"accezioni": cose belle e brutte che tutto il mondo deve accettare Io l'ho capita così.
Parlando con un tedesco a Taormina mi diceva: la Sicilia è unica lasciatela così, non fateci niente neanche il ponte! Devo però far presente che il giro alle isole Eolie l'ho fatto con un'agenzia tedesca di Taormina.
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Il ponte sullo stretto... Più che una botta è un calcio alla bocca dello stomaco, quando lo sento nominare! No, perché oltre al danno all'equilibrio ecologico, causerebbe un danno al mio di equilibrio... Mentale! Già! Perché se i miei pioppi* non si affollassero più degli stormi di chiassosi storni che stanchi nel loro lungo migrare lì si posano e animatamente discutono fra loro sulla direzione da prendere, (questo almeno mi pare di avere finalmente capito del loro spettegolare), se i miei pioppi ed io insieme a loro non potessimo più ascoltare il loro improvviso silenzio,quello che prelude ad una battaglia, se le mie vene, il cuore e la mente non fossero più attraversate dal battito, quasi un sussurro di cento e cento ali che si librano nella sincronia di un volo come di un unico immenso storno... se di tutto ciò quel ponte mi privasse, beh, penso che mi verrebbe una voglia irrefrenabile di andare a studiarmi... ehm... guardarmi un film: " Il ponte sul fiume Kwai"! Per esempio!
Bando ai tristi pensieri adesso, anche perché certe vignette mi fanno ridere di cuore, mi mettono di buon umore e mi fanno sentire in pace col mondo intero! Ehm... finché dura! E così ritornando a quello che è uno dei miei cantautori preferiti, Roberto Vecchioni, visto che in quell' incontro... galeotto, della " Bellezza" doveva parlare e parlò, riposterò, come " provocazione d'amore", una delle sue canzoni per me, più belle:
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ma dove li hai pescati i Pink Floyd in questa versione... bucolica, Dasti?! E soprattutto... come hai fatto a postare questo tipo di video?!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
La Sicilia è un'isola stupenda popolata da gente stupenda.
con le solite accezioni che si notano in tutto il mondo.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ibla ha scritto: Ma dove li hai pescati i Pink Floyd in questa versione... bucolica, Dasti?! E soprattutto... come hai fatto a postare questo tipo di video?!
In realtà è molto semplice: ho caricato il video su tinypic perché youtube me lo bloccava ed ho utilizzato il flash player per visualizzarlo su Jobike
Più difficile ritrovare il video che in effetti è piuttosto raro e si trovava senza audio oppure rimaneggiato.
Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman. Road Bike 28" Olmo "recycled". Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione). City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100. Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX. MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo. Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone. Folding Bike Brompton A Line LiFePO4 (dal 03/10/2007). Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
La Fede e la Fedeltà, hanno in comune una conditio sine qua non: la Lealtà. Questa però, sempre più spesso manca sia nell'una che nell'altra.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
La lunga storia di un ponte su "l'Isola... che non c'è"!
10 anni fa:
La Ue processa il Ponte sullo Stretto MILANO - Bruxelles ha «messo in mora» il governo italiano sul Ponte di Messina. Lo ha scritto venerdì scorso Julio Garcia Burgués, responsabile infrazioni della Direzione Generale Ambiente della Ue, al presidente del Wwf Italia Fulco Pratesi accogliendo così un reclamo dello stesso Wwf. Si tratta, dunque, dell' inizio di una procedura d' infrazione in cui la Commissione ha contestato all' Italia di «non aver adottato misure idonee a prevenire il deterioramento degli habitat e le perturbazioni dannose agli uccelli».
Eh si, secondo Bruxelles il Bel Paese si sarebbe disinteressato delle 312 specie di uccelli (fra cui 32 tipi diversi di rapaci) che utilizzano lo Stretto come una sorta di Autostrada del cielo per le loro migrazioni verso l' Europa Centrale e Settentrionale. E' il caso della Sula che nidifica in Gran Bretagna. O dell' Albanella Pallida che preferisce la Russia mentre il Falco Pescatore mette su famiglia in Svezia, Ungheria e Germania.
In realtà, siamo di fronte ad un vero e proprio siluro nei confronti del Ponte: la prima procedura d' infrazione contro una grande opera in Italia. A questo punto la palla passa al nostro governo che dovrebbe inviare a Bruxelles le proprie ragioni nel giro di un paio di mesi. Qualora la risposta tardasse oppure non fosse ritenuta convincente dalla Ue seguirebbe un parere motivato della Commissione che, in assenza di controdeduzioni soddisfacenti, potrebbe portare Bruxelles a deferire l' Italia alla Corte Europea. Quest' ultimo passo comporterebbe, oltre al rischio di una sanzione piuttosto salata, anche la sospensione di qualsiasi contributo europeo al Ponte stesso. Insomma, la mossa compiuta da Burguès è maledettamente seria. Così come è insidiosa la strategia adottata dal Wwf che cerca in ogni modo di bloccare la costruzione del Ponte dei primati: 6 miliardi di costo complessivo, 3.300 metri di campata centrale, 4 torri da 382,60 metri. Accogliendo le tesi di Pratesi la Commissione mette in mora l' Italia per due questioni specifiche. La prima è di non essersi occupata dei riflessi che potrà avere la costruzione del Ponte sulle due Important Bird Area (IBA) dei Monti Peloritani in Sicilia e della Costa Viola in Calabria. L' Italia, infatti, è stata accusata di non aver rispettato la cosiddetta «Direttiva Uccelli» che impone agli stati membri di adottare tutte le misure necessarie a proteggere i volatili nelle IBA.
