Left a bag of bones A trail of stones For to find my way home Now, as the air grows cold The trees unfold I was lost And not found
And who knows And who knows And who knows
Traduzione Ho lasciato un mucchietto di ossa Un sentiero di pietre Per trovare la mia strada di casa Ora, mentre l’aria diventa più fredda Gli alberi si svelano E sono perduto E non mi sono ritrovato
E chi lo sa E chi lo sa E chi lo sa
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Rockrider 5.2 + kit bafang swxh Alcedo + batt. 9 Ah 36v Flyer in the dirt (Flyer S street + dual drive 27 - Custom MTB) Kalkhoff Pro Connect Alfine 11 speed ------------------------------- Per arrivare là, dove nessun uomo è mai giunto prima...con un motore a scoppio
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Non saranno state queste ultime immagini a farti preoccupare, vero Claudio?! No, perché se è così, allora ritornano sempre le strane coincidenze. Mi spiego. Riguardando poco fa le foto che ho postate stanotte e che non ho commentate perché ero cotta e non avevo la forza di ticchettare sulla tastiera, riflettevo sullo slogan: un'immagine vale più di mille parole.
E pensavo quindi che le immagini da me pubblicate, per la presenza in esse di nuvoloni, di colori offuscati, di mari in tempesta ecc., potessero dare un'idea fuorviante di quello che era in quel momento il mio stato d'animo. Che fosse cupo e triste come loro, insomma.
Non è così.
Ero pimpante ed elettrizzata dinanzi ai giochi di luce e di colori di un cielo bellissimo anche quando è arrabbiato e di un mare che riesce a trascinare il mio sguardo fra le sue onde inquietanti così come dentro le sue acque calme e limpide. Il vento m'infastidiva perché era così forte che mi faceva ondeggiare lo smartph. tra le mani e difatti le foto sono venute una schifezza! Un vero peccato per certe immagini così belle che avrei voluto condividere qui su jobike. Quindi... L'immagine nel suo senso univoco può risultare povera di informazioni. La parola nel suo senso infinito, ricca di conoscenza più vera. O no?
Ho fatto le foto anche ai....
Anzi no, non lo dico a chi, perché in realtà avrei voluto metterle nel gioco di Lèon queste foto ma poi ci ho ripensato perché quelle per l'aiuto erano troppo mosse.
Però mi sta venendo il ghiribizo di farvi provare a indovinare dov'ero quando le ho scattate, anche solo con queste!
Se vi va!
A te va... Claudio?
Di giocare?
Non mi pare di averti visto mai in jobikegame... (ma è scritto così?)
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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LA CANNA E IL VENTO Non era mai accaduto nel boschetto gli alberi erano tutti innamorati di una canna una cannuccia sottile che amava invece il vento il vento che porta la pioggia
Così il boschetto l’ aveva ripudiata
La canna innamorata rispose: per me va bene. Voi state pure tutti da una parte che dall’ altra c’ è il vento della pioggia, così vuole il mio cuore.
Il boschetto, offeso sentenziò la morte per quella innamorata dagli occhi di rugiada, chiamò il picchio dal becco forte, che la colpì nel cuore tre, quattro, cinque volte nel cuore della piccola canna.
Da quel giorno la canna innamorata divenne flauto e da quel giorno le ferite degli amanti parlano con le ferite del vento, e cantano, ovunque nel mondo, da quel giorno…
(Sherko Bekas, canti d’amore e di libertà del popolo kurdo)
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Se fossimo soli nell'universo ci sarebbe troppo spazio per nulla. (Albert Eintstein)
Io non lo so, e come potrei, se siamo soli o in compagnia nell'immenso universo, penso però a volte che se qualcuno c'è, magari dando un'occhiata all'apocalittico scenario della vita umana sulla terra, forse non muore dalla voglia di fare la nostra conoscenza né tanto meno di farsi conoscere da noi!
Comunque sia e a proposito di scenari apocalittici, da questi spesso finisco per allontanare lo sguardo quando diventa così , rivolgendolo altrove. Per esempio, quando nelle calde sere d'estate mi sdraio sulla terra ancora tiepida della silente valle di Ibla, e il suo cielo zeppo di stelle sembra una coltre che dolcemente ammanta rassicurante la mente, questa si mette a vagare tra quei punti luminosi e dalle forme che in essi riesce a vedere... s'inventa storie! No, no! Non mi sto affatto accingendo a raccontarvele, non se ne parla proprio! E' che stasera mi è capitata sotto gli occhi una foto... siderale, nella cui didascalia c'era scritto: foto di Hubble. -E chi è questo formidabile fotografo?- (mai quanto iw6 naturalmente! ), mi sono chiesta. -Il nome non mi è nuovo... E sono andata a cercarlo. Ehm.. ... trattavasi di telescopio spaziale! Pessima memoria la mia!
