La Hillraser è un reparto di una (grossa) azienda che produce motori e inverter industriali : la SME
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Il kit della prova si chiama
HR 002
ed è provvisto di tripla corona; è disponibile anche in versione per corona singola; è disponibile anche con potenze superiori, ma ricordo che in Europa queste versioni non sono a norma
Metto in evidenza che la progettazione e la costruzione sono fatte completamente qui in Italia
Ho potuto provare questo kit per 500km giusti giusti su un telaio da corsa della Ducati/Bianchi
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IN BREVE
Il kit è di tipo con motore sul movimento centrale ed è dotato di sensore di sforzo esercitato sui pedali E’ costruito completamente in Italia nello stabilimento Hillraser-SME Viene dichiarato con una coppia massima di 90Nm e una cadenza massima di 120 ped/min La centralina è interna al gruppo motore Il gruppo motore va a sostituire il movimento centrale: si tolgono pedali e cartuccia e si inserisce al suo posto il gruppo; comprende già le corone e le pedivelle; è applicabile su movimenti centrali compresi fra 68 e 73mm C’è poi un cavo che va al manubrio dove si devono montare cruscottino e pulsantiera Un altro cavo va al sensore di velocità di rotazione sulla ruota posteriore e c’è un cablaggio per la batteria Il kit accetta qualsiasi batteria a 48V ma è possibile acquistarlo con la batteria Nelle prove ho utilizzato una batteria da 10.4Ah 500Wh 48V Il kit viene fornito in versione a corona singola o tripla La linea di catena viene rispettata perfettamente ma c’è un piccolo disassamento verso l’esterno del pedale di sinistra
Per le prove è stato montato su una bici da corsa Ducati-Bianchi da circa 12 kg di peso Questa bici è dotata di cambio a deragliatore Shimano Altus su pacco pignoni e catena, con uno sviluppo metrico da 1.48 a 8.21m : ce n’è per andare veloci (a 70ped/min si marcia a 34.5km/h) e per andare lenti in salita (a 50ped/min si procede a 4.5km/h) Il peso complessivo con il kit montato e la batteria diventa 18.3kg
Il display mostrato nel test non è quello attualmente di serie (che è a cristalli liquidi molto ben leggibile anche in piena luce) ma il futuro modello con schermo a colori Le cifre sono grandi e ben leggibili in ogni condizione e vi si leggono i consueti parametri di velocità e km percorsi, i valori da ciclocomputer e lo stato di carica della batteria (che si è rivelato preciso e attendibile) Una pulsantiera posta vicino alla manopola sinistra consente l’accensione della centralina, il cambio di livello e la commutazione dei parametri visualizzati Ci sono interessanti pagine di configurazione dei vari parametri Questo cruscottino (ma non quello attuale a cristalli liquidi) può essere connesso allo smartphone per fornire ulteriori indicazioni e fungere da navigatore: in questo caso la “prossima svolta” viene indicata anche sul cruscottino
La sensibilità del torsiometro è regolabile su 5 livelli più il livello “zero” cioè assistenza disattivata Il contributo del motore arriva, col livello 5, al 400% dello sforzo muscolare impresso ai pedali: praticamente si può marciare in piano con uno sforzo modestissimo L’assistenza cessa inesorabilmente a 27.0km/h Con ognuno dei livelli si può raggiungere la velocità massima, ma con sforzi via via crescenti Non è presente (per ora) l’uscita di alimentazione delle luci L’avvio dell’assistenza avviene dopo 45° (0.125 giri di pedale) : evita partenze indesiderate del motore (tipicamente ai semafori) ma penalizza leggermente le ripartenze in salita La risposta del sensore è rapida ma con un ottimo compromesso che consente di non avvertire “onde” di potenza alle basse cadenze di pedalata; anche nelle cambiate la risposta è rapida e non si sente la mancanza del sensore sulla levetta del cambio La mia impressione d’uso è che alla Hillraser abbiano trovato un ottimo equilibrio nella risposta del sensore di sforzo: efficace nel “copiare” le variazioni di spinta sui pedali, potente ma mai aggressivo La potenza del motore viene evidenziata nel test di accelerazione: 9” netti per percorrere i primi 50m e già dopo 30 metri si raggiunge la velocità di cut-off
Nel traffico è risultato docile e potente; non ho mai riscontrato variazioni indesiderate della spinta
In salita si comporta benissimo: si percorre il cavalcavia al 4% a 23.0km/h applicando ai pedali solo il peso della gamba Sul 10% si sale a 18.2km/h con uno sforzo pari a quello necessario in piano: 75W La ripartenza è agevole e non richiede impegno Sul 20% sono salito a 11.8km/h con 82W sui pedali utilizzando un rapporto pari ad un monocorona con il pignone più grande (simulando perciò l’applicazione su una bici turistica); utilizzando la corona più piccola disponibile ed il pignone più grande sono salito a 7.2km/h ma con sforzo quasi nullo Il 27% non è il limite per questo motore: simulando anche qui il rapporto da salita turistico, sono salito con 84W muscolari a quasi 9km/h Usando prima corona e primo pignone ho percorso la rampa a 6.3km/h ma con sforzo pari a quello in piano (nel test c’è l’impietoso confronto con la salita percorsa solo in muscolare) Veramente un ottimo scalatore
La forza della camminata assistita (che è presente) dipende dal rapporto inserito ma non è mai troppo potente
Ho eseguito delle prove di autonomia ma sono poco significative in termini di chilometri perchè dipendono dalla bici che motorizziamo A livello 1 ho viaggiato a 22.5km/h con 98W muscolari ed un consumo di appena 3.58Wh/km (per la cronaca ho percorso 134km) A livello 5 ho viaggiato a 25.1km/h con 74W muscolari ed un consumo di 5.23Wh/km (per quasi 92km) Ovviamente la scorrevolezza della bici ha giocato a favore, ma il gruppo risulta comunque di buon rendimento
La marcia in coppia è molto agevole per la presenza del sensore di sforzo che ci consente di regolare in modo naturale e progressivo il contributo del motore
Ovviamente la marcia su fondi sterrati dipende sostanzialmente dal tipo di bici, ma si può notare che la “naturale” regolazione della spinta del motore e la possibilità di ridurre con i vari livelli di assistenza la sua “irruenza”, rende questo kit molto adatto ad un utilizzo anche su fondi difficili e/o scivolosi
Il kit è omologato per le normative europee La garanzia è di 2 anni (sulla batteria 1 anno)
Il prezzo, senza batteria, è attualmente 678€ per chi è socio FIAB (e forse per chi è iscritto a Jobike)
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Qui c’è la consueta SCHEDA con il riassunto delle caratteristiche principali Le voci in blu sono relative alla ciclistica, perciò dipendono dalla bici su cui viene montato il kit e sono riportate solo per maggior comprensione dei risultati del test
