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 Il riciclo delle batterie al Litio
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pixbuster
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12369 Messaggi

Inserito il - 12/01/2025 : 22:01:53  Mostra Profilo Invia a pixbuster un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho scritto un articoletto per il giornalino della FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta)
Lo pubblico anche qui, sperando possa essere utile per quando dobbiamo cambiare la batteria



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Le batterie al Litio sono, già da tempo, presenti in innumerevoli apparecchiature di uso comune: aspirapolveri senza filo, sigarette elettroniche,
torce elettriche, elettroutensili come avvitatori e trapani, attrezzi agricoli come tagliaerba o forbici, e poi aspirapolvere robot e i diffusissimi telefonini;
poi c’è quello che ci riguarda di più: le batterie delle biciclette elettriche

Si parla molto dei problemi legati all’estrazione e alla raffinazione del Litio che rendono “poco ecologica” la realizzazione di tali batterie,
ma abbiamo a portata di mano una soluzione efficiente ed economica per minimizzare questi problemi cioè IL RICICLO!
Questa attività consente il recupero economicamente vantaggioso di moltissima parte dei componenti delle batterie che arriva ad oltre il 90% dei materiali

Per questo stanno sorgendo Aziende che attuano il riciclo dei materiali delle batterie al litio

Ci si può domandare come mai stiano nascendo solo ora; la risposta è che per riciclare le batterie occorrono … batterie esauste
Non ho ancora parlato di quelle assai grandi delle automobili: in questo caso la mancanza di aziende per il riciclo è chiarissima:
una batteria da auto viene garantita mediamente per 8 anni; poi non si “butta via” perché può ancora alimentare il veicolo per diversi altri anni;
e poi non è ancora il momento di metterla fra i rifiuti perché può essere usata ancora per anni negli impianti fotovoltaici come accumulo
Una batteria si ritiene “esausta” quando la sua autonomia si è ridotta sotto al 70-80% di quella iniziale
Ma, anche se l’autonomia si è ridotta, ha ancora la capacità di alimentare, ad esempio, le utenze della nostra casa; per dare due numeri:
una auto elettrica media può avere una potenza di 150 cavalli che sono 110kW – i nostri appartamenti hanno un contatore da 3,5 kW e anche una batteria
ormai fiacca ce la fa benissimo a sostenere una tale modesta potenza
Perciò, visto che la diffusione delle auto elettriche è iniziata da una quindicina di anni, cominciano adesso ad esserci molte batterie da poter riciclare
Anche le batterie dei cellulari, degli elettroutensili e delle bici elettriche fino a poco tempo fa non sono state prese in considerazione per il riciclo perché,
mancando la grande richiesta di litio per le auto elettriche, non era ancora industrialmente redditizio il recupero
Ma le cose sono cambiate negli ultimi anni e ci sono aziende che hanno capito la potenzialità di questa operazione
Una di queste, italianissima, è la SPIRIT che ha sede a Chiampo (Vicenza)




La loro capacità di trattare batterie al litio esauste di 400 tonnellate all’anno e, da questo mese, sta passando a 600!
Vuol dire 2 tonnellate al giorno e vuol soprattutto dire che l’Azienda è in pieno sviluppo
Mi diceva il gentilissimo Titolare, che hanno una grande richiesta dei prodotti rigenerati
Tali prodotti sono litio, nickel, alluminio, ferro, rame, ossido di cobalto, ossido di nickel, ossido di tungsteno, ossido di molibdeno.

Tutti questi prodotti rientrano tal quali in un nuovo ciclo produttivo; questo significa che circa il 90% dei materiali che costituiscono le batterie,
diventano NUOVE BATTERIE.
Si evita così di dover estrarre nuovi materiali dalle miniere
Facciamo questa considerazione: il litio della batteria della mia bici elettrica sarà lo stesso che costituirà la batteria della bici di mio figlio
e quello sarà lo stesso che troverà, nella sua nuova batteria, mio nipote!
Ovviamente non è completamente così: una parte verrà persa ad ogni passaggio, ma è una piccola frazione perciò l’estrazione e la raffinazione
di nuovo litio si ridurrà drasticamente negli anni man mano che il mercato delle batterie si equilibrerà
Questo ci fa capire che riciclare le batterie è una cosa molto importante per la sostenibilità ambientale

Un’altra considerazione: la Spirit paga le batterie che le vengono conferite;
e le Aziende produttrici di batterie pagano a loro volta il Litio riciclato alla Spirit.
Questo significa che, anche dal punto di vista economico, è più vantaggioso recuperare il litio piuttosto che estrarlo e raffinarlo


Parliamo adesso di come riciclare le nostre batterie esauste
In caso di acquisto di una batteria nuova, quella vecchia può essere consegnata allo stesso venditore (che deve ritirarla ed inviarla allo smaltimento)
In alternativa si possono consegnare ai centri di raccolta comunale (le “isole ecologiche”)
Da qui le batterie prendono la strada indicata dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile ed Accumulatori [ www. cdcnpa.it ]
per la vendita alle varie aziende che le riciclano, come appunto la Spirit