"Hubble, nome dato in onore dell'astronomo Edwin Powell Hubble, un telescopio dalla storia.. turbolenta, il 24 aprile 1990, raggiunse finalmente l'orbita terrestre a bordo di uno Shuttle Discovery e dotato di due enormi pannelli fotovoltaici per garantirne tutta l'energia necessaria Esso fu la soluzione a un problema che da sempre affliggeva gli astronomi: quello della distorsione atmosferica, l'interferenza delle turbolenze dell'atmosfera terrestre che disturba la visuale degli osservatori terrestri (lo stesso motivo per cui, quando guardiamo le stelle da Terra, ci sembrano pulsare). Inoltre non c'è modo, per gli osservatori "bloccati" sul nostro pianeta, di indagare nelle lunghezze d'onda - come ultravioletti, raggi gamma e raggi X - bloccate o assorbite dall'atmosfera. La soluzione più efficace è andare oltre questa barriera, cosiddetto "vetro sporco". Spedire un telescopio spaziale a 569 km dalla superficie terrestre.
... Ma le prime immagini inviate da Hubble sulla Terra, fecero esclamare la ormai fatidica frase: "HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA!" Visto che apparivano sgranate. Le prime verifiche rivelarono che lo specchio primario di Hubble era stato levigato eccessivamente e risultava appiattito di 2 millesimi di millimetro di troppo. Più o meno un cinquantesimo dello spessore di un foglio di carta, ma abbastanza per far rimbalzare la luce incidente leggermente fuori fuoco. Furono inviati i 7 "astronauti meccanici spaziali" che compirono cinque giorni di passeggiate spaziali dal 2 al 9 dicembre 1993.
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Fu un successo: il 13 gennaio 1994, Hubble pubblicò le prime immagini ottenute dopo la riparazione. Foto bellissime e incredibilmente nitide.
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Ogni 97 minuti, Hubble completa un'orbita intorno alla Terra, muovendosi a una velocità di circa 8 chilometri al secondo (sufficiente ad attraversare gli Stati Uniti da parte a parte in 10 minuti). Durante questo incessante viaggiare, la luce colpisce lo specchio primario (2,4 m); da qui viene riflessa su uno specchio secondario, nella parte anteriore del cilindro metallico che costituisce il telescopio, e rispedita indietro attraverso un foro nello specchio primario che la indirizza ai vari strumenti scientifici. Fotocamere e sensori analizzano la luce nelle sue varie componenti e lunghezze d'onda, e un'antenna trasmette i dati a Terra.
Ma la tragedia dello Shuttle Columbia, disintegratosi al rientro in atmosfera il 1 febbraio 2003, ha segnato la fine del programma Shuttle (decretando, di fatto, anche la futura fine di Hubble).
In tempi di tagli al bilancio aerospaziale la soluzione più ragionevole che si prospetta è quella di far precipitare il telescopio con una caduta controllata, tra qualche anno, quando non sarà più in grado di funzionare correttamente.
Dopo 1,2 milioni di osservazioni e oltre 4,8 miliardi di chilometri percorsi in orbita, l'Hubble Space Telescope ha immortalato galassie neonate e stelle al collasso, studiato pianeti vicini e sistemi solari remoti; ha contribuito alla scoperta dell'energia oscura e rivelato la vera età dell'Universo."
Un vero peccato abbatterlo. Mi viene da pensare alla fine dei cavalli da corsa quando le loro prestazioni agonistiche non soddisfano più i loro "padroni"!
Le mie conoscenze sull'Astronomia sono piuttosto scarse ma il mio sguardo rimane ipnotizzato dalla straordinaria bellezza di certe immagini e sempre ogni volta interdetta dinanzi alla genialità creatrice dell'essere umano, (è davvero un peccato non sia finalizzata solo al bene), e che manda in orbita telescopi di una tecnologia che più avanza più va indietro di miliardi di anni luce a scovare...
"il più antico pianeta dell'universo fino ad ora conosciuto che nei suoi quasi 13 miliardi di anni di vita dista da noi 5.600 anni luce, nella zona del cielo corrispondente alla costellazione dello Scorpione." La scoperta, secondo l’astronomo Harvey Riche, porta a rivedere la nostra "scala dei tempi" per la formazione dei pianeti e dello stesso universo che potrebbe addirittura essere molto più vecchio di... 15 miliardi di anni!
O a scovare... "una manciata di gioielli sparpagliata su velluto nero." (Bellissima similitudine!) "Quei gioielli sono circa 10.000 galassie, ammucchiate in uno spicchio del nostro cielo visibile grande appena un decimo del campo visivo occupato dalla Luna piena, uno spazio lontano 13 miliardi di anni luce, che quindi a noi appare così come era 13 miliardi di anni fa, cioè poco più di mezzo miliardo di anni dopo la nascita del nostro universo dal «Big Bang»,... La sua nitidissima immagine fotografica ha attraversato tempo e spazio..."
Hubble sbaglia "mira" e crea un capolavoro: un quadro astratto di scie stellari di rara bellezza.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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A quanto pare anche Hubble come me, si diverte a scovare strane forme tra gli spazi siderali create dalla magia che c'è nell'universo....
Un 10 fotografato da Hubble. Il numero - che brilla a più di 400 milioni di anni luce da noi - si è formato in seguito allo scontro di due galassie. Durante la collisione la più affusolata (sulla sinistra) è passata attraverso l'altra, che per lo shock ha cambiato forma. E ora somiglia a uno zero-
La sagoma delle montagne, il cielo stellato… non è un paesaggio alpino ma pur sempre di scenari d’alta quota si tratta, anzi altissima. Quella che vedete infatti è la "sommità" di una nebulosa situata a più di 7 mila anni luce dalla Terra. Che deve la sua strana forma - tutta vette e vallate - all’azione "erosiva" di potenti venti stellari, flussi di radiazioni ultraviolette emessi dai giovani astri vicini. Nella foto: in rosso le emissioni di zolfo e in azzurro quelle di ossigeno.