Il nostro Paese è stato inoltre ammonito dalla Commissione per «non aver correttamente eseguito la valutazione d' incidenza del progetto» su altre due aree come previsto dalla Direttiva Habitat. Si tratta di Capo Peloro e dei Laghi di Ganzirri in Sicilia e della Dorsale di Curcuraci in Calabria. Perché a parere di Bruxelles la valutazione d' incidenza presentata dalla società «Stretto di Messina Spa» non corrisponderebbe alla Direttiva Habitat. E adesso? Secondo il Wwf l' unica via di uscita sarebbe di riaprire la procedura di impatto ambientale con tanto di valutazione d' incidenza. Tempi biblici, quindi, che rischiano di creare qualche incertezza anche ad Impregilo, il gruppo che ha appena vinto la gara per diventare general contractor del Ponte sullo Stretto. GIORGIO LONARDI 25 ottobre 2005
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
L'Isola affonda sotto lo Spreco, per un Ponte... che non c'è!
1 mese fa:
Ponte sullo Stretto, costruttori chiedono 790 milioni di risarcimento. Al via il processo
Il consorzio Eurolink e Parsons, che si era aggiudicato l’appalto per la progettazione del Ponte di Messina, non sembra aver preso molto sul serio il rilancio annunciato qualche settimana fa dal premier Matteo Renzi. Il consorzio, infatti, ha deciso di proseguire la sua battaglia legale contro la società pubblica Stretto di Messina, la presidenza del Consiglio e il ministero delle Infrastrutture. In ballo c’è una penale da 790 milioni di euro (700 a Eurolink, 90 a Parsons) come risarcimento per lo stop alla costruzione del Ponte deciso dal governo Monti con un decreto poi convertito in legge. Il processo – spiega Il Fatto Quotidiano – ruota attorno alla costituzionalità o meno di quella legge. La prima udienza, svoltasi presso il tribunale civile di Roma, è solo la prima tappa di una vicenda giudiziaria che si annuncia lunga e complessa.
Il contenzioso ruota intorno all’articolo 34 decies (Disposizione in materia di collegamento stabile viario e ferroviario tra Sicilia e continente) del decreto legge 179 del 2012 convertito nella legge numero 212. In quel provvedimento si stabiliva che le parti, cioè la Società Stretto di Messina, Eurolink e Parson avrebbero sottoscritto entro 2 mesi un atto aggiuntivo al contratto originario stipulato sei anni prima. Eurolink e Parsons si rifiutarono di firmare ponendo le premesse per la liquidazione della Società del Ponte e avviando il contenzioso legale ora arrivato in tribunale. Al punto 4 l’articolo 34 decies stabiliva che “tutti gli effetti dei contratti stipulati dalla società Stretto di Messina SpA con il contraente generale e gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell’opera sono sospesi e per il periodo di sospensione non potranno essere avanzate dai contraenti pretese risarcitorie o di altra natura a nessun titolo”. Per il consorzio Eurolink e Parsons, quel provvedimento è illegittimo. Al contrario Vincenzo Fortunato - il commissario liquidatore del Ponte sullo Stretto – lo ritiene perfettamente legittimo. La società dello Stretto è disposta a riconoscere alle due imprese solo 10,4 milioni in totale (8,5 milioni a Eurolink, 1,9 a Parsons) come “indennizzo per la perdita del contratto pari al 10 per cento delle prestazioni effettuate”.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Mah! sto ponte. Non che io sia favorevole alla costruzione del ponte ma la migrazione degli uccelli è un artificio bello e buono; ci sono altri mille disturbi alla migrazione esempio: ad Arcore non ci sono più rondini, sotto le grondaie di casa mia ci sono quattro metri di nidi vuoti da anni ed in cielo se ne vedono ben poche. Corsi e ricorsi fanno spendere quasi più che non realizzare l'opera. C'era un progetto per un tunnel semi sommerso (mi sembra di Ansaldo o Finmeccanica) che non è mai stato preso in considerazione per far vincere la ditta che ha pagato più tangenti (pensiero mio personalissimo)
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
La tua citazione preferita, Giordano, "Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa.", del pittore, ingegnere, scienziato italiano Leonardo da Vinci, è tratta dagli scritti dello stesso laddove egli considera preminente per la vera conoscenza, la teoria; dove la spiegazione scientifica relativa alla costruzione di un'opera sarà utile ai posteri a differenza di quella posta in essere da chi segue solo la pratica senza scienza, per cui morendo porterà con sé nella tomba l'opera stessa. E dice:
" Quelli che s'innamorano di pratica, sanza scienza, son come 'l nocchiere, ch'entra in navilio sanza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sopra la bona teorica."
