La notizia di oggi è che le banchine del Biondo Fiume sono state fatte chiudere per il superamento dei 7 metri di livello idrografico. Bella sarà pure bella, ma tutti gli anni appena il Tevere si alza un poco diventa così, viene chiusa e spesso necessita di lavori di ripristino...
Nessun problema, se nella capitale ci fosse un vero sistema di ciclabili o ci fosse un'altra dorsale alternativa a questa a tagliare in due la città.
E a Roma tutti a parlare di mobilità sostenibile, percorsi ciclabili, bike sharing...
Trattandosi di ciclabile fluviale, forse converrebbe sedersi sulla sponda ed aspettare, come consiglia il noto detto orientale...
googlando in giro però ho trovato questa amara vignetta, comincio a pensare che anche sedersi ad aspettare possa essere una tattica poco fruttuosa
Che farò senza Euridice, dove andrò senza il mio bene... che farò, dove andrò, che farò senza il mio bene. 'Per aspera ad Astra', le asperità conducono alle Stelle. Un antico detto, cinese o tibetano, forse arabo-siciliano, dice così: Caliti junku 'ca passa la china, caliti junku, da sira 'a matina. Milioni di anni luce, la legge che esprime si illumina di cielo "mindfulness", la forma è sostanza, mentre il vento mi porta improvvise allegrie. Caliti junku 'ca passa la china, caliti junku, da sira 'a matina, caliti junku. Do you see the dramatic escalation of violence? The world outside is insane, it's full of evils. Without wasting time, we take refuge in the empty Essence. (Lo vedi il drammatico aumento di violenza ? Il mondo fuori è insano, è pieno di mali. Senza perdere tempo, rifugiamoci nella vuota Essenza) Caliti junku, da sira 'a matina, caliti junku..
(Franco Battiato: "Caliti junku" dall'album "Apriti Sesamo - 2012) Per chi vuole ascoltarla LINK
Anche " càlati"... a seconda del dialetto nelle varie provincie Calati juncu ca' passa 'a china.. "Piegati giunco finché non è passata la piena", sta a significare che in certe situazioni è meglio piegarsi per non spezzarsi, attendendo tempi migliori.
E poi magari il giunco vi rimane adagiato sul fluire del fiume diventato apparentemente calmo, tranquillo, vi si lascia cullare mollemente... pigramente... finché... NON ARRIVA UN'ALTRA PIENA E LO SOMMERGE PER SEMPRE!!! Ehm... ho alzato la voce? Ma nooo... Leon! Si è inserito il tasto maiuscolo da solo! Lo sai Leon, che "le meduse nuotano attivamente contro la corrente, anziché lasciarsi passivamente trasportare da essa. Così facendo i banchi di meduse rimangono compatti, evitando che singolarmente vengano spazzati via dalla corrente e si disperdano".
E un'altra cosa ho letto Leon, da poco... Che oltre ai vitalizi... laici, ci sono anche i vitalizi... SANTISSIMI!!! e che cavolo 'sto tasto..
"... Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, è un pensionato dell'esercito. Come ordinario militare, cioè vescovo a capo dei sacerdoti al seguito dei soldati, per lo Stato è un generale di brigata, ruolo che può dar diritto a una pensione fino a 4 mila euro. Il cardinale ha prestato servizio solo per tre anni, ma arrivato al 63mo compleanno ha maturato il diritto a un vitalizio. La questione dei trattamenti pensionistici dei cappellani militari, che sono preti ma anche ufficiali, è un bel dilemma. Interrogato dai radicali, il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha risposto che l'Inpdap non sa dire quanto costino, però ha stimato che la media degli assegni dei circa 160 religiosi (16 alti graduati) ritirati si aggirerebbe sui 43 mila euro lordi annui. Sommando questa cifra con gli 8,6 milioni degli stipendi dei 180 preti-soldati ancora attivi, compresi i monsignori, si arriva a 15 milioni di euro l'anno. Senza contare che i soli uffici centrali dell'Ordinariato pesano per altri 2 milioni...".
Ah! Lo sapevi già? E IO INVECE NO! Stavolta il tasto non c'entra. No, ma poi scusa Leon, non ti pare che ricorra la figura che in psicologia si chiama " disturbo della doppia personalità"? Ma come cavolo si fa ad essere prete e militare insieme?! Ma quale doppia! Questi ce l'hanno multipla la personalità! GENERALEEE!!! C'è..............da morire!