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COMPOSIZIONE KIT
Il kit è del tipo con motore sul movimento centrale ed è dotato di sensore di sforzo esercitato sui pedali
Il kit comprende ovviamente il gruppo motore, poi ci sono le pedivelle a perno quadro , i cablaggi, il cruscottino con relativa pulsantiera e il sensore della velocità di rotazione della ruota posteriore Vengono fornite anche le corone potendole scegliere fra una estesa gamma di numero di denti; l’attacco delle corone è standard perciò si possono montare i valori che più ci servono anche dopo l’acquisto
Il kit viene venduto con o senza batteria; se con batteria viene fornito anche il relativo supporto e il caricabatterie Tendono comunque a non fornire la batteria
MONTAGGIO
Il gruppo motore va a sostituire il movimento centrale
Si tolgono pedali e cartuccia e si inserisce al suo posto il gruppo; comprende già le corone e si “appoggia” al telaio della bici che funge da “antirotazione”
C’è poi un cavo che parte dal gruppo motore e va al manubrio dove si devono montare cruscottino e pulsantiera
Un altro cavo va al sensore di velocità di rotazione della ruota posteriore e poi c’è un altro cablaggio per la batteria
Questa è la tabella di compatibilità con i movimenti centrali che devono essere compresi fra 68 e 73mm
ecco l’effetto che fa una volta montato
GRUPPO MOTORE
Costruito completamente in Italia nello stabilimento della Hillraser-SME, ha una configurazione “classica” con riduzione interna dei giri motore ad ingranaggi, ingloba la centralina e il sensore di sforzo; ovviamente ingloba il movimento centrale Viene fornito in versione monocorona oppure con doppia o tripla (come quello del test)
Il motore –secondo una tendenza che va via via espandendosi - è alimentato a 48V, garantendo così un più ampio range di numero di giri in cui mantiene un rendimento elevato
Queste sono le specifiche fornite dal Costruttore
Si parla di 90Nm ai pedali con una cadenza massima di 120 pedalate al minuto
La linea di catena risulta molto favorevole perchè il montaggio di questo gruppo motore non ne modifica la posizione (vedi foto del paragrafo successivo “ciclistica”) Difatti il motore rimane dentro l’ingombro del movimento centrale e c’è una scatola piatta sulla sinistra che contiene gli ingranaggi di riduzione
Qui si vede bene l’ingombro visto da sotto (e si vede la piastra antirotazione che lo vincola al telaio della bici)
L’inconveniente di questa forma costruttiva è un pò di disassamento verso l’esterno del pedale sinistro: Il punto di attacco del pedale risulta, dall’asse del telaio, di 97mm a destra e di 106mm a sinistra Per dare un valore di confronto: i pedali della mia cargo (3 corone) hanno uno scostamento dall’asse telaio di 84mm sia a destra che a sinistra Le pedivelle che vengono fornite hanno però una certa curvatura verso l’esterno: usando pedivelle dritte si potrebbe guadagnare una manciata di millimetri Devo però dire che, nell’uso pratico, questa differenza non si avverte e potrebbe dar fastidio solo a chi pratica ciclismo a livelli elevati
Il gruppo motore si può avere anche con corona singola, da abbinare ai pacchi pignone con grande escursione del numero di denti seguendo la tendenza meccanica che si sta diffondendo Le corone sono “standard” ed i pignoni ovviamente sono quelli che abbiamo scelto sulla bici da elettrificare E’ perciò possibile personalizzare bene il range dei rapporti in funzione del proprio utilizzo
Il peso del gruppo è inferiore ai 4kg ; per calcolare quanto peso si aggiunge alla bici bisogna però sottrarre a questo valore il peso del movimento centrale, delle corone e delle pedivelle
La centralina è contenuta nel gruppo, in una posizione separata termicamente dal motore
La centralina è dotata di autospegnimento ed è possibile modificare il tempo di intervento (di default è 5 minuti)
Durante la marcia il motore è silenzioso, ma non inavvertibile; sotto sforzo la rumorosità praticamente rimane invariata
Modello - rumore in marcia
CICLISTICA
Le caratteristiche dipendono ovviamente dalla bici su cui viene montato il kit Faccio comunque una sintetica descrizione della bici utilizzata nel test per fornire dati utili ad una migliore comprensione delle caratteristiche di questo Kit
Il telaio è “da corsa” ed è prodotto dalla Bianchi in collaborazione con la Ducati Energia E’ omologato come BDC
Il telaio è in alluminio e il peso totale della bipa (perciò compreso gruppo motore, batteria, cruscottino e cablaggi) 18.3 kg; la batteria partecipa al peso con 3 kg giusti e il gruppo motore pesa meno di 4 kg La rigidità del telaio è notevole; di pari passo, considerando anche la piccola sezione dei pneumatici, la loro elevata pressione ed il sellino duro e stretto, la sua capacità di assorbire le irregolarità stradali è ... nulla; molto consigliabile usare pantaloncini col pannolino ... ehm si dice “col fondello” MA .... !!! tutta la propria energia muscolare finisce dritta sulla ruota posteriore con un rendimento molto elevato Vi confesso che, dopo i primi cento chilometri in cui “sentivo” questa scomodità, è subentrata una specie di assuefazione al telaio molto reattivo, alla sensazione di “sentire” l’asfalto nello sterzo per una guida precisissima e al piacere di sentire che ogni variazione di sforzo arrivava immediatamente alla ruota Quando è stato il momento di restituire la bipa (e l’ho fatto con un ultimo percorso di 60km) e sono risalito sulla mia pieghevole “da treno” mi sembrava avesse il telaio di gomma e ho subito rimpianto la Ducati
L’unica concessione di questa bici da corsa motorizzata al mondo delle bipa turistiche è il manubrio che non è ricurvo ma è dritto, tipo MTB
Il cambio è uno Shimano Altus a deragliatore su corona e su pacco pignoni Ci sono perciò 3 corone e 7 pignoni
Gli innesti sono molto rapidi e precisi in entrambe le direzioni, anche se azionati sotto sforzo
Il comando dei cambi è – sempre Shimano - del tipo a doppia levetta
Il range dei rapporti ha una elevata estensione Lo sviluppo metrico va da 1.48 a 8.21m : ce n’è per andare veloci (a 70ped/min si marcia a 34.5km/h) e per andare lenti in salita (a 50ped/min si procede a 4.5km/h)
queste sono le tabelle relative alla corona più grande (42 denti) e a quella più piccola (22 denti)
La stabilità in marcia è ottimale, anche a velocità elevate (testata fino a 59.2 km/h senza il minimo problema anzi con grande piacere) La presenza del gruppo motore e della batteria sono praticamente inavvertibili dal punto di vista della stabilità