E ancora: " Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica nata da essa scienza."
"Dice qui l'avversario, che non vuole tanta scienza, che gli basta la pratica per ritrarre le cose naturali. Al quale si risponde, che di nessuna cosa ', che più c'inganni, che fidarsi del nostro giudicio, sanz'altra ragione, nemica degli Alchimisti, Negromanti e altri semplici ingegni, come prova sempre la esperienza."
Per cui vorrei sapere Giordano, su quali basi... scientifiche, tu affermi che "... la migrazione degli uccelli è un artificio bello e buono...". No, perché a sostenere il contrario c'è invece una caterva di... scienziati. E se pure ci fossero "... altri mille disturbi alla migrazione" come tu sostieni, dov'è scritto che debbano per forza diventare mille e uno? Sai che ti dico Giordano, e in tutta sincerità? Che se pure fosse un artefizio come dici tu, l'accusa mossa dal WWF e forse anche da altre organizzazioni che si preoccupano di salvare ormai quantomeno il salvabile, beh, auspico che ne trovino altri mille di artefizi pur di impedire la costruzione di quest'altra cattedrale nel deserto! E trovo anche a dir poco risibile sostenere che siccome " Corsi e ricorsi fanno spendere quasi più che non realizzare l'opera." che più che opera io definirei l'ennesima catastrofe, e allora è preferibile portare avanti questa opera dei grandi ingegni... del male? Ma dai Giordano, non puoi dire sul serio! E se anche delle riserve e degli animali e di chi ha lavorato tanto per salvare loro e noi pure, non ne tieni conto perché il problema di una minaccia per loro non lo vedi o non lo senti, vogliamo parlare delle tonnellate di cemento che verranno scaraventati a mare, del danno agli ecosistemi marini e di tante altre rogne che, stai tranquillo, alla fine sempre su di noi ricadranno?! Eppure ne avete bevuta tanta lì al nord acqua straripata dai vostri fiumi imprigionati dentro gabbie di cemento!
In una cosa hai ragione, che alla fine si scopre sempre che dietro a tutto questo c'è il solito giro di denaro... sporco!
Per quanto riguarda poi la scomparsa delle tue rondini, ehm... io una mezza idea ce l'avrei... Non è che a spaventarle sarà stato il continuo lampeggiare lì dalle tue parti, di certe... luci rosse?! No, perché sai, gli animali sono molto sensibili a certe cose...
Ah! A proposito di denaro sporco e di quant'altro , senti un po' come ci va giù pesante il nostro Leonardo a proposito degli... Ambiziosi:
"Alli ambiziosi, che non si contentano del benefizio della vita, ne' della bellezza del mondo, e' dato per penitenza che lor medesimi strazino essa vita, e che non possegghino la utilita' e la bellezza del mondo.
Ecco alcuni, che non altrimenti che transito di cibo e aumentatori di sterco e riempitori di destri (latrine) chiamarsi debbono; perche' per loro non altro nel mondo, o pure alcuna virtu' in opera si mette, perche' di loro altro che pieni destri non resta.".
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Cemento Armato, il Ponte sullo Stretto tra affari e danni ambientali.
L’impatto ambientale. Nelle acque dello stretto, sono stati rilevati, nell’arco di tempo in cui i cantieri erano attivi, danni genotossici (agenti chimici in grado di mutare il corredo genetico) sugli organismi presenti. Le conseguenze sono la scomparsa delle specie presenti per modificazioni del loro genoma. Un altro rischio idrogeologico, sottovalutato, è l’inserimento di piloni da circa 500.000 metri cubi di cemento, prodotto da cave circostanti (ulteriori deturpamenti del territorio e inquinamento), nel sottosuolo marino. Nel 2005, l’UE ha avviato una procedura disciplinare, con pagamento di una multa, nei confronti dell’Italia per non aver inserito i dati corretti sulla valutazione di rischio ambientale. Parallelamente, la magistratura indaga sui danni apportati dai cantieri.
I costi. Il preventivo iniziale richiedeva un investimento totale di 6,8 miliardi; la spesa attuale di 8 miliardi, senza aver nemmeno iniziato l’opera, suona come l’ennesimo pretesto per nascondere un guadagno personale dietro la promessa di una costruzione di pubblica utilità. Ogni anno, centinaia di milioni sono versati nelle casse delle aziende appaltatrici. Il quadro generale mostra come i soldi destinati all’opera (derivanti da noi contribuenti) siano stati ripartiti dalle organizzazioni mafiose, imprenditori senza scrupoli e amministratori della cosa pubblica.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Guarda che forse non mi sono spiegato bene Avevo riportato quello che aveva detto un tedesco durante la navigazione verso le isole Eoliche, forse non ho specificato che ero d'accordo con lui! Non è che sia proprio a digiuno in fatto di tecnica anche di grosso impatto. Il tunnel semi sommerso poteva essere una soluzione poco impattante per l'ambiente ma poco appariscente (quindi poco gradito), magari avrebbe disturbato la migrazione dei tonni! Certo che da qualsiasi parte metti un piede pesti una m...a (qui da noi poi ...) Per le mie rondini, ho notato anche nel mio orto: sta morendo tutto qui da me, non ci sono insetti o troppi di un solo tipo. Poche api, parlando con un vivaista, mi racconta che il diserbo per la soia faceva morire le api ed hanno dovuto modificare qualche cosa intanto l'annata era andata (e forse anche quella precedente). Sono di famiglia contadina, molto attento all'ambiente, vivo vicino a Milano e ti dico che ogni volta che mi trovo in alto (giretti con la mia bici) e guardo la cappa che c'è sulla città mi piange il cuore. Devo dire comunque che negli anni 70 l'impressione era che l'inquinamento fosse peggiore, non so, ma forse oggi è più subdolo. Con simpatia
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
io abito proprio al centro della concentrazione massima di inquinanti.