Strane creature si aggirano nello zoo celeste del cosmo: guardate questa specie di balenottera spaziale. Il "cetaceo" a 25 milioni d’anni luce da noi, è in realtà una galassia a spirale vista di profilo, chiamata NGC 4631. Meglio conosciuta come Galassia Balena per via della forma e di un altro curioso dettaglio: sopra brilla una piccola galassia, che ricorda gli sbuffi emessi dalle balene quando emergono in superficie.
Nel "pilastro" di polveri stellari della foto, alcuni astrofili riconoscono la sagoma di una gigantesca fata cosmica (a voi cosa sembra?). Nell'immagine catturata da Hubble è ritratta la Nebulosa Aquila o M16, una nebulosa a emissione associata a un giovane ammasso aperto di stelle. Le potenti radiazioni stellari sono riuscite a scolpire suggestive torri di gas e detriti: questa, per esempio, è alta 10 anni luce ed emette radiazioni più roventi del fuoco.
Non tutte le nebulose sono educate. Prendete la piccola nube di gas e polveri in alto a sinistra nella foto: per qualche motivo non deve aver gradito le attenzioni di Hubble e si è fatta immortalare con una specie di "dito medio" alzato! Almeno questo è quello che ha ricordato agli scienziati più maliziosi, mentre osservavano la nebulosa Keyhole. Il gestaccio celeste a 8 mila anni luce da noi, è forse una delle nebulose più pazze e divertenti del cosmo.
Ehm... Per il momento penso possa bastare.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ehm... Mi sono scordata... "la manciata di gioielli sparpagliata su velluto nero"! Eppure non sono ancora cotta!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Purtroppo il suono non si propaga nello spazio... allora domenica io e il mister ti abbiamo omaggiato, Ibla: sapendo quanto ti piace il suono delle campane, abbiamo strimpellato questa, pensando: chissà se il suono arriverà fino ad Ibla da quassù ?
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"carrarmatino" Flyer T4 30/9/2006 (22/5/2011 sostituito motore) "lancillotto" Brompton P6R + nano motor 14/12/2007 "piccola peste" Dahon Speed Pro TT 14/10/2008 "frankenstein" Trek liquid 25 + kit ezee 21/11/2008 dismessa il 28/02/2010 "jobbent" Tw-bents Adventure Plus 08/05/2009 elettrificata con ezee 350W dal 28/02/2010 "the tractor" surly pugsley 27/08/2009 + Cyclone 500 13/11/2009 "the lift" haybike eq xduro fs 12/10/2011 "bumblebee" NCM Milano 24/07/2019 "steamroller blues" NCM Aspen 19/12/2019
A voler essere sincera Job, a me il suono della campana non piace... ehm... solo a secondo di chi la suona!
Trovo inoltre che per il significato archetipico che immagino abbia il suono della campana che invita all'armonia fra gli esseri umani e fra questi e la natura, non poteva trovarsi in un luogo migliore di quello in cui l'avete suonata voi. Il suo suono, persino strimpellato, la cui eco rimbalzando fra una vetta e l'altra si mescola al suono puro dell'arcano silenzio che ivi regna, giunge a chi lo ascolta come un invito alla ricerca delle proprie radici.
Grazie per il gentile omaggio Job, a te e a Mr. Jones. Ricambio rendendo omaggio alle tue e sue montagne dicendo che se "il naufragar m'è dolce in questo mare.." sono certa che mi sarebbe ugualmente dolce fra quelle montagne.
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“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
246,74 KB Distesa di un campo di soia. Sullo sfondo l'isola di selva di Marinakue.
Contraddizioni. Paradossi. Sempre e ovunque.
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che sarebbe questo
immag. da internet
i.d.i.
Questi invece a quanto pare trovano confort y seguridad... qui.