CDCNPA




Ogni centro di raccolta comunale ha accordi con un consorzio RAAE / CDCNPA per avviare le batterie al riciclo
Questa modalità di raccolta vale per tutte le batterie al Litio, perciò oltre a quelle delle bici elettriche si possono conferire
quelle degli elettroutensili, delle sigarette elettroniche, delle torce elettriche e anche gli elettrodomestici e le apparecchiature che
hanno al loro interno batterie non estraibili

Ho interpellato alcune discariche del veronese per capire se differenziano le batterie che vengono conferite e tutti mi hanno
risposto che vengono sempre messe nella sezione Raee “rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche”



Per completare il discorso, parliamo delle batterie delle automobili (e dei veicoli elettrici in genere)
In Europa l’impianto di riciclo della Mercedes Benz ha iniziato il mese scorso la sua attività; è situato in Germania a Kuppenheim
che può riciclare 2500 tonnellate di materiale all’anno
Lo stabilimento è dotato di un grosso impianto fotovoltaico che produce il 100% del fabbisogno di elettricità
della fabbrica (e che sicuramente in estate col sole che splende venderà il surplus di energia prodotta)

Fonte: Quattroruote

Anche in Finlandia è attivo un grosso impianto di riciclo delle batterie realizzato dalla compagnia statale Fortum che per ora estrae
il Cobalto e il Nikel ma che a breve separerà anche il Litio.
Contano di arrivare al riciclo del 95% dei materiali che compongono le batterie
Ci sono altri impianti in costruzione o in avviamento come quello della svedese Stena Recycling e quello in Germania
della Battery Lifecycle Company con tecnologia Bosch
Anche l’Italia si sta attrezzando: Enel X/Midac stanno progettando un impianto che sarà attivo nei prossimi anni


Un’ultima curiosità: guardate come si sono ridotte le dimensioni delle batterie al Litio in 10 anni
Quelle della foto hanno esattamente la medesima energia accumulabile (370Wh); in più quella attuale “dura” almeno il doppio dei cicli di ricarica della più vecchia.
Questa miniaturizzazione comporta un fortemente ridotto utilizzo dei materiali per costruirle (quella attuale ha al suo interno anche il
circuito BMS che nella più vecchia è esterno e non c’è nella foto)


Pix su Frisbee Atlas, su pieghevole 20" Kawasaki con kit Bafang centrale e su Cargo muscolare "artigianale"

andrea 104KG
Utente Master


Marche


14219 Messaggi

Inserito il - 12/01/2025 : 22:34:20  Mostra Profilo Invia a andrea 104KG un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mah, ci sono un sacco di fattori da considerare. Il riciclo è sacrosanto ma secondo me stiamo raggiungendo il massimo nello spreco. Oggi non c'è elettroutensile che non sia a batteria. Passi per quelli professionali ma le grandi catene vendono utensili per il bricolage a batteria che verranno usati, forse, 3-4 volte l'anno. Tutti a batteria naturalmente. Per alcuni si può anche capire la necessità, ad esempio quelli da giardinaggio ma per la maggior parte degli utensili da officina usare batterie è uno spreco immenso. Li compri, li usi una volta e li lasci lì per 6 mesi se va bene, quando ti servono la batteria è andata... assurdo!
Mai comperati....
Poi la riduzione di spazio delle batterie in 10 anni c'è stata veramente? con la stessa chimica molto poco, se non erro le 18650 sono ferme a 3500 mah dal 2013 circa...
Un pò di spazio si è guadagnato forse con le 21700 ma non più di un 10% e non per modifiche nella chimica ma negli spazi della batteria.
Un altro po' è stato guadagnato perchè oggi costando meno si tende a usare le 3500mah anzichè capacità inferiori, ma si poteva fare anche prima, era solo il costo a limitarlo, non l'evoluzione delle batterie. ( e quello che si è migliorato da una parte si è perso dall'altra perchè comunque le celle ad alta capacità sono tutt'ora meno performanti delle celle a capacità più bassa... personalmente non vedo proprio nessuna evoluzione negli ultimi 10 anni.. purtroppo!
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docelektro
Utente Senior



Piemonte


1259 Messaggi

Inserito il - 13/01/2025 : 07:17:41  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di docelektro  Rispondi Quotando
Io vedo anche peggio. negli anni 80 ho avuto a che fare con batterie di ebanite che erano 30 anni che giravano. Oggi con quelle moderne con i materiali riciclati del razzo dopo 6 o 7 anni il motorino di avviamento già la fa sedere.

Come dicevano stalin o goebberls una cosa o la fai riciclabile o la fai ETERNA!

E non dicimo nulla sulle batterie ancora buone ma che hanno il bms che si comporta da checca isterica e spegne tutto senza motivo

la felicità è una merce rara che si deve tenere stretta e non fare vedere agli altri perchè saranno sempre invidiosi [A.Petrucci *1970+1985]
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