non mi verrà mica qualche cosa?
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
@Giordano5847: Guarda che forse non mi sono spiegato bene
Ehm... magari non ho capito bene io... E' che mi ha messo fuori strada il tuo incipit: "... la migrazione degli uccelli è un artificio bello e buono;
Beh! Mi dispiace per il tuo giardino, le tue rondini, le api e quant'altro... Ma la natura ha una sensibilità che purtroppo l'essere umano quantunque si senta superiore ad essa, non ha! Se è ad un orto che ti riferisci, dovresti leggere qualcosa sulla permacultura, l'orto sinergico, le consociazioni... E scopriresti che la difesa biologica , viene fatta mediante piante , insetti utili ( che si nutrono di quelli dannosi per le piante) , uccelli e consociazioni favorevoli tra piante etc. etc., che nella coltivazione biologica non si parla di lotta ai parassiti , ma di difesa dai parassiti, che i fiori non hanno solo una funzione ornamentale ma possono rendersi molto utili in un orto, attirando per esempio gli insetti impollinatori come l'ape o quelli entomofagi (che si nutrono, cioè, di altri insetti),come ad esempio la coccinella.
La calendula, il nasturzio ,Il tagete, il Trifoglio rosso, la cosmea (che arricchisce il terreno di azoto, ed è un'ottima riserva di nettare per le api che ritorneranno da te!)... ecc... ecc...perché sono tanti i fiori che salvano l'orto e non posso elencarli tutti qua, e sono anche perlopiù officinali, commestibili e hanno un effetto coreografico sia nell'orto che nelle insalate o in altri piatti. Sazi insomma la pancia e gli occhi!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
@Job: Mappa flussi migratori degli uccelli in Italia
Grazie Job! Ottima idea quella delle mappe, io non ci avevo pensato. A volte " un'immagine dice più di mille parole", come dice qualcuno!
Aggiungerei questa, ma soprattutto per Giordano che con le freccette magari si persuade meglio...
Principali punti di passaggio in Europa:
Ehm... Giordano, hai visto la freccetta sullo stretto?!
"Durante il viaggio, la topografia dei territori determinerà zone di concentrazione, come le montagne che creano dei passaggi obbligati, detti « colli di bottiglia », nei punti più raggiungibili, più bassi davanti alla barriera naturale, o gli stretti( prima di attraversare una distesa d'acqua)."
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ah! Dimenticavo quasi, Giordano! Per Claudio non ti preoccupare... Non c'è bisogno che... migri per il biossido di azoto! Ntz! Lui è più... forte!
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Volevo riprendere il gioco di luci fra i raggi di un tramonto che ora si nascondvano, ora riapparivano dietro le nuvole. E all'improvviso me lo vedo arrivare dal nulla dentro l'obbiettivo... lo stormo.
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P.S. L'obbiettivo ovviamente non era quello di iw6! Ma la mia mente ha catturato l'emozione e l'ha conservata nel suo album dei ricordi.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Acc.. Ibla non si fa in tempo ad accenderti che "erutti" una valanga di informazioni. Bello l'orto che illustri ma qui da noi sarà l'inquinamento ma si vedono maree di cimici farfallina bianca (mosca) afidi si vedono alcune non troppe coccinelle, una volta una mantide religiosa Le formiche la fanno da padrone ci sono nidi da per tutto e sono quelle che allevano gli afidi. Le tengo a bada piandando qua e là aglio, una volta ho assistito ad una migrazione da un formicaio ad un altro impressionante per cinque minuti un'invasione con uova e pupe trasportate dalle operaie. Se ci fosse stata una gallina avrebbe banchettato! l'orto lo coltivo per fiori e per alcuni ortaggi ma più che altro per nostalgia contadina (regalo quasi tutto) e per tenerci la barca (deriva 4,20).
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)
Modificato da - giordano5847 in data 17/12/2015 12:47:51
Non mi intendo di architettura sì da valutare la fattibilità di un simile progetto, ma, se lo fosse veramente, una degli aspetti più incredibili è che sarebbe a costo zero! Proprio così: le spese si ammortizzerebbero tramite la vendita degli oltre 3 milioni di metri quadri dello spazio abitabile delle piattaforme galleggianti! Il progetto finora pare sia stato ignorato, ma non so se per motivazioni tecniche o spinte di altro genere...