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Centri commerciali... E più sono iper e più iper diventa il paradosso in cui si finisce per rimanere inceppati. Ti offrono tutto, togliendoti tutto. Ti tolgono la piccola bottega con la sua identità specie le antiche e con l'identità dell'essere umano al di là del bancone con cui scopri non solo cosa è meglio comprare, perché e di cosa è fatto, ma anche la storia del luogo in cui ti trovi sempre che ne abbia voglia e non sia di malumore. Ma anche questo fa parte del suo essere umano. Ti tolgono la terra cementificando pure l'aria che respiri perché non rimane nemmeno un filo d'erba a mandarti un filo d'ossigeno. Ti offrono un mondo dove c'è tutto ma dove in realtà non c'è niente, niente tranne l'alienazione del "passeggiare" nel labirinto di corridoi e nel labirinto dentro il labirinto di negozi in cui finisci per comprare cose che non ti servono a un tubo. E intanto fuori dal mondo alieno il cielo ha cambiato i suoi colori, o ha mandato giù pioggia, grandine o neve, o ha fatto risplendere un sole caldo e abbagliante che poi è perfino tramontato senza che nessuno là dentro si sia accorto di nulla. Perdendo la dimensione umana di una passeggiata che perfino per un acquisto necessita dell'aria aperta che sarà sempre meglio di quella condizionata che ti condiziona pure la mente la quale pensa di ricordare male che era estate prima di entrare, visto che si ritrova in pieno inverno gelido o viceversa. E l'imprevisto della pioggia? Niente di meglio per sentirsi vivi cominciando a correre come i ragazzini alla ricerca di un riparo o magari di un piccolo bar dove tra i vapori della macchinetta espressa esce fuori come per magia il mago del caffè che te lo schiaffa sul bancone chiedendoti: "Caffè? Visto come piove?" Tutto scontato! Ahah! C'è da morire! E rispondi sì ad ambedue le domande. E sorridi e ti prendi il caffè pure se avevi pensato ad un tè! Ma puoi anche decidere, se non sei freddoloso o ipocondriaco, di continuare a passeggiare sotto la pioggia sottile che ti dice:"Tranquillo, non ti bagno mica!". Tranne poi ritrovarti dopo una mezz'oretta bagnato fradicio! Ma se te la sei goduta quella camminata sotto la pioggia tra una vetrina e l'altra dove è esposto "l'essenziale", con tutta calma, non ti succederà nulla perché è lo stress che ti fa venire i malanni e non certo un po' di pioggia. E intanto che tu non ti spiccichi dalla vetrina, esce incuriosito il negoziante e malgrado la pioggia ma per una filosofia ben diversa, meno romantica trattandosi della filosofia della pancia che non vuol rimanere vuota ma ci sta, ci sta anche questo, ci mancherebbe, e comunque alla domanda, la mia " Ma sono tutte di pelle queste scarpe?" risponde di gitto "Certo!!!" e il suo stupore raddoppia quando a mia volta replico " Ma è proprio sicuro? No, perché io le cerco in finta pelle!". Al che fa:"Ora che ci penso, qualcuna dovrei averla...". E una volta dentro mentre io procedo con le prove al piede, lui chiede e io rispondo, io rispondo e lui chiede e alla fine io trovo le scarpe e lui magari mille per lui nuovi motivi per vendere da quel momento in poi solo scarpe in ecopelle! Eheh! Beh! Può succedere, no? E poi c'è il tipo dietro l'angolo sotto il suo bell'ombrello mentre ne ha una dozzina sottobraccio e con uno di questi ti blocca parandotelo davanti mentre dice: "Cu tri euru, si sparagna 'na botta d'influenza!" (Con tre euro si risparmia, si evita, una botta d'influenza!". E ti fermi perché intanto l'ombrello è come la sbarra del passaggio a livello, manca solo che lampeggi, ahah! Ma ti fermi soprattutto perché ti viene da pensare agli "àuguri" dell'antica Roma e ti chiedi se anche lui osserva il volo degli uccelli se in una giornata splendida di sole si porta appresso gli ombrelli da vendere a chi invece viene colto alla sprovvista da una pioggia improvvisa prevista invece dal... mago della pioggia! E nel dubbio che non sia premonitrice di una botta di influenza futura quell'altra previsione cui ha fatto cenno pur non sapendo lui che l'influenza non ha nulla a che spartire con la pioggia, alla fine lo compri l'ombrello, quasi per scaramanzia pur non ritenendoti superstizioso!... E lo apri pure, visto che l'hai comprato e dopo un'altra oretta almeno di cammino durante la quale comincia ad arrivare anche qualche folata di vento, ti accorgi che la gente ti osserva e poi finalmente cogli la direzione del loro sguardo verso il tuo magico ombrello e alzando anche tu lo sguardo verso l'alto, scopri che a coprirti sono rimaste solo le asticine mentre la stoffa si è rannicchiata tutta verso il perno centrale. Ahahah! Il mago della pioggia per tre euro ti garantisce il riparo dalla pioggia mentre il vento non è compreso nel prezzo!
Insomma, io trovo più calore in una passeggiata sotto la pioggia che al riparo in un mega centro commerciale da cui uscirei sicuramente così:
Cavolo! Ma nel mio andare a ruota libera sono finita per caso ancora OT?! Ma poi OT rispetto a che cosa? Rispetto all'argomento di jobike, a quello dell'arca o a quest'altro iniziato ora?
Comunque. Posto l'ultima e per oggi non parlo più!
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Che importa se nel gioco della bottiglia, questa è stata sostituita dalla lattina visto che comunque il risultato è stato, da quello che appare chiaro nella foto,di far ridere questo bambino incontrato casualmente. E non trovate che giunta qui dal Paraguay attraverso una foto, la sua risata colta nell'assoluta spontaneità, possa comunque essere contagiosa?
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
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Solita storia! Ore 07:00: din don dan!!! Che giunge alle orecchie e poi alla mente ancora sprofondata in quel mondo onirico dove cerca l'armonia fra conscio e inconscio, la realizzazione di desideri inappagati, l'elaborazione del dolore rimosso nell'autoinganno dell'inconscio, dove insomma mentre il corpo riposa, la psiche approfitta della tua.. assenza, per frugare dentro i tuoi cassetti alla ricerca di ciò che le nascondi da sveglio per non turbarla o per renderla felice... Dipende... Fatto sta comunque che in caso di pericolo dentro il sogno o che le arriva fuori dal sogno, ti sveglia! Cavolo! Ma allora è lei che mi trasmette, da tempo ormai, una percezione di pericolo proiettata come un riflesso condizionato dal suono din don dan ma che si materializza nell'immagine di chi lo mette in moto! Mah! Non so che le passa... ehm... per la mente! Una cosa è certa: oggi, il povero John Donne, nei suoi versi...