I pneumatici sono da 28” x 1 5/8” x 1 ¼” e si gonfiano fino a 6.2bar
I freni sono V-brake all’anteriore e al posteriore
Le leve sono robuste e morbide da azionare; non ci sono i sensori di cut-off come sempre su bipa con controllo dello sforzo sui pedali Il freno anteriore è comandato dalla leva sinistra
La frenata è potente e modulabile soprattutto quando la velocità è elevata; il loro comando è un pò duro (come in tutte le BCD) Lo spazio di fermata da 25 km/h è di 3.80m ma se si esagera ci si rovescia in avanti e tende a intraversarsi al posteriore: occorre un pò di “manico” per controllarla Quando la velocità è elevata, la frenata diventa ancora più modulabile e non c’è più la tendenza al ribaltamento in avanti; difficile anche il bloccaggio della ruota posteriore: la frenata è completamente diversa da quella ad andatura tranquilla: è proprio una bici da corsa e non da città ! Su discese lunghe i freni “mordono” benissimo senza manifestare surriscaldamenti precoci
Con una simile bici si viaggia senza assistenza a 27-28km/h Con un peso poco superiore ai 18kg, questa bipa si porta assai agevolmente sulle scale ed in treno
Hillraser HR002 - trasporto su scala
BATTERIA
Il kit viene fornito abitualmente senza la batteria, ma su richiesta hanno disponibili alcuni modelli di batteria con montaggio su tubo obliquo o sul portapacchi posteriore Interessante notare che si può collegare a batterie non proprietarie a 48V, purchè adatte alle elevate correnti di spunto di questa motorizzazione In questo caso la centralina non dialoga con il BMS della batteria e non ne controlla lo stato di carica ed eventuali anomalie
Nelle prove ho utilizzato una batteria da 10.4Ah 500Wh 48V
Sulla batteria è presente il classico indicatore di carica attivabile tramite pulsante
CABLAGGI
Essendo un kit, la cura nei cablaggi e la loro visibilità dipende da come vengono realizzati (è complesso farli passare all’interno del telaio)
Anteriormente c’è un unico cavo che arriva dalla centralina e che va al cruscottino (nella foto è quello che compie una S); dal cruscottino parte un altro cavo che va alla pulsantiera
Questo è il collegamento fra gruppo motore e batteria
Un altro cavo di piccola dimensione parte dal gruppo motore e va al sensore di rotazione della ruota posteriore Il supporto del sensore ha una notevole regolabilità e si adatta facilmente a forcelle di varia foggia Il sensore è dotato di un led che ne segnala il funzionamento: utile per una rapida diagnosi di eventuali malfunzionamenti
L’effetto finale del montaggio di questo kit è questo:
COMANDI e REGOLAZIONE DELL’ASSISTENZA
Il kit è dotato di un display con uno schermo ampio e ben leggibile anche in pieno sole : è a cristalli liquidi monocromatico Col buio rimane ottimamente leggibile perchè correttamente retroilluminato
..... ma sulla bipa in prova non c’era montato questo modello, bensì il nuovissimo display a colori Fermate l’entusiasmo: è ancora un prototipo e non è ancora disponibile per la vendita
Le cifre sono grandi e i simboli ben leggibili anche in pieno sole (ma un pò meno di quello attuale a cristalli liquidi) Vi si leggono la velocità istantanea (con cifre grandi), il livello di assistenza selezionato, la potenza erogata dal motore, l’ora, lo stato di carica espresso sia con una barra analogica sia con una indicazione numerica che può essere la tensione oppure la percentuale di carica La visualizzazione della velocità istantanea può essere commutata su velocità media e velocità massima Nella riga in basso ci sono le informazioni da ciclocomputer (trip-odo-run time) commutabili
Al cruscottino è collegata una pulsantiera che si posiziona a sinistra sul manubrio, a tiro di pollice (nella foto: la levetta che si vede è quella del cambio e non ha niente a che vedere con la pulsantiera)
I pulsanti per il cambio di livello (+ e -) sono grandi e si percepiscono bene al tatto Il pulsante “mode” e quello di accensione sono rilevati ed anche loro si identificano molto facilmente senza guardare ... perciò anche di notte; li ho trovati però un pò piccoli Indossando i guanti, i comandi per il cambio di livello risultano comodi ed identificabili; un pò meno quelli di accensione e Mode
Di notte il display è molto ben leggibile mentre i pulsanti non sono retroilluminati (nella foto si vede anche come indica la batteria completamente scarica)
L’indicazione del livello della batteria è di tipo voltmetrico mediato; nell’uso pratico si è rivelata sufficientemente precisa ed affidabile (a me è piaciuto poter selezionare la visualizzazione della tensione con cui mi regolo bene per capire lo stato di carica)
Una pressione prolungata sul tasto “-“ avvia la camminata assistita
All’accensione della bipa, compare il logo della Hillraser
Sono presenti delle pagine per la configurazione: molto utili
Qui la pagina per configurare l’autospegnimento della centralina, il tipo di indicazione dello stato di carica della batteria ed il settaggio dell’orologio; è anche possibile cambiare il tipo di visualizzazione da digitale ad analogico (che è meno “preciso” ma ha il vantaggio di una consultazione a “colpo d’occhio”)
Nella pagina successiva si può configurare il diametro della ruota e inserire una password per poter avviare l’assistenza (con funzione antifurto ... ma che a parer mio non evita che il ladro non tecnologico rubi la nostra bipa salvo poi accorgersi – ormai per noi troppo tardi – che non la può utilizzare)
Ci sono altre due pagine con utili informazioni relative al viaggio ed allo stato della batteria
E, da ultima, la pagina con l’indicazione della versione del software e dei dati identificativi della bipa
Questo display (ma non quello a cristalli liquidi attualmente fornito) può collegarsi via bluetooth (perciò senza cavi) con il nostro smarphone dove una App dedicata funziona come navigatore e può visualizzare i dati elettrici istantanei con più dovizia di quanto faccia il display sul manubrio Se siamo connessi alla App in funzione navigatore, al posto della potenza, sul display viene visualizzata la prossima svolta
MODALITA’ DI ASSISTENZA
La motorizzazione Hillraser utilizza il sensore di sforzo applicato ai pedali (il “torsiometro”), perciò la regolazione dell’assistenza è ottenuta esercitando muscolarmente una maggiore o minore pressione sui pedali: più si spinge più ci mette il motore La sensibilità di questo sensore viene regolata tramite 5 livelli selezionabili con i pulsanti a manubrio E’ possibile disattivare l’assistenza elettrica (livello zero) ed è presente la camminata assistita (detta “walk”)