Tornando a lu juncu mi sa che più che adagiato sul fluire lento delle acque, GALLEGGI! Perché è stato già spezzato e manco se n'è accorto!
P.S. Ehm... Sai anche Leon che si volevano prendere la mia arca e cambiarle nome?!
Ma noooo...! No i preti, Leon!!! A volte sei un po' distratto...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
mah, poveri noi, e non so se il prossimo sindaco sarà migliore dei due precedenti...
io sto ancora aspettando 500m di ciclabile in via di San Gregorio, a prolungare verso il centro quella delle terme di caracalla... promessi, tra le varie promesse, dal sindaco Marino prima del Giubileo...
ogni volta che vado in centro in bici in quel punto maledico i nostri amministratori...l'alternativa è rischiare molto la vita sulla carreggiata di sanpietrini sconnessi con auto, scooter e pulman turistici che scambiano quel tratto di strada a tre corsie per la partenza del GP di Monza o fare io il fuorilegge, sul marciapiede a fare lo slalom tra le bancarelle di extracomunitari che vendono colossei di plastica o elmi da centurioni...sempre di plastica...
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
Eh sì, pilota... l'unica è comprarci noi un elmo da centurione e metterlo sopra ai nostri caschetti da bici, perché andare in bici nel traffico romano non è troppo lontano dal comandare una centuria nell'antica Roma o, forse, dall'essere mandato a combattere contro le belve del circo, nell'altrettanto eroico ruolo di gladiatore
Ibla sì, alle volte il giunco si spezza, alle volte è più forte della piena, ma non sempre la "cedevolezza" è sintomo di debolezza, anzi
ti riporto una serie di frasi che hanno come soggetto il judo e discipline consimili (ti ho mai detto che sono stato anche un valente judoka?) ma che si possono traslare con molta facilità ad altri aspetti della vita
- La leggenda del salice Esisteva un tempo, molti secoli fa, un medico di nome Shirobei Akiyama. Egli aveva studiato le tecniche di combattimento del suo tempo, comprese altre tecniche che imparò durante i suoi viaggi in Cina compiuti per studiare la medicina tradizionale e i metodi di rianimazione, senza però ottenere il risultato sperato.
Contrariato dal suo insuccesso, per cento giorni si ritirò in meditazione nel tempio di Daifazu a pregare il dio Tayunin affinché potesse migliorare.
Accadde che un giorno, durante un'abbondante nevicata, osservò che il peso della neve aveva spezzato i rami degli alberi più robusti che erano così rimasti spogli.
Lo sguardo gli si posò allora su un albero che era rimasto intatto: era un salice, dai rami flessibili. Ogni volta che la neve minacciava di spezzarli, questi si flettevano lasciandola cadere riprendendo subito la primitiva posizione. Questo fatto impressionò molto il bravo medico, che intuendo l'importanza del principio della non resistenza lo applicò alle tecniche che stava studiando dando così origine ad una delle scuole più antiche di JuJutsu tradizionale.
- Il Judo ha la natura dell'acqua. L'acqua scorre per raggiungere un livello equilibrato. Non ha forma propria, ma prende quella del recipiente che la contiene. È permanente ed eterna come lo spazio e il tempo. Invisibile allo stato di vapore, ha tuttavia la potenza di spaccare la crosta della terra. Solidificata in un ghiacciaio, ha la durezza della roccia. Rende innumerevoli servigi e la sua utilità non ha limiti. Eccola, turbinante nelle cascate del Niagara, calma nella superficie di un lago, minacciosa in un torrente.... o dissetante in una fresca sorgente scoperta in un giorno d'estate. (Gunji Koizumi)
- Se provate a lanciare l’avversario quando il suo corpo si trova in una posizione stabile, non solo il vostro tentativo fallirà, ma porrete voi stessi in una posizione dalla quale verrete facilmente lanciati. (K. Kudo)
p.s.: per quanto in buona parte condivisibili, alcune delle notizie a cui fai riferimento sono di almeno 5 anni fa ... l'inpdap come ente non esiste più almeno dal 2011... speriamo sia cambiato almeno qualcosa, e non in peggio