[...]Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'Umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana: Essa suona per te.
...che avrebbe dovuto scrivere? Per chi suona il registratore?
Ahahah! C'è da morire!
E il povero, anche lui, Hemingway , come ci sarebbe rimasto non trovando più in J. Donne il motivo ispiratore per dare il titolo al suo romanzo "Per chi suona la campana?" Male, cavolo! Molto male! E anche noi... Perché l'"effetto farfalla" non perdona. Nessuno!
Sogno... viaggio... Viaggio... sogno...
"Siamo i viaggi che facciamo..." qualcuno ha scritto sulla parete di casa di un couch serfer fermandosi lì una notte o anche più, chissà! (un po' più su). Pensiero che continua così"...de los libros que leemos y las personas que amamos".
E io ci aggiungo " e dei sogni che facciamo".
Perché lì, dentro i sogni, scopriamo chi siamo veramente in una immagine di noi che nella realtà non vediamo o non vogliamo vedere, e se solo svegliandoci ci riconoscessimo in quell'immagine onirica dandole vita nel reale, forse potremmo stare meglio con noi stessi più di quanto non lo siamo solitamente. A volte la nostra mente subdolamente nella veglia di una parte di sé che riconosce il sogno come tale, lo manipola! eheh! E' proprio una mente diabolica quella umana! E così se per fare un esempio, nella vita reale aspettiamo una risposta, da una persona, da un evento, dalla vita stessa, che non arriva ma senza per ciò smettere mai di sperare, nel sogno potrebbe presentarsi un postino mostrandoci le mani vuote. E allora la mente, quella consapevole di trovarsi in un sogno, cosa fa?! Gli ficca una lettera tra le mani che ce la porgono con nostra grande palpitazione mentre convulsamente la apriamo per leggere la tanto attesa risposta... E qua casca l'asino! Ma nooo... L'asino non compare nel sogno! E' un modo di dire! Svegliaaa!!! Non è il momento questo per dormire e sognare ma quello di cercare di seguire le mie elugubrazioni! Tanto è domenica e vi potete permettere di lasciarvi un po'... alienare la mente! IhIh! E quindi dicevo che qui casca l'asino: perché? Perché nel sogno non puoi trovare una risposta a lettere cubitali e lampeggianti ai tuoi problemi, ai tuoi desideri inappagati o persino ad una mail, lettera o messaggio nel senso letterale delle parole. E' come andare dallo psicologo il quale non ha risposte o ricette per farti guarire dai tuoi mali, ma ti aiuta a percorrere un... viaggio, alla fine del quale, alla risposta, se hai la volontà di trovarla, ci arrivi da solo. Per cui, cosa succede nel sogno quando apri la lettera tanto agognata? Che dentro ci trovi un foglio... Bianco... Candido e freddo come la neve! La subdola mente ha fatto addormentare quella della consapevolezza del sogno, sul più bello. Ma tanto, la risposta che questa continuando a manipolare il sogno, vi avrebbe messa dentro, sempre da noi sarebbe partita, dal nostro pur se incasinato inconscio!
Che ho scritto? Boh! Il mio inconscio mi ordina di postare senza rileggere! Chissà perché...! Ma tanto prima o poi si finisce sempre per scoprirla. La verità.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Ibla: Perché l'"effetto farfalla" non perdona. Nessuno!
E difatti le hanno tarpato le ali!
Ma io ci riprovo a farla volare perché l'immagine è davvero bella e val la pena riproporvela.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Vorrei consigliare, specie agli appassionati di Fantascienza, una nuova serie tv basata sul film "Il mondo dei robot" scritto e diretto da Michael Crichton, dal titolo "Westwolrld" con un "grande", come sempre, Anthony Hopkins.
Si rimane affascinati già dalla musica e dalle immagini dei titoli di testa!
Se qualcuno è interessato posso anche suggerire da dove scaricare i vari episodi.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
"Stephen Kane (San Francisco State University), considerato uno dei massimi esperti tra i cacciatori di pianeti, si è concentrato sulla ricerca e lo studio di pianeti che si trovano in quelle considerate zone abitabili attorno ai loro astri: ossia fasce orbitali dove l'acqua potrebbe esistere allo stato liquido sulla superficie di pianeti rocciosi.
Recentemente l'attenzione di Kane si è focalizzata su un sistema planetario a 14 anni luce di distanza dalla Terra, Wolf 1061 .
Il sistema Wolf 1061 ha 3 pianeti, uno dei quali, Wolf 1061c, si trova interamente (ossia per l'intera orbita) all'interno della zona abitabile.
Perché possano sussistere condizioni compatibili con la vita su di un pianeta roccioso, questo non deve essere né troppo vicino né troppo lontano dalla sua stella madre: troppo vicino e sarebbe troppo caldo, molto lontano e non potrebbe esserci acqua liquida. L'orbita di Wolf 1061c percorre il bordo interno della fascia abitabile: le temperature potrebbero essere piuttosto elevate, a causa di un forte effetto serra. «L'afelio e il perielio, ossia i punti di massima e minima distanza dalla stella, mutano più velocemente nel corso del tempo che non quelli della Terra, che variano a cicli dei centinaia di migliaia di anni, e quindi il suo clima potrebbe essere piuttosto caotico», afferma Kane.