I livelli di assistenza forniscono un aiuto che raggiunge il 400%: in pratica basta un modestissimo sforzo per ottenere una buona spinta dal motore L’assistenza continua ad essere attiva fino a circa 120 pedalate al minuto; al di sopra il motore continua a girare ma a vuoto perché interviene il dispositivo di ruota libera che lo stacca dal cinematismo della bici Superati circa i 25-26km/h (con qualsiasi rapporto) l’assistenza si affievolisce e cessa del tutto inesorabilmente a 27.0 km/h Il riattacco è dolce ed immediato In piano si percepisce poco la variazione di spinta fra i vari livelli di assistenza ( si sente dopo alcuni chilometri in termini di stanchezza muscolare) ; in salita invece la differenza è nettissima Il sensore di sforzo è pronto e non ci sono problemi nelle cambiate: basta alleggerire la pedalata come si fa su una qualsiasi bici muscolare; non si sente perciò la mancanza di un sensore sulle leve del cambio
La velocità di marcia risente sensibilmente delle condizioni della strada perché, a differenza dei sistemi a controllo della rotazione dei pedali, non c’è una compensazione “automatica” della potenza erogata dal motore ma essa è sempre proporzionale alla spinta sui pedali; ovvero se incontriamo un po’ di vento, bisogna spingere di più altrimenti la velocità di marcia scende inesorabilmente di molti chilometri all’ora: proprio come succede su una bici muscolare
Con ognuno dei livelli di assistenza si può raggiungere la massima velocità ma con sforzi crescenti applicati ai pedali
AVVIO DELL’ASSISTENZA
Per ottenere la partenza del motore bisogna accendere la centralina con il comando sulla pulsantiera a manubrio e iniziare a spingere sui pedali (ricordo che, come con tutti i sistemi a torsiometro, l’accensione va fatta senza tenere i piedi sui pedali perchè in quel momento la centralina esegue la calibrazione e il peso del piede la falserebbe)
L’avvio dell’assistenza avviene dopo 45° (0.125 giri di pedale) Questo ritardo evita partenze indesiderate quando si è fermi ai semafori con un piede sul pedale
Hillraser HR002 - avvio assistenza al banco
Hillraser HR002 - avvio assistenza su strada
Al cessare della spinta sui pedali la risposta del motore è immediata: il motore scende subito di potenza ma lo fa in modo progressivo per cui, se si riprende la spinta con i pedali, il motore è già lì pronto ad assisterci
Anche il riattacco del motore dopo un rallentamento non ha ritardi sensibili, ma è morbido e senza “spigolosità”
A bassa cadenza di pedalata, l’assistenza non va mai “ad onde” perciò il motore spinge in modo rotondo su tutto l’arco della pedalata Assiste anche a bassissime velocità di pedalata: immagino sia un vantaggio derivato dalla tensione di alimentazione a 48V
La mia impressione d’uso è che alla Hillraser abbiano trovato un ottimo equilibrio nella risposta del sensore di sforzo: efficace nel “copiare” la spinta e soprattutto le variazioni di spinta che applichiamo ai pedali, potente ma mai aggressivo
ACCELERAZIONE
Ecco il consueto grafico della velocità in funzione della distanza percorsa e del tempo
Nella prova ho raggiunto il traguardo dei 50m partendo da fermo in 9 secondi netti Ci stiamo abituando ad accelerazioni poderose e questo kit abbassa ancora il record ! La velocità di uscita è di 26.7 km/h ma si vede dal grafico che dopo 30 metri già interviene l’inflessibile cut-off tachimetrico
Ai semafori si schizza via !!!
NEL TRAFFICO
La spinta del motore è potente ma facilmente controllabile variando la spinta sui pedali Non ho mai rilevato variazioni indesiderate della potenza del motore nemmeno prendendo buche o cordoli: il sistema media bene l’indicazione che viene dal torsiometro Beh con un telaio da corsa la reattività e la maneggevolezza sono assicurate ... ma questo non attiene alla motorizzazione L’avvio è pronto e potente Dato che è necessario un certo angolo di rotazione dei pedali per attivare l’assistenza, non ci sono problemi a tenere il piede sul pedale quando si è fermi ai semafori
COMPORTAMENTO IN SALITA E PENDENZE SUPERABILI
Come per ogni motorizzazione centrale, sono molto importanti i rapporti del cambio a cui si collega
Questo kit ha il grande vantaggio di poter montare anche una tripla corona che consente di estendere molto il range di velocità a cui si può marciare con elevato rendimento elettrico e muscolare visto che motore e gambe agiscono sul medesimo asse dei pedali (vedi paragrafo “ciclistica” per il range dei rapporti utilizzati sulla bipa in prova)
Ecco la tabella degli sforzi necessari sulle varie pendenze e le velocità relative
La partenza in piano può avvenire anche con sforzo lievissimo e anche con marce lunghe;
Il cavalcavia al 4% viene superato ... senza quasi accorgersene ... a 23.0 km/h con il solo peso della gamba scaricato sui pedali (70W) Ho utilizzato il medesimo rapporto usato in piano La ripartenza richiede, per poco tempo, uno sforzo minimo pari a 22kg sempre con il medesimo rapporto da pianura
Hillraser HR002 - cavalcavia 4 %
La salita di prova al 10% si supera a 18.2km/h con la terza corona ed il quarto pignone Richiede uno sforzo di 72W che è quanto utilizzo normalmente in piano La ripartenza , scalando un solo rapporto (3.a corona 3.o pignone), reclama una spinta di 34kg ma solo per il tratto necessario a far partire il motore
Hillraser HR002 - salita 10 %
Sul tratto al 13.5% ho utilizzato la seconda corona il quarto pignone (ho cambiato corona per non forzare ad angoli eccessivi la catena); sono salito a 14.8km/h sempre con il medesimo sforzo di 72W La partenza richiede (scalando un ulteriore rapporto) 35kg ma sempre per un brevissimo tratto
Hillraser HR002 - salita al 13.5 %
Sul 17% ho utilizzato la seconda corona ed il terzo pignone; questo rapporto è l’equivalente del pignone più grande se ci fosse stata solo la corona da 42 denti; ovvero è il rapporto più corto che avremmo utilizzando la monocorona La velocità è stata di 12.7km/h con uno sforzo di 77W La cadenza di pedalata risulta ancora molto agile: 74ped/min
La ripartenza (eseguita senza scalare ulteriormente marce) ha richiesto una spinta di 40kg, sempre per un breve tratto Qui si comincia però a sentire il ritardo nell’avvio dell’assistenza che sinceramente preferirei minore proprio per facilitare le ripartenze in salita
Hillraser HR002 - salita al 17%
Come abbiamo visto, anche su salite impegnative come il 17% si sale veloci e con disinvoltura, con sforzi paragonabili a quelli che si fanno in piano: si può perciò pensare di affrontare salite anche molto lunghe senza affanni Ovviamente il consumo sale vertiginosamente e diventa obbligatorio avere una batteria di elevata capacità (e di elevata corrente massima erogabile !)