Proviamo a considerare quelle persone che, per gli spostamenti quotidiani, si trovano nelle condizioni di poter sostituire l'auto con la bici. Se anche solo la metà di loro lo facesse veramente, quanto più vivibili sarebbero le nostre città? E se poi lo facessero tutti, che paradisi diverrebbero!?
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
Eh eh anch'io sono fondamentalmente contrario al ponte, ma su questo ci si potrebbe discutere...
OT:
Kalkhoff Pro Connect Alfine 8 speed
Sta per arrivarmi una bici (muscolare) con l'Alfine 8V: sarà un'assoluta novità per me. Come ti trovi con quel cambio?
Proviamo a considerare quelle persone che, per gli spostamenti quotidiani, si trovano nelle condizioni di poter sostituire l'auto con la bici. Se anche solo la metà di loro lo facesse veramente, quanto più vivibili sarebbero le nostre città? E se poi lo facessero tutti, che paradisi diverrebbero!?
@Giordano: " ... una volta ho assistito ad una migrazione da un formicaio ad un altro impressionante per cinque minuti un'invasione con uova e pupe trasportate dalle operaie..."
Ah!Ah! Sembra una scena da film horror, così come la descrivi tu! C'è da dire comunque che sono animali utili pure loro! Mangiano per esempo le lumache di cui si nutrono pure i merli e così se si mette nel terreno la cosiddetta "lumachina" non vedremo più i buffi saltelli a scatti dei merli e avremo perso un'altra occasione per sorridere! Eh sì! E' come una di quelle infinite catene di s. Antonio! Ma quella biologica se si spezza finisce per farci diventare tutti noi santi... all'altro mondo. I rimedi naturali si usavano centinaia di anni fa e spesso tornare sui propri passi può salvarci la vita. In ogni caso è sempre meglio se svolgono una funzione deterrente piuttosto che quella di uccidere. Meno c'immischiamo e meglio è: abbiamo importato dalla Cina perfino le api e con esse l'agente patogeno "Nosema ceranae" che ha fatto ammalare le nostre api con conseguente " spopolamento degli alveari"! E se guardi per esempio il film " Microcosmo" o anche leggi la paginetta su questo link
http://www.treccani.it/enciclopedia/formiche_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/ ( fai copia e incolla,ci sono le parentesi e se le tolgo non si apre ) e su questo http://archiviostorico.corriere.it/2011/marzo/15/Cosi_formiche_allevano_gli_afidi_co_7_110315042.shtml?refresh_ce-cp, ci si rende conto che anche le formiche meritano il nostro rispetto! Potresti al limite spargere dello zucchero sulla tua "deriva420" e non appena si riempie... di formiche, te le porti a fare una gita al lago. Una volta scese a riva, le lasci là! Eh!Eh! Scherzi a parte, sono buoni deterrenti contro le formiche, ad esempio il pepe nero, il caffè e la cannella, il bergamotto e l'aceto. Su come usarli però, fatti una ricerca tu, se no finisce che qua mi buttano veramente fuori per occupazione... abusiva! E se vuoi ti consiglio un buon libro sulla permacultura di cui al momento però non ricordo il titolo.
@iw6pck: ashenaz vuoi vedere Ibla morta?
E invece penso iw6, che semmai l'infarto verrebbe al capostormo che virando in picchiata sullo stretto, imprecherebbe dinanzi alla novità:" Ma che ca...?!!!", piantando i freni di botto con un rovinoso tamponamento a catena di tutto il suo seguito!
@Aschenaz:
In realtà Aschenaz, il progetto di Mor Temor oltre ad essere ambizioso è anche bello. Ha una linea aereodinamica che lo rende... leggiadro! Ma pur apprezzando l'opera dal punto di vista architettonico, rimango della mia idea e cioé che " Il ponte sullo stretto non s'ha da fare"! Ma poi, scusa, secondo te chi ci andrebbe ad abitare su un ponte galleggiante che risentirebbe fra l'altro delle complesse correnti nello stretto che vedrebbe tutti gli inquilini affacciati alle finestre e valanghe di vomito piombargli addosso! Ah!Ah! Comunque sia... l'unico ponte che gli stormi potrebbero sorvolare tranquillamente è solo questo:
Toh! Guarda chi c'è pure!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Da "Il Piccolo testamento- ( " La bufera e altro."). - E. Montale -
... Solo quest'iride posso lasciarti a testimonianza d'una fede che fu combattuta, d'una speranza che bruciò più lenta di un duro ceppo nel focolare. Conservane la cipria nello specchietto quando spenta ogni lampada la sardana si farà infernale e un ombroso Lucifero scenderà su una prora del Tamigi, dell'Hudson, della Senna scuotendo l'ali di bitume semi- mozze dalla fatica, a dirti: è l'ora. ...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Bellissima l'immagine degli inquilini che vomitano l'uno sull'altro!
No, in pratica penso che il mal di mare si sentirebbe pochissimo data la mole delle piattaforme...
Ma pienamente d'accordo sul fronte del ponte...
Questo è lo spettacolo che vediamo in questo periodo da Reggio:
Proviamo a considerare quelle persone che, per gli spostamenti quotidiani, si trovano nelle condizioni di poter sostituire l'auto con la bici. Se anche solo la metà di loro lo facesse veramente, quanto più vivibili sarebbero le nostre città? E se poi lo facessero tutti, che paradisi diverrebbero!?