«Al momento è difficile fare ipotesi ragionevoli su Wolf 1061c: non è da escludere che quando l'orbita lo porta un po' più lontano dalla sua stella si vengano a creare condizioni adeguate alla vita. Forse è più difficile quando il pianeta è più vicino al suo sole... Le certezze arriveranno forse solo con ulteriori ricerche e mezzi più sofisticati.» Perciò Kane attende il lancio di nuovi telescopi, come il James Webb Space Telescope, che sarà in grado di studiare i componenti dell'atmosfera dei pianeti extrasolari."
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Mi ha colpito il nome di questo pianeta: Wolf. Perché avevo letto in questi giorni fra le tante belle notizie, che vogliono ammazzare i lupi. Prima protetti perché troppo pochi, ora da abbattere perché in continua crescita. Così dicono. Ah! E poi disturbano. L'uomo. Se gli animali potessero parlare, sicuramente direbbero che il vero disturbatore di ieri, di oggi e di sempre è stato e continua ad essere soltanto l'uomo. Che gioca con la vita: degli animali e dei propri simili. Come si trattasse di un oggetto di cui poter disporre a suo piacimento arrogandosi il titolo di padrone dell'universo.
E quindi dicevo... Wolf! Vuoi vedere, ho pensato, che questo pianeta è saltato fuori proprio mentre stava pendendo sulla testa dei lupi una probabile sentenza di morte, per far balenare nel testone dell'uomo l'idea... di trasferirli tutti lassù?! Ahah! C'è da morire quando certe idee balenano invece nella mia testa! Certo, potendo... io lo farei e non solo i lupi ci porterei! Ehm... A dire il vero ce ne sarebbe un altro pianeta dove portare in salvo tutte le specie marine, un pianeta che sembra non sia da escludere "possa essere addirittura completamente ricoperto da un unico oceano"! Il pianeta oceano Proxima b, è un pianeta extrasolare simile alla Terra in orbita attorno a Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro sistema solare ed è a 4 anni luce dalla Terra.
Personalmente non sono interessata a trasferirmi su un altro pianeta se non altro perché ho ancora così tanto da conoscere di questo dove sto, che solo se fossi Highlander forse potrei riuscire a raggiungere la completa conoscenza e non solo di esso. E... a proposito! Vado in Sud America! E non è che potevo continuare ad accontentarmi solo delle foto! E difatti al posto di queste stavolta mi hanno mandato il biglietto! Eheh! Sarò breve, per una volta. L'ultima. Il mio incontro con Jobike è stato anch'esso il risultato di... strane coincidenze! Ben vengano però le ragioni imperscrutabili quando ti conducono ad un approdo importante. Perché un bell'incontro è sempre importante se ci arricchisce dentro e perché no, anche divertendoci. Saluto e ringrazio i bellissimi Elle, Pix e Job (al Mister però un bacio sul suo simpatico musone glielo devo proprio dare!) e un abbraccio ideale va a tutta la meravigliosa gente di Jobike cui auguro "Un mondo di pedalate" e... "Pedalate un mondo!!!" Cavolo! Ce l'ho fatta a essere breve! Per i saluti.
"Questa “Wolf” è emblematica del mondo fantastico in cui le First Aid Kit si muovono, come due “Alice in Wonderland”. Il videoclip fu girato nel profondo della foresta di Järvsö, Hälsingland, nel Norrland svedese – ma è anche una denuncia della distruzione del pianeta che l’essere umano sta conducendo e della necessità che l’uomo riscopra l’animale naturale che è in lui, proprio per arginare l’autodistruzione in atto…"
Il singolo delle due sorelle svedesi Klara e Johanna, è stato poi incluso in alcune edizioni dell’album intitolato “The Lion's Roar” pubblicato nel 2012.
P.S.: A chi stesse per trarre un sospiro di sollievo per la mia dipartita dico: "Trattenetelo! Non è detto che non ritorni!"
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Modificato da - Ibla in data 12/02/2017 11:19:06
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Inserito il - 14/02/2017 : 23:59:12
Vai in sud america a far che? Portami con te. Durante queste lunghe settimane di mia assenza un grande amore è maturato per la logorroica ma leggiadra sicula. Voglio sposarti laggiù nei paesi dei tropici. Guerriglia nella giungla. Ma sotto un tetto di palme. Amore mio lunga sarà la fine.
Non che vai in sudamerica ma che ti dimenticherai di jobike e tutti noi.
E perchè dovresti? Internet è ovunque sulla Terra.
Vorresti abbandonare questa tua arca? A marcire chissà dove...con tutti gli occupanti che non saprebbero più dove rifugiarsi?
Dai, giocheremo a "saluti da?" con le foto che ci manderai da laggiù!