Anche sul tratto al 20% ho utilizzato 2.a corona e 3.o pignone e sono salito a 11.8km/h con uno sforzo di 82W Anche su questa salita, la cadenza di pedalata è rimasta vivace (69ped/min) per l’ancora notevole velocità di marcia La ripartenza (eseguita ancora una volta col rapporto 2/3 per simulare il “monocorona”) ha richiesto 46kg: sensibile ma ancora sopportabile Ammirate nel filmato la partenza ... come se fossi in pianura ... e come salgo ... come se pedalassi sul lungomare
Hillraser HR002 - salita al 20%
Ho provato poi a salire con il rapporto più corto: corona 1 e pignone 1 La velocità è scesa a 7.2km/h ma lo sforzo è stato quasi nullo
Per un motore così il 27% non è il limite estremo ! Ma purtroppo io non ho a disposizione salite ancora più ripide Ho voluto usare ancora una volta la 3.a corona e il 2.o pignone per simulare il “monocorona” E sono salito – con 84W – ad 8.9km/h ! La ripartenza mi ha richiesto 60kg: è un valore un pò alto ma ancora raggiungibile staccando però il “latoB” dalla sella per qualche istante fino a che il motore non inizia a “tirare” con autorevolezza
Ho anche fatto la medesima prova con la corona 1 e il pignone 1, sfruttando perciò tutte le possibilità della tripla anteriore La velocità è scesa a 6.3km/h ma lo sforzo è tornato quello che uso in pianura !!!!! Anche la ripartenza ha richiesto uno sforzo sopportabilissimo: 34kg
Alla fine del filmato ho anche messo la prova, partendo dal piano perciò affrontando la salita già con una certa velocità, eseguita senza assistenza elettrica: mi ha richiesto uno sforzo abbondante e la marcia è risultata “ad onde” nell’arco della pedalata : il confronto è impietoso rispetto alla prova con il motore attivo ! (ovviamente ho utilizzato corona 1 e pignone 1)
Hillraser HR002 - rampa al 27%
In conclusione : questo kit si è dimostrato veramente ottimo sui percorsi in salita Ed anche molto docile a seguire le nostre variazioni di spinta sui pedali
Anche con una bici monocorona e con pacco pignoni da turismo garantisce di poter superare pendenze molto dure con uno sforzo limitato e sostenibile a lungo
CAMMINATA ASSISTITA
Si può attivare la funzione di “camminata assistita” tenendo premuto il pulsante “-“ per più di un secondo Poichè la spinta del motore passa dal cambio, anche la camminata assistita risente del rapporto inserito: per avere una buona spinta su ostacoli o in salita occorre perciò innestare un rapporto molto corto La potenza è buona ma non troppo: sulle salite ripide fa salire la bipa ma non riesce a “tirarci su” Consideriamo che ho fatto le prove con una bici da 11 chili; con un modello turistico e magari le con bagaglio a bordo potrebbe andare in crisi se la pendenza diventa forte
Hillraser HR002 - camminata assistita
VELOCITA’ e AUTONOMIA
Trattandosi di un kit non posso eseguire delle vere prove di autonomia perchè dipendono molto dalla bici su cui viene installato: scorrevolezza meccanica, attrito ruote e posizione in sella più o meno inclinata possono fare una sostanziosa differenza Ancora di più, essendo la batteria a scelta del Cliente, ci possono essere differenze di capacità ... abissali
Le prove che ho fatto, dunque, non hanno valore come chilometri percorsi, ma come velocità di marcia, sforzo fisico necessario e andamento della velocità lungo la scarica
La prima prova è stata eseguita con il livello 1 di assistenza La velocità di marcia è stata, per tutto l’arco della scarica, di 22.5km/h e con uno sforzo muscolare di 98W (è uno sforzo da ciclista in forma ... che arriva a destinazione sudato) Il consumo è stato di 3.58Wh/km ma con temperatura estiva e con una bipa sicuramente scorrevole e leggera
La seconda prova è relativa al più alto livello di assistenza : il 5.o Qui la velocità tipica è salita a 25.1km/h con uno sforzo di 74W: non si suda e non ci si stanca anche su percorsi lunghi Il consumo è però diventato 5.23Wh/km ; è un consumo molto basso in virtù della tipologia di bici su cui era montato il kit
In ogni caso sembra che il rendimento di questo gruppo motore sia elevato e ci consente autonomie ragguardevoli anche a sforzo contenuto
MARCIA IN COPPIA
La marcia in coppia è molto agevole per la presenza del sensore di sforzo che ci consente di regolare in modo naturale e progressivo il contributo del motore Si può uscire con compagni “muscolari” senza problemi adattandosi facilmente alle loro prestazioni
MARCIA SU FONDI STERRATI
Ovviamente la marcia su fondi sterrati dipende sostanzialmente dal tipo di bici (perciò telaio, gomme e ammortizzatori) su cui installiamo questo kit Ma si può notare che la naturale regolazione della spinta del motore e la possibilità di ridurre con i vari livelli di assistenza la sua “irruenza”, rende questo kit molto adatto ad un utilizzo anche su fondi difficili e/o scivolosi
PEDALABILITA’ AD ASSISTENZA DISINSERITA – SCORREVOLEZZA
La scorrevolezza al banco risulta buona: il motore è dotato di ruota libera che sgancia il motore dai pedali e non oppone resistenza alla marcia La rotazione dei pedali è invece leggermente frenata; è veramente poca cosa e si può pedalare molto agevolmente senza assistenza elettrica
Hillraser HR002 - scorrevolezza ruote
Poichè stiamo provando un kit, non è significativa la consueta misura dello sforzo senza assistenza a 18km/h perchè dipende sostanzialmente dal tipo di bici su cui andremo a montarlo Comunque, con questa bici, ho misurato uno sforzo di 85W a 18km/h e di 143W a 25km/h: il gruppo motore frena un pochino la rotazione dei pedali ma anche la prova strumentale dice che l’attrito è limitato a pochi watt Con una simile bici come base per l’elettrificazione si può usare l’assistenza praticamente solo in salita o in presenza di vento contrario
IMPIANTO LUCI
Sulla bipa utilizzata non era presente alcun impianto di luci (ho solo montato delle lucette a batteria per essere visto)
In questo momento non è presente sul kit una uscita per alimentare le luci, ma forse in futuro verrà implementata