Eh eh anch'io sono fondamentalmente contrario al ponte, ma su questo ci si potrebbe discutere...
OT:
Kalkhoff Pro Connect Alfine 8 speed
Sta per arrivarmi una bici (muscolare) con l'Alfine 8V: sarà un'assoluta novità per me. Come ti trovi con quel cambio?
L'uso su muscolare potrebbe non essere assimilabile a quello su bipa dove il motore sopperisce ad eventuali maggiori attriti rispetto a cambi tradizionali. Se sei un abitué della muscolare con cambio tradizionale noterai un leggerissimo maggior attrito alla pedalata (come se avessi le ruote gonfiate a pressione non ottimale), e non ti sfuggirà un leggerissimo effetto molleggio del cambio dovuto al sistema parastrappi dello stesso (lo senti soprattutto se non hai una pedalata rotonda e con i rapporti più corti). Sono sfumature che solo un ciclista allenato e avvezzo può notare. Detto ciò avrai un cambio che ti durerà una vita senza fare manutenzione, un buon range di escursione (corrisponde all'incirca ad un 36-11), comodità impareggiabile di cambiare da fermo e non essendoci il motore ad esprimere grandi coppie dovresti riuscire a cambiare anche senza alleggerire la pedalata (o quasi)
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
Proviamo a considerare quelle persone che, per gli spostamenti quotidiani, si trovano nelle condizioni di poter sostituire l'auto con la bici. Se anche solo la metà di loro lo facesse veramente, quanto più vivibili sarebbero le nostre città? E se poi lo facessero tutti, che paradisi diverrebbero!?
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Si mori dui voti Si muore due volte di Ignazio Buttitta
Li paroli boni carI e umani custanu nenti e non sacciu pirchì l'omini li sparagnanu.
Li paroli di cunfortu ca medicanu u duluri, e dunanu tempu o cori d'abbacari e a menti di ripusari, nni quagghianu nte vucchi e nn'agghiuttemu amari.
La buntà, c'agghiorna i facci e pitta arcubaleni nto celu di l'occhi, l'ammucciamu nte negghi prima di nasciri.
E nn'avemu bisognu io e vuàtri ca criditi u pueta un dumanneri di pezzi vecchi; mentri cusi mantelli cilesti chi manu di matti pi quadiari u munnu.
Tutti nn' avemu bisognu, comu a terra malata c'addimanna acqua cu a gula sicca: comu u celu c'ammustra a facci lavata e stenni linzola si lu ventu stramina li negghi.
Ed è inutili strinciri i denti e attirantari li vrazza; u marusu acchiana u stissu, arrivota l'unni, sbatti nte scogghi du pettu.
Basta na taliata a li voti, na magia di l'occhi, na sbuccata du cori p'arrivisciri un mortu chi chianci.
L'omini u sannu, sannu parrari cu cori nta l'occhi e non lu fannu: l'usanu pi ngannari, pi cuvari odiu, pi chiantari furchi.
Parru cu cori prenu e cu scantu chi sgravassi i me dogghi di pirsiguitatu, di diavulu nta chesa, d'agneddu scannatu; di ugnati nte carni tenniri di picciriddu ed arrappati d'oggi: u feli m'acchiana a vucca!
Ed è pi tantu disfiziu si sacciu sulu chianciri e sfardari sti fogghi di carta ca sunnu bianchi e mi pàrinu nìvuri; si cercu cunsolu nta n'aceddu chi canta, (poviru Saba!) nta un cani chi m'aspetta; nta na parola d: amuri rubata o ventu, caduta du celu, piscata nto funnu du mari.
Non mi diciti chi tuttu è pirdutu, vi pregu; si mori dui voti.
Aspittati dumani, dumani, ogni ghiornu, dumani!
Le parole buone care e umane costano niente e non so perché gli uomini le risparmiano.
Le parole di conforto che medicano il dolore, e dànno tempo al cuore di calmarsi e alla mente di riposare, cagliano nelle bocche e l'inghiottiamo amare.
La bontà, che fa giorno sui volti e dipinge arcobaleni nel cielo degli occhi, la nascondiamo nelle nubi prima di nascere.
E ne abbiamo bisogno io e voi che credete il poeta un accattone di stracci; mentre cuce mantelli celesti con le mani di madre per riscaldare il mondo.
Tutti ne abbiamo bisogno come la terra malata che implora l'acqua con la gola secca: come il cielo che mostra la faccia lavata e distende lenzuola se il vento dissemina le nubi.
Ed è inutile stringere i denti e irrigidire le braccia; il maroso sale lo stesso, rovescia le onde, sbatte sugli scogli del petto.
Basta uno sguardo talvolta, una magia degli occhi, una sboccata del cuore per risuscitare un morto che piange.
Gli uomini lo sanno, sanno parlare con il cuore negli occhi e non lo fanno: li usano per ingannare, per covare odio, per piantare forche.