BH Emotion Xenion Jumper 27.5 del 2017 con Bosch Performance CX e batteria da 500Wh+extender da 200Wh, bipa da...trekking estremo! ma ancora la vecia BH Emotion City 650 Man del 2010 convertita a MTB sistema Panasonic 26V batteria 10Ah ricellata nel 2018, 7 marce con corona da 41 e pacco pignoni 11-34, ruote da 26" (tutta mia!) una batteria da 16Ah Flyer ricellata a fine 2021 come ricambio per le gite più impegnative (la 18Ah Derby del 2012 l'ho regalata) Kalkhoff Agattu del 2012 con Nexus da 7 marce, batteria 26V 8Ah, per la moglie (ma ogni tanto...) MTB Btwin con ruote da 26" (era del figlio, ex ottimo accompagnatore in gite per città e campagna ma ormai la usa una volta l'anno...) pieghevole Faram Alloy con ruote da 20" e cambio 6 marce biciclette muscolari varie per tutta la famiglia di seconda o terza mano e mi hanno rubato una Kalkhoff Agattu del 2008 con Panasonic 26V batteria 10Ah,ruote da 28", Nexus 7 sp.(era della moglie, ma ogni tanto ...) e due E-Sun pieghevoli con ruote da 20" 6V (una per me e una per la moglie)
Modificato da - pilotaDD in data 15/02/2017 08:26:45
Semsem
Utente Medio
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Inserito il - 15/02/2017 : 18:21:14
pilotaDD, forse è già sbarcata. in loco temo tirerà scemi gli indigeni
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
VALLEMI (Rio Paraguay): "La barca per Forte Olimpo parte tra 4 giorni" - "Perché andate nelChaco Paraguayo!?" - "Quei fuochi nella foresta dall'altra parte del fiume? No, niente di grave, puliscono per fare pascolo" - "Siete ancora qua? Dovete telefonare al capitano per prenotare e non avete telefono? Ma c'e' una barca che parte tra mezz'ora, correte" - "Ciao, c'e' una barca che arriva tra due ore e vi portera'" -
"No ragazzi, non potete venire con noi portiamo solo merce. Va bene parlo con LA SIGNORA"- "Ok, venite. Siete del primo mondo, non svuoterete la dispensa..ahahaha... Potete dormire sul ponte" -
Notte di brezza e stelle cadenti, silenzi e suoni flautati lontani... - "Ragazzi alzatevi, sono le 4, ora arrivano i controlli brasiliani, prendete i passaporti"- "No, nascondetevi" - "No, saltate sul barchino, si' e' buio e non si vede niente ma saltate. Vi portiamo in un porto e alle 9 vi veniamo a prendere" - "Le mangrovie non fanno passare il barchino, scendete qua, proseguite per circa un'ora e arrivate al porto. Seguite questa strada, non sbagliate 'ché e' pieno di serpenti" -
Alba rosa e azzurra del Mato Grosso di fronte Puerto Carmelo Peralta, il primo raggio di sole che colpisce la cima degli alberi scatena urla di scimmie e pappagalli, versi di uccelli e mammiferi che mai vedremo. Un minuto. Poi silenzio tombale -
"Ecco, ci siamo, Fuerto Olimpo. Quanto ci dovete per il passaggio? Il nostro ricordo nel vostro cuore" -
FUERTE OLIMPO: "No, non ci sono barche per andare in Brasile, il primo paese è lontano, questo di fronte a noi e' il Mato Grosso" - "No, non potete andare in autostop dal Chaco Paraguayo, non passa mai nessuno e se piove chiudono le strade per giorni e comunque non esiste una stradache porta in Bolivia" - "No, non ci sono autobus che vanno a nord, sabato parte uno per il sud" - "Troppa pioggia stanotte, l'autobus parte il prossimo sabato" -
TORO PAMPA: "Ciao! Siete arrivati come? In autostop? Dove andate? A Bahia Negra? No, per andare in Bolivia dovete tornare indietro o affittare una lancia, circa un milione di Guarani'" - "No, no, questi che avete segnati nella mappa non sono paesini, sono avamposti dell'esercito paraguayo. Vedete per esempio questo, Agua Dulce, lontano 150 km. da qualunque abitazione umana? Qua ci vive solo un militare" - "Tranquilli, andate a Bahia Negra, la' c'e' una strada che porta in Bolivia e se volete andare via fiume troverete un commerciante o un pescatore che vi ci porta a 2 soldi"
BAHIA NEGRA: "Oltre non si può andare, tornate indietro per andare in Brasile o Bolivia" - "C'era una strada ma da decenni non la usa nessuno, ora e' foresta" - "Cosa? Un passaggio con la barca? Non esistono rapporti commerciali, turistici o di qualunque altro tipo tra Paraguay e Bolivia" - "Ok, vi ci porto io per 800.000 guarani' ma poi a Puerto Busch dovete prendere un taxi, 100 dollari. Perche'? No, non e' un paese Puerto Busch, e' un avamposto militare, non potete restare là, no, non c'e' modo di comprare cibo o acqua. Non e' detto che i militari vi parlino o vi aiutino, è proibito" - "Vi ci porto io,600.000 guaranì" - "Vi ci porto io 400.000 guaranì e ho un amico a Puerto Suarez, il primo paese boliviano a 130 km, che vi viene a prendere per 70 dollari" - "Chiedo a un amico se vi accompagna lui. Ok, per 300.000 guarani'. Come fate poi col taxi? Tranquilli, ci vanno i pescatori, uno di loro vi darà un passaggio".