CERTIFICAZIONI, GARANZIA E PREZZI
Le certificazioni sono ovviamente limitate al solo Kit e l’omologazione generale si dovrebbe eseguire a kit montato su una bici (principalmente per la “compatibilità elettromagnetica” che può essere influenzata dal cablaggio) E’, comunque, completamente a norma per le leggi europee
La garanzia è di 2 anni Sulla batteria, se fornita dalla Hillraser, la garanzia è di 1 anno
Per chi è socio FIAB (e forse anche per chi è iscritto a Jobike) il prezzo è attualmente di 678€ senza batteria
CONSIDERAZIONI SULL’UTILIZZO
E’ un kit facile da montare ed adattabile a molti tipi di telaio anche biammortizzati
Ha il vantaggio di essere un sistema “aperto” perciò alimentabile con la batteria che si preferisce, anche non acquistata direttamente alla Hillraser
Trova il suo impiego più naturale su MTB o per chi desidera percorrere salite molto impegnative, ma è pienamente usabile anche in ambito cittadino, soprattutto in città vallonate E’ ben fruibile anche su percorsi con molta pianura dove l’elevata sensibilità del torsiometro può limitare a valori molto bassi lo sforzo muscolare richiesto
La risposta del motore è sempre corretta e mai brutale, anche se la potenza è invece elevata: si utilizza con piacere in ogni circostanza
In definitiva è un kit usabile bene in tutte le situazioni
Il suo peso non è particolarmente basso : bisogna tenerne conto se si vuole ottenere una bipa da trasportare spesso in treno
La sua elevata coppia lo rende molto adatto anche all’applicazione su modelli cargo o su tricicli da trasporto
NOTA
Tutti i dati sono ottenuti col mio peso a bordo: 75kg vestito e con gli accessori tipo navigatore satellitare e fotocamera
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Pix fantastico test lo asspettavo da tempo, mi spiace per le luci speravo che ci fossero
2009 Esperia al piombo Comperata 349 euro venduta 100 euro 2014 Bottecchia be 2 Lady fatti 3972 Km da agosto Comperata 500 euro venduta 100 euro 2016 Bipa artigianale Miura72 full mot BBS01 febbr fatti circa 10.772 Km 2017 Winora Sinus Dyo-9 da Luglio fatti 11272 Km Bosch Gen 2 Active Line 40 Nm 2019 Telaio Cube motore HillRaser 250W 48V Novem fatti 9272 Km, con il motore BBS02 750W 48V 986 Km 2023 Conway Cairon Suv FS 5.7 da Aprile fatti 3272 Km Bosch Gen 4 Performance Line CX 85 Nm
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
la lettura di questa recensione è sconsigliata a coloro che hanno acquistato una bipa a 36 volt negli ultimi mesi !!
Sergiom2
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Inserito il - 23/09/2019 : 19:18:32
Certo che un centrale da 48v con tripla corona sale ovunque... Però: Sul 17% 12.7km/h con uno sforzo di 77W La Milano sul 17% sale a 14,9 kmh con 15 kg di sforzo. 15 kg a quanti Watt corrispondono?
Sergiom2
Utente Master
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Inserito il - 23/09/2019 : 19:22:48
claudio02 ha scritto:
27% senza assistenza
Una qualsiasi bici muscolare con 3 corone è in grado di salire partendo dal piano! Solo che se la salita fosse stata più lunga si sarebbero fermate entrambe.
Ho letto con piacere l'accurata recensione. Io ho montato il kit Hill Raser (motore 250W, tripla corona e batteria da 630Wh) sulla mia bici da viaggio a inizio 2018 e da allora ho percorso circa 6700Km. Sono totalmente soddisfatto sia della funzionalità sia delle prestazioni. Essendo un cicloturista, non ho alcuna velleità in termini di prestazioni; il mio scopo è arrivare a sera alla meta anche se incontro qualche imprevisto (un colle in più da scavalcare) o decido di allungare il percorso per visitare un paese arrampicato in cima a un bricco. Il motivo per cui ho deciso di passare alla pedalata assistita è stato il fatto che la mia bici in assetto “vacanza” arrivava a pesare più di 50Kg (bici + bagaglio) e questo comportava che anche normali salite 6 – 10% diventassero una prova estenuante. Il kit motore, anche se ha comportato un ulteriore aumento di peso, ha risolto alla grande i miei problemi. In generale utilizzo l’ausilio del motore quasi esclusivamente in salita. In piano, se riesco a pedalare ad almeno 15Km/h ne faccio volentieri a meno e mi godo il paesaggio. In piano non ho notato grande differenza in termini di scorrevolezza rispetto a prima. Anche in salita comunque utilizzo quasi esclusivamente il primo livello di assistenza, che a me risulta essere un aiuto del 35% . Trovo particolarmente utile il fatto che si possa avere un aiuto basso, perché permette di risparmiare al massimo l’uso della batteria. E’ un aiuto sufficiente per mantenere una velocità che mi permette di non ondeggiare troppo (8 – 10 Kmh). Il grosso vantaggio che io provo è il fatto che la pedalata diventa molto più “rotonda”, non mi porta cioè a stantuffare sui pedali. La differenza fra il primo e il secondo livello (50%) non è così eclatante, mentre cambia molto quando si passa al livello 3 (100%). Questo livello lo uso solo in caso di necessità, cioè se devo affrontare rampe particolarmente ripide o nei casi in cui mi voglio togliere rapidamente da situazioni potenzialmente pericolose quali tratti di strada stretta e trafficata, gallerie o viadotti. Con queste modalità arrivo a sera che generalmente ho ancora almeno metà della carica della batteria. Le mie tappe giornaliere sono di 80-100Km con dislivelli fino a 1600-1800m. Il record di autonomia della batteria l’ho realizzato a maggio di quest’anno. In tre giorni consecutivi ho percorso 164Km e superato un dislivello in salita di 4090m con una velocità media di 15,5 Kmh (in quell’occasione non avevo bagaglio). Il motore non mi ha mai dato problemi, sia in inverno a temperature prossime allo zero sia quest’estate in Montenegro con temperature che superavano i 45°C. L’unico appunto che mi sento di fare riguarda la funzione walk. Sul ripido e con la bici carica tende a disinserirsi e bisogna rilasciare e premere nuovamente il pulsante per farlo ripartire.
