


Campania


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Inserito il - 10/08/2012 : 16:26:02  Mostra Profilo Invia a FuSioNmAn un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Hai fatto un gran bel lavoro. Peccato che la 6.3 sia considerata un "cancello", nel senso che è pesante e non vale la pena spendere quei soldi per un'ammortizzata posteriore :)
Io per la prossima realizzazione sono orientato per la 5.3 che ha ammortizzazione solo anteriore.
Le posteriori decenti costano altrimenti ti ritrovi con roba economica che fanno malaccio il proprio mestiere.
Non ho esperienze dirette. Ho solo letto molto sull'argomento.

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Iacomino
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Inserito il - 11/08/2012 : 23:16:16  Mostra Profilo Invia a Iacomino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cstan ha scritto:

quello di decathlon non va bene per gli attacchi a-head
il prodotto specifico commerciale per alzare il manubrio e` questo:

http://www.montalbettisrl.com/catalogo.asp?idprodotto=2808&idcate=12

io lo avevo comprato a suo tempo ma mai usato, perche` cambiando forcella e` bastato tenere
la lunghezza del canotto originale senza tagliarla...


Raccolgo e mi segno senza dubbio il tuo suggerimento ma.., perché quello del Decathlon che ho indicato non andrebbe bene? L'ho montato sulla RockRider 6.0 e, per quanto sia vero che ho dovuto fare qualche "acrobazia" con una vite per lo spiderino interno al tubo più lunga dell'originale, più un collare a vite che nel montaggio originale mancava, alla fine fa bene il suo lavoro.
A onor del vero ho anche fatto una piccola modifica al montaggio della prolunga sulla 6.3, aggiungendo un distanziale esterno e una rondella in testa che fa il lavoro di tenere stretto a pacco l'insieme distanziale + pipa prima di serrare le viti di quest'ultima.

Qualcuno mi assista.
(La pedalata)
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Iacomino
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Inserito il - 11/08/2012 : 23:52:47  Mostra Profilo Invia a Iacomino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
FuSioNmAn ha scritto:

Hai fatto un gran bel lavoro. Peccato che la 6.3 sia considerata un "cancello", nel senso che è pesante e non vale la pena spendere quei soldi per un'ammortizzata posteriore :)
Io per la prossima realizzazione sono orientato per la 5.3 che ha ammortizzazione solo anteriore.
Le posteriori decenti costano altrimenti ti ritrovi con roba economica che fanno malaccio il proprio mestiere.
Non ho esperienze dirette. Ho solo letto molto sull'argomento.



Grazie!
Sulla limitatezza dell'ammortizzatore posteriore economico ti dò ragione solo in parte: è verissimo che è più limitato di un prodotto che costa il doppio se non il triplo ma, considerando la fascia di prezzo dell'intera bici, è quasi un miracolo trovarsene uno come questo che ha anche una parte idraulica che fa decentemente il lavoro di smorzamento delle oscillazioni, soprattutto delle risonanze: trovare un tombino a metà di un tornante (su asfalto) a 40 all'ora con la Btwin 7 così come con la quasi totalità delle "bimolleggiate" (cioè quelle che al posteriore hanno una semplice molla, senza frenature idrauliche), ricordando che ci sono 4 kg di motore nel mozzo posteriore, porta a trovarsi la bipa di traverso alla strada con il posteriore che saltella rumorosamente (si sente proprio un «trrrrrrr» mentre la ruota rimbalza letteralmente sull'asfalto); con questo pur economico ammortizzatore invece la ruota fa un balzello soltanto, atterra pochissimi cm più in là di dove si è staccata per l'asperità incontrata, e via a tutta birra con molti meno rischi. Certo con la DaBomb questo balzello ammontava a pochi mm soltanto (con la massa non sospesa del motore ci vorrebbe un miracolo per eliminare il fenomeno completamente), ma quando mi si è guastato l'ammortizzatore e ho appreso che sostituirlo equivaleva a comprarsi la 6.3 intera, ho capito che nel rapporto tra le spese che mi potevo permettere e il rislutato avrei fatto bene a considerare accettabile la 6.3! E così è stato. Le stesse considerazioni valgono enl comportamento fuoristrada (ma anche sul pavè). A dirla tutta, visto che ho fatto cenno alla 6.0, aggiungo che quest'ultima sta dimostrando, nonostante abbia una semplice molla, poca tendenza al saltellamento del posteriore... ma, a parte il fatto che ha all'attivo solo 80 km, saltella palesemente di più della 6.3 e poi non dimentichiamo che il fenomeno è condizionato anche dalle gomme e dalla loro pressione.