PUERTO BUSCH: "E voi, che ci fate qua?!" - "Noi viviamo qui solo in 6, abbiamo tanti letti liberi, volete dormire dentro?" - "Entrate, mangiate dentro" - " Che facciamo dopo cena? Guardiamo un film o giochiamo a carte?" ....
Parole invece di immagini... per queste, un po'di fantasia.
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Il vero lusso non è quello negli alberghi a 5 stelle, ma dormire dentro una "notte di brezza e stelle cadenti, silenzi e suoni flautati lontani" e svegliarsi davanti a un' '"alba rosa e azzurra del Mato Grosso ," sotto " il primo raggio di sole che colpisce la cima degli alberi..." al suono non di urla di sirene che inquietano ma di "scimmie e pappagalli, versi di uccelli e mammiferi che mai vedremo." E subito dopo scoprire il suono di una voce mai ascoltata, diversa sempre nei vari angoli del mondo: quella del "silenzio" di una foresta rimasta nell'immaginario di una mente che ignorava come il sogno di andare nel Mato Grosso con una Land Rover, poteva essere vissuto. Bastava volerlo. Semplicemente.
Ma la vita non finisce con la fine di un sogno, se la mente riesce sempre a volare sulle ali di un uccello che seppure gli occhi non distinguono, ne sente immaginandolo, il battito che ora sferza l'aria come un sasso lanciato da una fionda, ora l'accarezza planando dolcemente, padrone incontrastate del loro tempo. Una mente che trasmette al proprio corpo il senso di ristoro di un passero che sguazza dentro una pozzanghera in un giorno afoso d'estate, il contatto di una carezza dentro morbide e arruffate piume di un pettirosso che gonfia orgoglioso il suo minuscolo petto non sentendolo meno di quello di un gorilla, una mente che ti fa esplodere in una risata dinanzi al merlo che fa il buffone coi suoi saltelli a molla e che alla tua vista fugge lasciando in regalo alle tue orecchie un melodioso seppur indispettito canto a rallegrar l'anima che stava annegando nella insensata tristezza...
E' tornato lo scricciolo. In realtà non se n'è mai andato... Con la sua impercettibile presenza magari mi osserva mentre sto seduta in un angolo assolato del giardino ad occhi chiusi a sognare mentre lui pensa:"Questa è matta!" E torna sempre più agguerrito che mai, volando e cantando e costruendo nidi a destra e a manca come un pazzo scatenato... Un' energia immensa in una briciola di vita...!
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Grazie Pilota del gentile pensiero e grazie anche a te Pix per i tuoi sempre bellissimi e graditi papaveri.
i must go my people need...
211,18 KB
ma per questa Claudio, non occorre una lente d'ingrandimento!
Maaa.... Semsem... Esattamente, mentre scrivevi... cosa ti stavi fumando???! Ahah! C'è da morire! Complice magari anche questa...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Grazie Pilota del gentile pensiero e grazie anche a te Pix per i tuoi sempre bellissimi e graditi papaveri.
i must go my people need...
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ma per questa Claudio, non occorre una lente d'ingrandimento!
Maaa.... Semsem... Esattamente, mentre scrivevi... cosa ti stavi fumando???! Ahah! C'è da morire! Complice magari anche questa...
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla….ci vuole una certa qualità d’anima, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo che spia: ma anche si pretende la passione per le macchinazioni architettoniche, dove la foga delle forme in volo nasconde fino all’ultimo il colpo di scena della prospettiva bugiarda. Ibla è città che recita a due voci insomma. Talvolta da un podio eloquente, più spesso a fior di labbra, in sordina, come conviene a una terra che indossa il suo barocco col ritegno di una dama antica”. (Gesualdo Bufalino, La Luce e il Lutto)
La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà mai. Linus, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
...La tempesta primaverile scuote d'un latrato di fedeltà la mia arca, o perduti. (L'Arca di E.Montale).
Road Bike 28" Olmo Mod. Supergentleman. Road Bike 28" Olmo "recycled". Road Bike 28" Francesco Moser Mod. San Cristobal Road Bike 28" aluminium Ks Cycling (in fase di elettrificazione). City Bike aluminium 28" MBM Voyager, Cute Q-100. Classic Bike 28" WEG Classic, Cute Q-128SX. MTB full suspension aluminium 26" Sobim Diamond , Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Dahon Vitesse D7, Cyclone. Folding Bike aluminium 20" Diamond Minivelo. Folding Bike 16" Dahon Dream-HT660, Cyclone. Folding Bike Brompton A Line LiFePO4 (dal 03/10/2007). Tai nasha no karosha (Live Long And Prosper, Lunga Vita e Prosperità)
Una persona pessimista fa si di creare delle energie che andranno nella direzione delle sue paure piu profonde, fino alla loro realizzazione. Il pessimismo sincronizza anche i semafori.
Semsem
Utente Medio
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Inserito il - 22/02/2017 : 20:04:04
Ibla ha scritto: ............... Maaa.... Semsem... Esattamente, mentre scrivevi... cosa ti stavi fumando???!
Nulla, odoravo solo il tuo profumo spirituale.
Sorella Ibla partì una volta per oltremare ma ritornò a casa per combattere - novella Don Chisciotte - le amare campane.