Parlo con il cuore gravido e con la paura che si sgravi delle mie doglie di perseguitato, di diavolo in chiesa, di agnello scannato; di unghiate nelle carni tenere di fanciullo e rugose d'oggi: il fiele mi sale in bocca!
Ed è per tanta amarezza se so solo piangere e stracciare questi fogli di carta che sono bianchi e mi sembrano neri: se cerco consolazione in un uccello che canta, (povero Saba!) in un cane che mi aspetta; in una parola d'amore rubata al vento, caduta dal cielo, pescata nel fondo del mare.
Non mi dite che tutto è perduto, vi prego: si muore due volte.
Aspettate domani, domani, ogni giorno, domani!
Gennaio 1966 Da La mia vita vorrei scriverla cantando a cura di Emanuele e Ignazio Buttitta Sellerio Editore Palerno - 1999
Ignazio Buttitta
Ignazio Buttitta (poeta siciliano, Bagheria (PA) 19 settembre 1899 - 5 aprile 1997). Una voce senza tempo che narra la vita e la morte, l'amore e l'odio, le occasioni che si trasformano in lirica. Più che le rime, le storie e i ritmi, le sue poesie ci offrono la sua anima, la passione del trasferire in poesia ogni momento. costruendo quella che definiamo memoria.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
ibla, alle 2:24 o dormi, o fai l amore, o sei in bagno perchè hai mangiato l anguria alla sera.
stop.
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
E' il pensiero a te che mi sveglia:" Cavolo! Domani mattina a Claudio verrà un colpo non trovando un mio nuovo post nell'arca! Gli verrà la solita crisi d'astinenza!" E salto giù dal letto.Come adesso! Riguardo all'incontinenza, beh, per me è ancora un po' prestino per problemi di tal genere! Per te... non so...
P.S.: Stop!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Stanno poggiate sui tetti, sul bordo di un nido fatto di fango. Se guardi il cielo puoi vedere le rondini, piccole sagome, inconfondibili, con la coda a punta e un volo fatto di splendidi cerchi. Da più di duemila anni le rondini fanno parte della nostra cultura e del nostro immaginario comune.
" Una rondine non fa primavera", è una frase di Aristotele, tratta dal saggio Etica Nicomachea e diventata col tempo uno dei proverbi italiani più conosciuti, che ci invita a non tirare conclusioni affrettate badando solo alle apparenze. Le rondini, con la loro bellezza e leggerezza, sono nel nostro cuore da migliaia di anni. Infatti non c'è una sola cultura del Mediterraneo che non abbia, in qualche modo, adorato la rondine dedicandole miti, poesie, leggende, fiabe e persino capolavori d'arte sacra.
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( Ne "Il Riposo durante la fuga in Egitto", conservato alla Galleria Doria-Panphilj a Roma e datato tra il 1595 e il 1600, il Caravaggio immagina un angelo con le ali di una rondine.)
La rondine è protezione, la rondine è speranza. Nell'Islam la rondine è il simbolo della buona compagnia e viene chiamata “uccello del paradiso”, I Greci la vedevano così bella e leggera che la consideravano un dono di Afrodite. Per i romani le rondini erano una manifestazione dei Lari, le divinità protettrici della case degli uomini: infatti costruiscono il nido proprio sotto i nostri tetti e vivono molto spesso vicino a noi. Gli antichi egizi, invece, raccontavano che la dea Iside si trasformava in una splendida rondine, la notte, per piangere attorno al sarcofago del marito, il dio Osiride, annunciandone il ritorno dal regno dei morti. Anche nella tradizione cristiana la rondine rappresenta la resurrezione e la passione di Cristo, per questo il suo elegante profilo compare in molte rappresentazioni sacre come la splendida “Madonna della Rondine” di Carlo Crivelli (National Gallery, Londra).
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Piccola, delicata o paziente, la rondine è stata scelta come protagonista da tanti scrittori di favole, poesie e racconti per bambini. Esopo la fa diventare protagonista di diverse delle sue celebri fiabe di animali.
In un'altra fiaba, La Fontaine descrive la rondine come un'esperta viaggiatrice che ne ha viste di cotte e di crude e che, una volta tornata a casa, cerca di mettere in guardia gli uccellini dalle crudeli reti dei cacciatori. I numerosi viaggi compiuti trasformano la rondine, agli occhi dello scrittore, in un grande simbolo di saggezza. Nella poesia X Agosto, Giovanni Pascoli usa la rondine per descrivere l'intenso rapporto d'amore che lega un padre ai suoi piccoli, e arriva a chiamare “nido” la casa della sua infanzia.
Letteratura, miti e poesia. Da sempre la rondine esercita questo fascino sull'uomo. Ma come mai? Il punto cardine delle suggestioni esercitate dalle rondini sull'uomo è la ciclicità del tempo. Tutte le civiltà antiche erano ossessionate dallo scorrere del tempo e dalla sua misurazione. Misurare il tempo voleva dire controllarlo, programmare la semina e i raccolti, in un certo senso, prevedere il futuro.