Bici + bagaglio = 50 Kg ? C'è qualche cosa che non va. Faccio anche io cicloturismo, da 45 anni, ma il mio bagaglio non ha mai superato i 17 Kg neppure quando mi portavo l'attrezzatura da campeggio e da cucina. Neppure se dovessi fare la Milano - Pechino mi porterei tanta roba. Del resto la foto è emblematica. Scusate se sono andato fuori tema, comunque grazie per la testimonianza.
@Giancarlo Gallerini: Complimenti! Se ti riuscisse postare qualche foto dei tuoi bei viaggetti! Per conoscere tanti altri luoghi. Grazie.
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
Mi associo sia ai complimenti che alla richiesta di luc_maz48 di foto e reportage dei tuoi viaggi! rsslcn, evidentemente si porta un albergo 5 stelle smontabile e provviste da sopravvivenza in un pamorama post atomico, ma se si trova bene, meglio così
Grazie per i commenti. Per quanto riguarda i reportage dei viaggi, ci sto lavorando e quanto prima pubblicherò qualcosa, ma non credo sia questa la sede adatta. Vi terrò informati.
Sergiom2
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Inserito il - 28/09/2019 : 20:19:24
Sergiom2 ha scritto:
@pixbuster Perché nelle tue prove a volte scrivi i Watt e a volte i kg? Nel caso specifico, che differenza c'è tra 77W e 15 kg?
Grazie per i commenti. Per quanto riguarda i reportage dei viaggi, ci sto lavorando e quanto prima pubblicherò qualcosa, ma non credo sia questa la sede adatta. Vi terrò informati.
C'è un'apposita area per le esperienze di viaggio, ci accontentiamo di qualche foto e qualche piccolo commento
Modificato da - andrea 104KG in data 28/09/2019 20:57:01
Eccomi qua Scusate tutti : ho avuto problemi tecnici col PC e l'ADSL e troppo poco tempo disponibile per risolverli E la domanda di Sergiom richiede una spiegazione un pò articolata che non potevo dare col solo uso dello smartphone
Innanzitutto mi complimento con Giancarlo: fare le cose che fai tu è il mio sogno !!! (anche se le farei su scala ridotta per ... limiti fisici) Spero anche'io che ci racconterai qualcosa dei tuoi viaggi
Sergiom: non ho capito bene il tuo commento sul fatto che una muscolare possa superare il 27% per un breve tratto Quando dici "si fermerebbero entrambe" intendi le muscolari o le elettriche? Nel caso della bici motorizzata Hillraser, con l'ausilio del motore, non si sarebbe sicuramente fermata se la salita fosse stata più lunga: il fatto che me lo fa dire è che durante la rampa la velocità aumentava (anche se poco) Perciò avrebbe potuto salire ancora per parecchia strada, limitata solo da un eventuale surriscaldamento del motore o dall'esaurimento della carica della batteria
Veniamo al discorso dei kg di spinta e dei Watt
C'è una formula che lega la spinta, la velocità di rotazione dei pedali, la lunghezza della pedivella e i watt In questa formula c'è anche un parametro che tiene conto del fatto che la spinta sui pedali (verticale) lavora su "bracci di coppia" diversi durante l'arco della pedalata
ovvero:
se non si hanno gli attacchi (e sulle nostre bipa non ci sono mai), la spinta della gamba è verticale, ma il pedale gira e quando è nella parte alta fa una leva corta rispetto all'asse del movimento centrale Invece, quando è orizzontale, si usa tutta la lunghezza della pedivella e si genera perciò una coppia più alta sull'asse
L'effetto è che la "coppia motrice" che generiamo sui pedali ha un andamento ad onda
Se avessimo gli attacchi il grafico cambierebbe così (si chiama "pedalata rotonda" a differenza di quella senza attacchi che si chiama "pedalata quadra")
Per avere lo stesso valore medio di potenza, con la pedalata "rotonda" occorre spingere con meno forza (ma per più tempo) Ecco : la formula che uso tiene conto anche di questo parametro
Nella tabella "dinamometrica" ci sono sempre indicati sia i kg sia i watt Poi nel testo uso a volte un parametro a volte l'altro Poichè il rapporto fra spinta e watt dipende dalla cadenza di pedalata, tendo ad citare i watt quando la cadenza è alta mentre parlo della spinta quando la cadenza è bassa Questo perchè, a cadenze basse i watt erogati calano ma lo sforzo che si fa sui pedali (per ottenere quei pochi watt) è elevato
Diciamo che a cadenza elevata per avere un certo numero di watt occorre sudare; a cadenza bassa si deve spingere con forza (e si dura poco tempo ...sempre sudando)
Confrontando la NCM MIlano e la Hillraser, sul 17% abbiamo HILLRASER 12.7km/h - 77W - 12kg - 74ped/min NCMMilano 14.9km/h - 94W - 15kg - 72ped/min
si fatica di più con la Milano
Se poi confrontiamo i dati ottenuti sul 20% si nota la "discrepanza" dovuta alla bassa cadenza di pedalata della Milano
ecco che si vede che la Milano richiede meno watt ma più sforzo sui pedali
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Sergiom2
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Inserito il - 29/09/2019 : 12:44:39
La Milano ha di serie una corona da 48 Io ho messo una 34 Che differenza ci sarebbe stata?