In quanto al peso, scusami ma devo dire che queste considerazioni mi fanno un po' sorridere... Se per raggiungere una certa altitudine in una lunga salita devo consumare per esempio 200 wattora dalla mia batteria, e la mia bipa pesa ben 1 kg in meno di quella di un mio amico, risulterà che a pari velocità lui raggiungerà la vetta consumando "ben"... 202 wattora, visto che mediamente 25 kg di veicolo più 75 kg di chi lo usa totalizzano 100 kg e quindi 1 kg di differenza vale solo l'1%! In piano la differenza in termini id attriti è addirittura trascurabile e, se mi dici che questo maggiore peso potrebbe condizionare la guida, ti dico che hai ragione ma che la guida risulterà condizionata assai più pesantemente da un posizionamento sbagliato del baricentro o da un'errata posizione in sella, piuttosto che da uno o due kg in più. Devo sottolineare ovviamente che io sto ragionando col mio metro, quello di uno che vuole divertirsi e non sta a fare minuziose ricerche della massima performance a tutti i costi.

Per contro resto convintissimo che l'assenza di ammortizzazione integrale su veicoli che superano contemporaneamente 15 kg e 15 km/h (valori non documentati, è solo la mia esperienza personale), sia un errore soprattutto epr quanto riguarda la salute della schiena: con la vecchia Frugeri che avevo corredato di questa stessa motorizzazione ho notato che i ribalzi del posteriore sulle asperità mi proiettavano non più i 7 kg circa della metà posteriore della bici contro al fondoschiena, bensì gli stessi 7 kg più i 4 kg del motore più la batteria, che allora era oltre 4 kg e mezzo; cercai di risolvere il problema con un relativamente costoso Thudbuster, ma alla fine ho ripiegato sulla biammoritzzazione: non ci sono paragoni! La mia esperienza diretta è questa, e se non fosse per la distanza che ci separa ti farei provare volentieri la 6.3.

Qualcuno mi assista.
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FuSioNmAn
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Inserito il - 12/08/2012 : 17:44:07  Mostra Profilo Invia a FuSioNmAn un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E certo che la proverei volentieri :D
Io cmq mi sono basato sulle esperienze degli altri quindi era più che altro un'indicazione su cui riflettere.
Tutto questo perchè ero anche io molto interessato ad una biammortizzata considerando lo stato pietoso delle strade che frequento.
Mi hanno fatto un po ricredere sull'utilità del posteriore sulle bici un po più economiche.
Ad ogni modo la cosa migliore sarebbe provarle (con motore montato) ma quasi mai è possibile.

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Iacomino
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Inserito il - 12/08/2012 : 22:34:57  Mostra Profilo Invia a Iacomino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@ FuSioNmAn
Anch'io ho raccolto pareri simili a quelli che hai riportato tu, anzi aggiungo che i ciclisti di zona si rifuitano addirittura di tenere in negozio biammortizzate sotto ai 1000 euro. Ma un po' perché sono testone e devo sbattere la testa per convincermi di fronte a un dubbio , un po' perché so che la produzione B-twin/RockRider è caratterizzata mediamente da una buona robustezza (e prezzi), ma soprattutto perché questi pareri e consigli arrivano soprattutto da chi è abituato a bici muscolari e a pretenderne certe prestazioni.