Per questo gli uomini sono sempre rimasti di stucco nel vedere con che puntualità le rondini tornano dal loro lungo viaggio in Africa proprio nei primi giorni di primavera. In fin dei conti la rondine rappresenta un nuovo inizio. Lo prova un altro proverbio popolare italiano che dice “San Benedetto, torna la rondine al tetto”, il giorno di San Benedetto infatti secondo il calendario cristiano è proprio il 21 marzo, l'inizio della primavera. Anche i cinesi riconoscevano alla rondine questa straordinaria capacità naturale di regolarsi in base alle stagioni, precisa come un orologio svizzero, e chiamavano l'equinozio “il giorno delle rondini”. Un momento magico celebrato con riti di fecondità. Secondo alcune leggende una ragazza che avesse mangiato un uovo di rondine in questo periodo sarebbe rimasta miracolosamente incinta.
La rondine comune è anche diventata l'uccello-simbolo dell'Estonia: per gli estoni, la rondine è simbolo di libertà e di felicità eterna. Secondo le credenze estoni, se qualcuno uccide una rondine diventa cieco. Purtroppo, le rondini stanno scomparendo Le rondini sono nei libri di poesia, nelle canzoni alla radio, nelle fiabe e nelle leggende dei popoli antichi. Purtroppo però sono sempre meno là dove dovrebbero essere: nei nostri cieli. Oggi, secondo i dati di Birdlife, negli ultimi 10 anni in Europa la popolazione delle rondini è calata del 40% rispetto al passato. Dal 1970 ad oggi sono scomparse in Europa oltre 6 milioni di coppie.
E il motivo è fin troppo semplice: le rondini per secoli hanno contato su di noi, non potevano sapere che noi saremmo cambiati così rapidamente. Ora la loro stessa sopravvivenza è minacciata dal nostro stile di vita aggressivo per l'ambiente. La rondine comune (Hirundo rustica) fa il nido dove vive l'uomo, usa i tetti delle stalle e delle abitazioni come appoggio per i suoi tipici rifugi fatti con il fango e le pagliuzze che trova vicino agli allevamenti di bestiame. Anche per trovare il cibo le rondini si sono sempre aggirate nelle nostre campagne che ospitavano una biodiversità fatta soprattutto di piccoli insetti che proliferano attorno agli stagni e agli spazi incolti. Ma le nostre campagne si sono trasformate velocemente. I principali nemici della rondine oggi sono i cambiamenti climatici e la desertificazione, la distruzione dei nidi e l'uso indiscriminato dei pesticidi. Se ci pensi, è proprio l'uomo ad aver voltato le spalle alla sua fedele "vicina di casa".
Cosa possiamo fare per rimediare a questo errore? Possiamo proteggere e conservare gli angoli di biodiversità che ancora esistono nelle nostre campagne. Possiamo ripensare il nostro modo di lavorare la terra, tornando ad un'agricoltura più tradizionale, meno aggressiva e più rispettosa dell'ambiente. Preferendo i pascoli aperti all'allevamento intensivo, evitando l'uso indiscriminato di pesticidi in favore di metodi alternativi, conservando i piccoli stagni e le siepi, installando nidi artificiali. Possiamo cercare di ritrovare quel contatto profondo con la natura, quel legame che abbiamo perso.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
"... tanti meravigliosi animali fanno i conti, ogni anno di più, con il surriscaldamento globale, oltre che con la caccia di Paesi quali il Giappone che ignora le moratorie internazionali.
Scusate l'ignoranza, ma per " moratorie" s'intendono per caso " barzellette"?! 'Sta cavolo di lingua italiana è in continua evoluzione, sempre più difficile starle dietro... Ma allora devo purtroppo constatare che 'sti Giapponesi che "se la ridono" di fronte ad esse, hanno un senso dell'umorismo decisamente...macabro!
Un saluto con la grande coda verso l'alto: i nostri nipoti potrebbero non conoscere questi splendidi mammiferi"
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ehi! Giordano... Ecco il titolo del libro di cui ti accennavo:
"Introduzione alla permacultura" di Bill Mollison
La dritta vale ovviamente per chiunque fosse interessato all'argomento!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Non tutti forse sanno che Samarcanda non inizia con "Ridere ridere ridere ancora... ": nella versione originale c'è un prologo recitato dalle coriste Naimy Hackett e Leona Laviscount:
There was a big celebration in the capital 'cause the war is finally over The soldiers had come home and they'd taken off their uniforms. In the street they were dancing and wining The musicians played on and on It was spring, and women could finally hug their men.."
"C'era una grande festa nella capitale perchè la guerra era finita.
I soldati erano tornati tutti a casa e avevano gettato le divise.
Per la strada si ballava e si beveva vino, i musicanti suonavano senza interruzione.
Era primavera e le donne finalmente potevano, dopo tanti anni, riabbracciare i loro uomini.
All'alba furono spenti i falò e fu proprio allora che tra la folla, per un momento, a un soldato parve di vedere una donna vestita di nero che lo guardava con occhi cattivi".
Dopo il prologo parte, solista, il violino di Angelo Branduardi.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Sono proprio risate amare ma sembra che, in futuro diventi quasi la normalità. A volte mi chiedo se è giusto far votare gente che non si informa o è completamente ignorante dei temi per i quali è chiamata ad esprimersi.
Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa. (Leonardo)