Sergiom2
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Inserito il - 29/09/2019 : 17:21:50
Però Confrontando la NCM MIlano e la Hillraser, sul 17% abbiamo HILLRASER 12.7km/h - 77W - 12kg - 74ped/min NCMMilano 14.9km/h - 94W - 15kg - 72ped/min
Un'ipotetica salita La Milano impiega il 17% di tempo in meno ma con più sforzo.
Alla fine mi sembra che i conti pareggiano.
Comunque mi sembra un bel motore che: 800 euro motore 500 euro di batteria Fanno 1300 euro Mettici 500 per una bici discreta Fanno 1800 euro Ma hai un centrale a 48 volt Molto meglio delle varie bici da 2000 euro a 36 volt.
Modificato da - Sergiom2 in data 29/09/2019 17:28:47
In realtà quando ho provato questa bici e avevo chiesto il prezzo veniva sui 1.100 lavoro di montaggio compreso. Questa estate ho chiesto ad uno che lo aveva montato e il prezzo che mi ha riferito è sempre quello. È un kit senza problemi di linea catena e con un comportamento lineare che Pix ha perfettamente descritto. Il disassamento delle pedivelle sul lato sinistro è un non problema. Corretta anche la bici su cui è stato montato perché i kit centrali e le bici full non vanno d'accordo. Su una BDC o su una mtb front compatibili è una scelta ottima.
Modificato da - SHILAH in data 29/09/2019 18:23:53
La Milano ha di serie una corona da 48 Io ho messo una 34 Che differenza ci sarebbe stata?
saresti salito in seconda con una cadenza di 87 pedalate al minuto e con una spinta di poco più di 12kg I Watt muscolari sarebbero stati uguali
.... alla fine mi sembra che i conti pareggiano
all'incirca parereggiano perchè in salita contano solo i wattora Che tu salga veloce con sforzo elevato o lento con sforzo leggero l'energia che si deve impiegare è sempre la stessa e dipende SOLO dal dislivello e dal peso di ciclita+bipa (ho scritto "all'incirca" perchè c'è l'attrito con l'aria che cambia con la velocità perciò se salgo veloce consumo, in realtà, di più)
Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"
Sergiom2
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Inserito il - 29/09/2019 : 23:58:56
Ok, quindi non c'è poi tutta sta differenza tra i due sistemi Comunque questo motore mi piace molto
Modificato da - Sergiom2 in data 30/09/2019 00:04:35
pixbuster ha scritto: C'è una formula che lega la spinta, la velocità di rotazione dei pedali, la lunghezza della pedivella e i watt In questa formula c'è anche un parametro che tiene conto del fatto che la spinta sui pedali (verticale) lavora su "bracci di coppia" diversi durante l'arco della pedalata
E' un problema che mi ero posto anch'io e dalle mie ricerche ho ricavato quanto segue, che illustro qui per completezza della discussione. Partiamo dal valore medio di spinta della gamba sui pedali. (ad esempio 22Kg come nel grafico illustrato). Questa forza genera una coppia motrice che dipende dal “braccio” della leva, in questo caso la lunghezza delle pedivelle (ad esempio 175mm). Si genera quindi una coppia pari a 22 * 0,175 = 3,85Kgm pari a 37,7685Nm [Newtonmetro]. La formula per passare dalla coppia alla potenza è la seguente:
P[W] = (Nm * 2#960; * rpm) / 60
che tiene conto della velocità di rotazione (rpm). Nel caso in esempio quindi avremo
P[W] = (37,7685 * 2#960; * 78) / 60 = 308,49W
La formula per passare dai Watt alla spinta (media) sui pedali è:
Può essere montato su una full ma c'è una piastra di fissaggio e il carter sinistro può andare a cozzare contro il carro posteriore
Il manuale di montaggio Hillraser prevede 2 opzioni per il blocco motore: 1) Fissaggio posteriore tramite staffa 2) Fissaggio anteriore tramite fascia di serraggio
Se si usa questo secondo metodo non dovrebbero esserci problemi a fissarlo su una full.
In ogni caso la staffa posteriore può essere adattata artigianalmente per renderla compatibile con il telaio. Io me ne sono fatta una così:
Grazie per i commenti. Per quanto riguarda i reportage dei viaggi, ci sto lavorando e quanto prima pubblicherò qualcosa, ma non credo sia questa la sede adatta. Vi terrò informati.
C'è un'apposita area per le esperienze di viaggio, ci accontentiamo di qualche foto e qualche piccolo commento
Pieghevole Hinergy Click 20", 36V 250Watt, 7vel. Batteria Long, con celle Samsung 36V 11,6 Ah. Tandem pieghevole Graziella 20", con Kit Bafang motore centrale BBS01 36V 250W 15A. -VENDUTO Agosto 2023!
Modificato da - luc_maz48 in data 23/10/2019 17:19:46
qualcuno ha testato il montaggio di questo kit sulle classiche rockrider del decatlhon? Ne avrei una che non uso più che è lì che aspetta di essere kittata :)
Puoi farlo ma solo il motore costa 800 euro... Mettici una batteria adeguata e vedi a quanto arrivi! Secondo me è da mettere su bici "serie" e non su una decathlon da 200 euro! Metteresti mai il motore di una Ferrari su una Panda del 1980?
non è vero... essendo un usufruitore ho contattato il responsabile del reparto e mi ha detto che causa covid hanno ridimensionato la produzione ma il progetto continua
Ciao Mauro, sono interessato a questo kit, come posso mettermi in contatto con la ditta produttrice? il sito è offline e anche le vecchie mail non sono più funzionanti
Buongiorno a tutti ho chiamato al telefono il titolare di Ekomobility il sig. Massimo Pivetti per info su hillraser, purtroppo questi motori non vengono più prodotti, la SME di cui hillraser era una piccolissima emanazione è stata venduta, e chi ha acquistato, la Dana incorporated, non è interessata a proseguire il progetto, in pratica una conferma di quanto riportato http://www.jobike.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=80378& Il sito di Ekomobility sarà aggiornato, comunque vendono tongsheng, per chi è interessato.Peccato un'altra esperienza italiana che naufraga. Ciao a tutti
Modificato da - Paolo Tuzzo in data 11/06/2021 15:05:21