@ MilleMiglia & fabry
Ecco la "astronave":

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fabry
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Inserito il - 13/08/2012 : 16:57:36  Mostra Profilo Invia a fabry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
..complimenti, anche la peretta sul seggiolino, questa si che è cura del dettaglio. Non vedo bene con lo smartphone, ma la centralina sulla 6.0 potrebbe entrare sul tubo obliquo subito sotto la batteria? sarebbe più compatto anche il cablaggio

yu-fu/crystall/la prima
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Iacomino
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Inserito il - 20/08/2012 : 07:59:21  Mostra Profilo Invia a Iacomino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
fabry ha scritto:

..complimenti, anche la peretta sul seggiolino, questa si che è cura del dettaglio. Non vedo bene con lo smartphone, ma la centralina sulla 6.0 potrebbe entrare sul tubo obliquo subito sotto la batteria? sarebbe più compatto anche il cablaggio


Scusa ritardo a rispondere, sopno in vacanza più con la testa che con la persona...
... ma se guardi le foto la centralina è già sul tubo obliquo del telaio, appena dietro alla batteria, è la scatoletta grigia tenuta ferma con una fascettona di nylon nera... O ho capito male io dove intendi? O è colpa dello smartphone?

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frankpastello
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Inserito il - 20/08/2012 : 16:58:47  Mostra Profilo Invia a frankpastello un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Secondo me la 6.3 si presta all'elettrificazione e se poi non si resta soddisfatti dell'ammo posteriore lo si può sempre sostituire con pochi spicci acquistandolo usato, io ad esempio ho preso un fox x-fusion 02 pva ad aria nuovissimo sostituito dopo l'acquisto per uno più performante, a 80€ rispetto ai 250,00 di prezzo del nuovo... certo si deve cercare ma sul forum mtb spluciando splulciando l'affare lo si può fare. Concordo pure sulla questione dei pesi, nel senso che qualche kg in più su una bici elettrica fa poca differenza, cosa diversa su una muscolare dove anke mezzo kg ha la sua rilevanza.


frankpastello
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Iacomino
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Inserito il - 30/11/2012 : 23:38:23  Mostra Profilo Invia a Iacomino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho notato che alla Decathlon sono comparse le nuove 6.3, rinnovate nel telaio e nella forcella ora da 120mm anziché 100. E intanto svendono le vecchie 6.3 modello precedente a prezzo ancora migliore di quanto già fosse...

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giordano5847
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Inserito il - 01/12/2012 : 14:09:46  Mostra Profilo Invia a giordano5847 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bel lavoro e bella bici, complimenti; sarà la mia prossima bici quando sarà in commercio il "BPM cassetta".
Ho fatto un nuovo "revamping" alla mia Orbea cercando di occultare il più possibile i cablaggi. Dopo varie prove mi sono deciso a fare due fori sul tubo obliquo(dia 16) uno sul rinforzo vicino al piantone e l'altro vicino al movimento centrale. L'ho fatto perchè esteticamente paga l'occhio, si pulisce meglio e secondo me non inficia troppo la robustezza. Il tubo obliquo lavora per lo più a trazione mentre per la torsione la parte maggiormente sollecitata è la centrale.
Ho descritto il mio lavoro perchè vedendo i fili inguainati nella spirale ho cercato di immaginare con che pazienza bisognerà pulirli nel caso si infangassero.

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Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
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MilleMiglia
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Inserito il - 01/12/2012 : 17:07:11  Mostra Profilo Invia a MilleMiglia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giordano il CST (Bafang a cassetta) è disponibile da mesi!


In Vino Rident Omnia
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blindo7
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Inserito il - 04/12/2012 : 14:36:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di blindo7 Invia a blindo7 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Iacomino ma l'hai viste in negozio,io passo tutte le settimane da decatlhon ma non trovo mai il modello visibile in rete,mi sa che aspettano di finire il modello vecchio,
quì al deca più vicino RM fiumicino non c'è nemmeno la metà degli oggetti in rete,mentre l'altro alla romanina è un po più fornito,sai com'è - prima vedere cammello
deve sedurmi per farmi riaprire e adattare il pacco batterie!

www.enerlab.it
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